LE PAGELLE DEI POVERI, FINALE E TORNEO!!
88 - VRIVI TONY : sembra
non essere serata, primo mezzo tiro da calcio d’angolo e mentre si aspetta il
cross, becca un tiro maligno che riesce solo a toccare senza successo; sul
secondo tiro si esibisce in un buon intervento, ma la deviazione finisce sui
piedi del giocatore avversario che senza opposizione fa centro da breve
distanza, sul terzo becca un pallonetto mortifero dove poco poteva fare. Ma
evita il crollo deviando un destro di Savelli dal limite al quarto tiro nello
specchio. Avrebbe dato un pezzo di se per portare a casa sto Trofeo. INCONSOLABILE. 5 ½
IL TROFEO DI TONY : nella
prima fase c’è, tenendo a galla la squadra nella prima uscita, e blindando il
primo posto contro i Nati con un paratone su Riccitelli. Contro il Drink becca
due gol quasi imparabili, mentre contro la Rip porta la squadra ai rigori dopo
un clamoroso intervento che da il pareggio alla squadra avversaria. Per il
resto: CHE ORGANIZZATORE. 6 ½
2 – DEPASCALE MASSIMILIANO
: è uno di quelli che non ha mollato un centimetro, dando battaglia a chiunque
transitava dalla sue parti. Da una sua percussione con tiro fuori di poco era
ripartito alla grande il secondo tempo dei Poveri. Stremato nel finale
concitato. MATTONELLARO 6
IL TORNEO DI MAXDEPA : l’impegno
non gli fa difetto, e in ogni partita mette il suo timbro per abnegazione alla
causa, per grinta e intensità. Spesso vorrebbe mangiarsi a morsi l’avversario
di turno e anche in finale resta uno degli ultimi a mollare. EL GRINTA 6+
3 - ANTONINI DIEGO : partita
di sofferenza contro le velocissime punte avversarie. Spesso messo in mezzo non
perde mai la calma e anzi gli capita di sbrogliare più di una situazione
pericolosa, risultando uno dei migliori in campo. MARINAIO 7
IL TORNEO DI DIEGUITO : ci
siamo stancati di elogiarlo per capacità tattiche, per la tranquillità con cui
affronta ogni partita e situazione. Sta volta mi piace mettere in risalto un
altro Diego: sempre sul pezzo, incita i compagni da prima della gara, fino
all’ultimo secondo, sempre prodigo di consigli, è oramai un veterano di questa
squadra, un Povero a tutti gli effetti. SANTI
LICHERI 6 ½
4 - BIFOLCHI FRANCESCO :. Arriva
carico e in forma più che mai, e si vede! A differenza del suo solito la grinta
prende il sopravvento sul bello stile. Nel primo tempo prova ad impensierire
Mastrodomenico dalla distanza ma il tiro si perde alto sulla traversa. Si danna
l’anima nel secondo tempo per riaddrizzare le sorti della partita, onore a te. INSONNE 6+
IL TORNEO DI CHICCO : Cura
la preparazione come non mai, ed in campo si vedono i risultati, uno dei più in
forma (se consideri anche l’età che avanza). Inizia il torneo in difesa ma
piano piano recupera le posizioni a lui più congeniali. Il mister però lo
relega in panchina una volta di troppo, ma non fa un fiato da gran signore!!! Purtroppo
per lui in questa edizione verrà ricordato più per il Colpo di classe: il
mitico album delle figurine. COMEFAIAFARETUTTO? 6,5
5 – COSTANTINI MARCO :
strilla, comanda il reparto, da indicazioni, chiude i varchi, fa ripartire la
squadra con qualità, tenta la rete con un buon colpo di testa. Il migliore in
campo. Anche lui uno degli ultimi a mollare. FRANZ. 6 ½
IL TORNEO DI COSTA : entra
in punta di piedi, chiede a bassa voce di poter giocare in mezzo, si ritrova in
mezzo alla difesa e allora tira fuori prestazioni di spessore ad ogni gara. Va
in top 11 più volte, e allora inizia fare ciò che sa fare meglio: comanda la
difesa, chiama le posizioni, gli uomini, si fa sentire, dai compagni e dagli
avversari entrando deciso in ogni situazione. Sembra una vita che gioca con
questi compagni, invece so 5 partite. IMMENSO.
7 ½
6 - FERRETTI ALESSANDRO :
una partita di sofferenza, che lo ha portato ad arrangiarsi di mestiere contro
attaccanti veloci, ha dato fondo alle sue energie, ha cercato di cercare il
varco giusto da dietro, ma spesso sbattendo sul muro avversario. BLOCCATO 5 ½
IL TORNEO DI FERRETTI : passi
indietro rispetto alla passata edizione, un po’ troppo distratto, un po’ troppo
confusionario, quando avrebbe dovuto dare certezze al reparto, e soprattutto
con l’esperienza che lo contraddistingue anche una buona qualità nel giocare
palla a terra da dietro, che pecca in alcune circostanze, o meglio lo fa a
tratti. E in quei momenti, vedi fase centrale della finale, sono arrivate le
azioni più belle e pericolose per gli avversari. DA RIVEDERE. 6-
7- BONTÀ FABRIZIO : altra
grande partita per il nostro tuttofare. Parte esterno, poi si accentra, poi
ritorna esterno, poi di nuovo in mezzo. Ma la sostanza non cambia, cuore,
polmoni, aggressivo, recupera una infinità di palloni e cerca di giocarli al
meglio, furore agonistico in ogni zona. Finisce stremato. NIAGARA. 6 ½
IL TORNEO DI BIZIO : parte
in sordina, facendoci spaventare: “ndo è finito Fabrizio?”. Piano piano si
riprende, forma che cresce, lui che prende sicurezza e va alla grande.
Semifinale e finale da assoluto protagonista, vorrebbe spaccare il mondo, e
spesso non è assistito come merita. GUERRIERO
7
8 – IL TORNEO DI SCHIAVETTO : ci
lascia soli nelle due partite cruciali, e la squadra accusa l’assenza
nonostante un Trofeo sottotono. Si sente un tennista prestato al calcio, quando
avrebbe ancora tanto da dare per esperienza e sagacia tattica. Un periodo di
appannamento ci può stare. Lo aspettiamo per la prossima Top 11. ASPETTANDO LELE. 5
9 – ANTONACCI FABIO : anche
oggi si perde in qualche dribbling di troppo, ma comunque le tenta tutte e tiene
in apprensione tutta la difesa avversaria. Sta bene e lo sa, ma un attaccante
se non prova mai il tiro è come romano che tifa juve. SPUNTATO. 5 ½
IL TORNEO DI CANTONACCI : 5
presenze e 2 gol, nonostante piccoli acciacchi, ma con una condizione generale
più che buona, segno evidente che ha lavorato bene, che voleva essere
protagonista, che voleva mettere il segno su quello che avrebbe potuto essere
la sua prima vittoria al Trofeo. GODOT.
6
10 – TERRACINA LEO : sbuffa
e ringhia su ogni pallone, cercando di fare il possibile e anche l’impossibile,
ma spesso risulta confusionario e per il troppo voler fare invece della giocata
semplice mette in difficoltà la squadra, ma ci ha messo tutto, proprio tutto.
Spara di rabbia una punizione che solo una gran parata del portiere avversario
gli nega la gioia del gol. IN CONFUSIONE.
5 ½
IL TORNEO DI GUNDAM : dalla
prima partita è uno di quelli che vorrebbe fare di più, uno di quelli che
vorrebbe vincere le partite da solo, ma spesso il troppo voler fare lo porta
inevitabilmente a sbagliare, come il rigore calciato contro il Drink Team. CALMA e GESSO. 5 ½
13 - STELLA EMILIO : non
gioca moltissimo, ma segue alla lettera le consegne del mister, e momenti non
ruba la palla al portiere che è stato costretto a sparacchiarla fuori. PRESENTE. 6
IL TORNEO DI STELLA : che
cosa gli possiamo chiedere di più oltre quello che fa? A parte rompere la sera
della cena per le figurine? Gioca poco, ma mai una parola di troppo, da il
massimo, si impegna, le prova tutte, e come spesso accade il Dio del calcio è
giusto: segna di rapina in amichevole mettendo a segno il primo gol della sua
carriera al Trofeo su azione, e si ripete niente popò di meno che nel girone di
qualificazione dando il primo posto alla Poveri con una rete di rapina. PROTAGONISTA! 9
16- BORZACCHINI DAVIDE : dalla
panca è prodigo di consigli, incitando i compagni. Quando entra cerca di fare
il massimo, dando il suo contributo in ogni situazione, ma a risultato
compromesso tutto gli sembrava complicato. Poi sbrocca per mancanza di intenti
della squadra e si va a fare la doccia anzitempo, mancando la premiazione finale.
S’È
PERSO. 5
IL TORNEO DI BORZA : non
aveva cominciato male, anzi, dividendosi con Chicco nel compito di essere colui
che dava equilibrio e protezione alla difesa. Poi un leggero calo, più che
altro dovuto ai battibecchi con avversari a e compagni (nei quarti). Si rimette
in riga e in semifinale da il suo ottimo contributo battendo il rigore che
avrebbe consegnato alla squadra la finale nei
tempi regolamentari. BORZAKILI IN
MENO 6-
18- CARUSO MARCO : non è
brillante per via del lungo infortunio, ma anche lui se la gioca fino allo
stremo, provando a pressare chiunque, facendo a sportellate con gli arcigni
difensori avversari, usando la sciabola e il fioretto. A metà primo tempo
spreca una ghiotta occasione sparando alle stelle un ottimo pallone servitogli
a tu per tu con il portiere. STANCO 6-
IL TORNEO DI EL NUEVE : si
infortuna casualmente in amichevole, e da quel momento diventa un ossessione
per lui recuperare in tempo, almeno per giocarne una, o uno spezzone.
Fisioterapia, cure massaggi e si rimette in piedi per la semifinale, dove gioca
una partita con il cuore solo per il fatto di esserci. Non demerita in entrambe
le partite giocate, e avrebbe dato del suo per portare a casa il titolo, ma ci
è stato dentro dall’inizio alla fine. NON
SOLO I TRE PUNTI. 6
20 – IL TORNEO DI TMAX : lo
ritroviamo dove lo avevamo lasciato lo scorso anno: su e giù per la fascia
senza sosta. Mette in difficoltà tutte le difese avversarie, e risulta sempre
il migliore in tutte le uscite. Salta le semifinale e un infortunio che lo
mette ko per la finale. Presente insieme ai compagni in panchina ad incitare
dall’inizio alla fine, sappiamo quanto abbia sofferto a guardare, ma a
scommessa l’anno prossimo darà ancora di più. FIGLIO DEL VENTO. 7
40 – MONACO GIAMPAOLO :
gioca con un piccolo problemino muscolare, ma da buon Capitano, stringe i denti
e inizia a macinare chilometri dal fischio di inizio. Fa tutto con mestiere,
senza soste, pressa, combatte, richiama i compagni. E al secondo tempo quando
insegue per mezzo campo un ragazzetto che ha parecchi anni in meno
recuperandolo e facendogli sbagliare l’appoggio, è da alzarsi in piedi a
battere le mani. L’ULTIMO DEI MOHICANI. 6
½
IL TORNEO DEL CAPITANO : quest’anno
ha iniziato con un piglio diverso, esperienza e saggezza, forse sarà quel 40
portato meravigliosamente dietro le spalle. Da il massimo in ogni gara,
cantando e portando la croce, spesso lavorando per se e anche per gli altri.
Gli rimproveriamo solo che quando sta intermedio del centrocampo a tre si perde
spesso la posizione di partenza (destra – sinistra – sinistra – destra..
diciamo il Buttiglione della Caffarella), ma come si dice nessuno è perfetto. ESEMPIO. 6 ½
79- TESORO VALERIO : in una
partita di corsa, lui non sfigura e anzi, lo troviamo sia in fase propositiva,
sia in ripiegamento e in marcatura. Una sua diagonale nel primo evita un
pericolo per la porta dei Poveri. Anche lui uno degli ultimi ad arrendersi,
combatte e lotta come un leone.
COMBATTENTE. 6 ½
IL TORNEO DI TESORO : poco
appariscente, ma molto concreto, in tutte le partite. Non solo come primo
cambio per gli esterni, ma anche come titolare visto il buono stato di forma.
Finisce in crescendo con due buonissime partite nel giro di 5 giorni. IN CRESCITA 6
99- BARCHITTA FABIO : anche
quest’anno ha fatto i salti mortali per giocare la finale, e visto il suo
approccio, visto come l’ha interpretata, è stato un bene averlo. Va su e giù
sulla fascia, nel momento migliore della Poveri è lui che scardina più volte la
difesa avversaria, e peccato che i suoi meravigliosi assist siano andati in
fumo. ZUCCHERINO. 6 ½
IL TORNEO DI BARCHITTA :
due partite di spessore, giocate alla grande, sia in fase difensiva (la
prima)sia in quella propositiva e di intensità (la finale). Non demorde mai,
non va mai in affanno, e sinceramente a queste condizioni, lo avremmo voluto
vedere ogni gara, e faremo di tutto per fargliele giocare tutte il prossimo
anno. PECCATO. 6 ½
IL TORNEO DI BIANCHI LUCA :
due spezzoni di partite giocate con tranquillità e soprattutto portando qualità
alla squadra. Si procura un rigore preziosissimo ai quarti con astuzia, e anche
per lui vale il discorso fatto per Barchitta: serve, eccome se serve. INSOPPORTABILE MA NECESSARIO. 6+0
IL TORNEO DI ARRIGONI LORENZO
: una sola gara per il baby in semifinale, ma di qualità. Ha dato freschezza e
presenza fisica, e la squadra ne ha tratto beneficio, quando attaccata il
nostro riusciva con caparbietà a risolvere situazioni difficili. Calato nel
ruolo ha detto che se ci fosse stato bisogno sarebbe andato sul dischetto. POVERO CHE VERRÀ. 6 ½
ALL. VAGARINI : che dire,
anche quest’anno è arrivato ad un passo dalla conquista dalla Coppa, e
nonostante questo si è beccato una massiccia dose di polemiche, ha cambiato
andando incontro alla squadra, che ha fatto la partita più brutta della sua
gestione. Aveva preparato ottimamente la finale, ma alcuni non lo hanno
ascoltato facendo di testa propria. Ma tutto questo fa di lui un uomo tutto di
un pezzo che alla guida di una squadra di matti, riesce sempre a portarla fino
in fondo. Perde la finale contro uno squadrone. Quindi non possiamo
rimproverargli niente. Anzi. PROVACI ANCORA VAGA. 7 ½