Finalmente si riparte. Ieri sera
al De Rossi, è ricominciato il giro delle gare che ci porterà tutto d’un fiato
alla finale del 7 Luglio, sperando che anche per questa edizione regni l’allegria
e l’amicizia.
Per l’apertura stagionale ieri
sera si incontravano la gloriosa formazione del Patron Monaco (voci interne si
vocifera un cambio tra le alte sfere) e la rinnovatissima Rip Team di Capitan
Pellegrino. I bianchi, rimaneggiati nella
prima uscita, ma con qualche nuovo innesto nel reparto arretrato, si stanno
preparando alla grande quest’anno per puntare al gradino più alto del podio, e
le operazioni sul mercato stanno a dimostrarlo. Considerando anche il fatto che
il buon Borzaccaldi è stato avvistato in tarda nottata a Fiumicino direzione
Brasile. Dall’altra parte gli ex-canarini (e finalmente direi) di Capitan
Pellegrino, con una rosa rinnovata in molti elementi, vogliono assolutamente
far dimenticare l’ultimo posto della passata stagione, a partire proprio dal
Capitano, avvistato ieri sera mentre faceva firmare ai nuovi un foglio ai quali
ricordava il prestigio e la gloria che ha raggiungere le finali in questo
Trofeo. Questo a grandi linee, visto che non siamo riusciti a leggere
personalmente il foglio.
Ma veniamo al campo. Partenza
lenta da parte della Rip Team, che faceva girare palla senza verticalizzare, e con
i bianchi che alzavano il baricentro, portandosi a pressare nella metà campo
avversaria. E i primi dieci minuti di studio filavano lisci senza sussulti. A
metà primo tempo, con la prima verticalizzazione sulla sinistra, nasceva il
vantaggio della squadra degli ex-gialli, con il buon Gianni che staccava
indisturbato dai 7/8 metri, mettendo la sfera dietro le spalle dell’incolpevole
Vrivi. Bianchi che accusavano il colpo e i ragazzi di Capitan Pellegrino ne
approfittavano, producendo una mole di gioco importante, facendo girare bene palla
e potandosi costantemente nella metà campo avversaria, non producendo tuttavia grossi
pericoli alla retroguardia avversaria. Da segnalare qualche entrata ruvida
(dovuta OVVIAMENTE alla mancanza di preparazione fisica), qualche accenno di
ripartenza da parte dei ragazzi i Vagarini e il buon palleggio degli
ex-canarini, e nulla più fino a pochi minuti dal termine della prima frazione,
quando recuperata la palla nel settore di metà campo da parte della Poveri,
scarico a sinistra, dove T-Max faceva partire una sventagliata di sinistro che
andava a pescare l’esterno opposto MaxDepa. Un rimbalzo e palla colpita di
collo piede, parabola forte a scendere sul secondo palo che si insaccava in
rete. E tutti a prendere una boccata d’ossigeno!!
Ripresa che partiva con la Poveri
un po’ più intraprendente e la Rip leggermente con il fiato corto, e partita
che diventava bellissima con rapidi capovolgimenti di fronte e pericoli per
entrambe le difese. Ma capita quello che non ti aspetti. Punizione dalla
sinistra all’altezza del vertice sinistro, e “piede caldo” Borzacchini
indovinava una parabola sul secondo palo, che pescava Bobbo Ripa solo soletto, che
non si lasciava sfuggire l’occasione: secco colpo di testa e rete. A quel
punto, la Rip si disuniva ancora di più lasciando più di qualche varco, ma i
ragazzi di Vagarini non riuscivano ad approfittare. Passato il momento di
sbandamento Rip in pressione e Poveri a colpire in contropiede per tutto il
finale della gara. Annotavamo qualche occasione clamorosamente mancata da parte
degli ex-canarini, e un paio di pericolosissimi contropiedi dei blancos,
Antonacci pericolosissimo con Pirone che respingeva in due tempi prima della
linea bianca, un palo di T-Max, e una palombella di Borzacchini che metteva in
enorme difficoltà il portiere avversario, che non riuscendo a bloccare permetteva
ad Antonacci di ribadire lestamente in rete, che però veniva annullata per
carica al portiere. A tempo praticamente scaduto, una palla non liberata dalla
zona pericolosa da parte dei difensori della Poveri, arrivava sui piedi di
Abbatelli, che in mezza girata fulminava Vrivi. 2-2 e partita finita.
Come prima uscita i ragazzi della
Poveri non sono andati malissimo, considerando la panchina decisamente corta, qualche
Big assente e una condizione atletica precaria che per ovvi motivi crescerà con
il passare delle gare. Mai come quest’anno
vediamo nella squadra del Patron Monaco la voglia di rifarsi dopo le due
delusioni delle passate edizioni, cosa che si nota dalle cose più piccole, fino
all’appoggio quasi totale verso il tecnico che dovrà fare di questo gruppo una
squadra vincente. Dall’altra parte una Rip Team rinnovata negli uomini, ma non
nello spirito, che di certo non faranno rimpiangere i ragazzi delle passate
edizioni, e che daranno battaglia fino alla fine entrando anche quest’anno di
diritto tra le pretendenti alla vittoria finale.
Insomma, buona la prima (in tutti
i sensi). E qualcuno diceva: chi ben comincia è a metà dell’opera.
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