mercoledì 30 settembre 2009

Per voi...

ER TROFEO
(Giampaolo Monaco)

Na vita a corre appresso ad un pallone
Pure se tu nun ce la fai più
E t’aritrovi in campo cor fiatone
E aripensacce ‘n sembri manco tu

Tu moje che te guarda a compassione
Tu fia che dice: “’ndo vai papà?”
“c’ho da combatte co’ na gran passione
C’è un trofeo che devo da onorà”

A Tò, me spieghi dove stanno l’avversari
Quelli da considerà nemici
Fratè, me sto a impegna
Ma a me, me pare de vedè solo che amici!

Pe’ questo a perde nun me fa sta male
La diagnosi però è ineluttabile
Bisogna che me porti all’ospedale
Più che na malattia è male incurabile

Scusate il ritardo...

Orami sono passati diversi giorni dal fischio finale del III Trofeo Caffarella, per l'esattezza 87 (scusate ma la mia mente è puramente matematica) e, per diverse ragioni, non ho potuto salutare tutti gli attori coinvolti, giocatori, accompagnatori, tifosi e chi più ne ha più ne metta. Ora sono qui a scrivere due righe perchè, come al solito, il Trofeo è una cosa che ha catturato il mio cuore, che mi ha permesso di incontrare nuovi amici, e soprattutto mi ha dato la possibilità di crescere come persona, come uomo, come amico, e forse un pò meno come calciatore....se mai lo sono stato.
Certo questa edizione è stata caratterizzata da un pò di polemiche, da cartellini rossi che in passato non c'erano stati ma il gioco del calcio è anche questo...in alcuni momenti la mia testa ha anche pensato di mollare tutto, perchè avevo l'impressione che avessimo preso una strada diversa da quella che mi aspettavo, ma poi il tempo mi ha dato ragione, il Trofeo ha vinto.
Un sincero grazie a chi da subito o anche in corso ha capito cosa c'è sotto a questo evento, ai Farfallini che hanno voluto dimostrare che, nonostante tutto, LA VITA VA AVANTI, ai Poveri di calcio che anche quest'anno hanno lottato fino alla fine, ai Nati stanchi ormai veterani del trofeo e sicuramente entrati in pieno nello spirito, alla A.S. Palmetta e a mister Michele, premiato con il premio "Non solo i tre punti", al Deportivo la Vergogna, una squadra a cui sono particolarmente affezzionato e al National IV Miglio, che mi ha fatto capire che non sempre tutto può filare liscio, ma con la giusta grinta e determinazione, si può raggiungere l'obiettivo finale. Un grazie anche a tutti i tifosi, soprattutto della A.S. Palmetta e dei Nati stanchi, sempre presenti e sempre numerosi ed infine un grazie a me stesso e alla triade, perchè dopo trent'anni di amicizia riusciamo a divertirci, a stare insieme e a coinvolgere altre persone in tutto questo...

Un saluto a tutti e, dopo aver detto tutto ciò, non posso che rimandare l'appuntamento al prossimo anno e alla poesia di fine trofeo che quest'anno è stata scritta da un "poeta" speciale!

Tony

I campioni - la foto


La finale - Pagelle dei campioni

Un po’ a sorpresa il terzo trofeo Caffarella è stato assegnato alla squadra dei Farfallini. La compagine del Presidente, Allenatore e soprattutto giocatore Marco Panimolle ha sbaragliato con un sonante 4 a 0 i pluridecorati Poveri di Calcio. Successo meritato per la squadra con le maggiori motivazioni…

Coluzzi M. – Il giovane portiere alla fine convince tutti (compreso il capitano De Angelis, inizialmente scettico sulle qualità del portierino). Di partita in partita migliora in sicurezza e prende per mano la “ballerina” difesa. Decisivo in più occasioni viene premiato come miglior portiere. I farfallini per i prossimi anni mettono la porta al sicuro – Futuro garantito - Voto 8

Cecili N. – Esperienza e posizione fanno del più anziano una autentica certezza. Sempre attento e disciplinato nella finale sorprende tutti con una serie di rinvii a lunga gittata. Speriamo che l’età e la stupenda Francesca gli permettano ancora di essere presente nelle future competizioni – Affidabile – Voto 8

Giampaolo M. – Giocatore che unisce quantità e qualità – Ottimo in fase difensiva nella semifinale, straripante sulla fascia sinistra nella finale (suo l’assist del primo gol di De Angelis). I suoi inserimenti risultano decisivi per aprire le maglie della Poveri di Calcio – Carro armato – Voto 8

De Rossi E. – Ha avuto ragione chi ha provato a convincerlo tutto l’inverno. Il suo apporto è determinante in fase difensiva e di rilancio dell’azione. Il Samuel della squadra riesce sempre ad essere puntuale e preciso (tranne nei calci piazzati). Azzeccata la scelta di tenerlo in difesa (capito Cecili M.?). – Muro – Voto 8

De Angelis G. – Il capitano. In forma fisica inferiore alla passata stagione, cresce nel corso del torneo. In finale torna ai suoi livelli e gli avversari rimangono annichiliti dalla sua prestanza fisica. In finale azzecca il lancio per il primo gol del bomber De Angelis (non succedeva dal 1979). – Gladiatore – Voto 8

De Angelis N. – Supera in breve tempo i danni riportati nell’infortunio. Preciso, attento, autentica scure (o meglio ascia) della fascia destra. Qualità e freschezza atletica a servizio della squadra. Molti dei cross che arrivano dalle sue giocate fanno male alle difese avversarie. - Preciso – Voto 8
Basile E. – Uomo ovunque. Si impegna e ottiene risultati in molti ruoli. Giocatore duttile e fondamentale per la squadra. Deciso nei contrasti, preciso nel rilancio. Spesso in aiuto dei compagni in difficoltà – uomo ovunque – Voto 8

Cecili M. – Uomo “di petto” direi. Autentico dominatore del centrocampo. In forma fisica non certo delle migliori sopperisce con l’esperienza alla mancanza di freschezza atletica. I suoi colpi di petto al centro del campo innervosiscono gli avversari. In semifinale riesce anche nel tunnel con ‘tocchettino’ laterale (provato per alcuni decenni). Peccato sbagli l’ultimo lancio del torneo in favore del “velocissimo” Panimolle – Dominatore – Voto 8

Renzetti G. – Autentico uomo in più. E’ dappertutto, ogni azione passa per i suoi piedi. Sempre preciso, se perde un pallone lo recupera immediatamente. Subentra nei quarti di finale e risulta decisivo. Qualità, quantità e freschezza atletica – Super – Voto 8

Renzetti F. – Il più grande dei fratelli conferma di essere anche il più tecnico. Ogni sua giocata risulta efficace e spettacolare. Autentica spina nel fianco per le difese avversarie. I suoi tocchi illuminano spesso il gioco della squadra. Decisivo in fase realizzativa. - Preciso e puntuale – Voto 8
Di Lorenzo F.
– Gli infortuni quest’anno gli permettono di giocare di più (non si infortuna da solo come spesso gli accade). Si sacrifica in un lavoro oscuro (che qualcuno non vede proprio, vedi De Angelis G.), di pressing e spesso in aiuto dei compagni. Riesce anche a siglare un bellissimo gol in diagonale nel corso dei quarti di finale ( la cosa non gli riusciva dal 1977). Potente – Voto 8

Macrì S. – Si alterna nel ruolo di terzino (più adatto) e in quello di mediano (che predilige da anni). Malgrado l’infortunio alla spalla vuole esserci a tutti i costi nella finale. Rientra in maniera egregia giocando un’ottima partita ricca di discese e cross dalla fascia destra. Peccato nel finale sprechi la palla per il gol personale (tenta il pallonetto… mah) – Gladiatore – Voto 8.

Tomei F. – Tobelix insieme Giampaolo è l’autentico dominatore della fascia sinistra. Preciso in fase offensiva, attento in fase difensiva. Le sue proverbiali sgroppate risultano spesso decisive. Cross, tiri dalla distanza, assist, giocatore completo. L’anagrafe non lo limita affatto, vive una seconda giovinezza. - Certezza – Voto 8

De Angelis G. – Che dire del ‘bomber’. Per lui parlano i gol realizzati (e non solo, visto che in campo non smette mai di borbottare). Trasforma i chili persi in altrettanti gol. Corre, dribbla, tira, tutto il repertorio dell’attaccante di razza. Vince ogni confronto con l’avversario diretto. Pericolo costante per le difese avversarie (intimorite anche dalla stazza) risulta decisivo in tutte le partite. Peccato per la sua scarsa riconoscenza verso i ‘veterani’ della squadra (Cecili M., Panimolle, De Angelis G., Tomei, Di Lorenzo, Macrì…) che ha creato una pericolosa frattura all’interno dello spogliatoio. - Bomber – Voto 8

Panimolle M. – Allenatore-giocatore con ottimi risultati. Decisive le sue scelte tattiche (Emiliano libero e Giacomo stopper) malgrado i mugugni di ex allenatori (Cecili M.) che vorrebbero De Rossi a centrocampo. Decisivi, come al solito, i suoi proverbiali lanci ‘millimetrici’. Qualità e, sorprendentemente, a volte anche quantità. Giocatore duttile, a servizio delle squadra, si sacrifica a ricoprire diversi ruoli. - Intelligenza – Voto 8

Farfallino – Sicuramente il migliore – Signorilità, riservatezza, disponibilità, sempre pronto per tutti… Mai al centro di polemiche, litigi, discussioni… tignoso col sorriso… Di lui ci mancheranno le Paciotti con le quali giocava a calcetto, le sciate, i suoi parcheggi tipo Tetris nel garage, le vacanze, i motori da riscaldare alle 5 di notte, il canotto giallo con la bandierina blu…. Eccezionale.. Il suo contributo dall’alto è risultato decisivo per la vittoria del Torneo. Grazie – Voto 10