POVERI DI CALCIO – PALMETTA 0-3
Atto conclusivo dell’ottava edizione del NOSTRO TROFEO, e anche quest’anno
non poteva non essere tra le due squadre che di più incarnano lo spirito,
quelle che di più ci stanno dentro con l’anima e con il cuore, quelle che di
più hanno il senso goliardico e che non fanno nulla per nasconderlo. La partita
iniziava ancor prima del fischio di inizio, messaggi di scherno tra i
componenti, video minacciosi dei supporter (APPLAUSI PER GLI IDEATORI), gruppi
su watsapp per caricarsi nel modo giusto e al massimo per ogni componente. C’è
chi non ha dormito prima dell’ennesima finale, perché non avrebbe potuto
sopportare l’ennesima sconfitta; c’è chi è stato due giorni con la tensione
nello stomaco, sciolta solo al fischio iniziale, e credetemi a quasi 40 anni so
belle emozioni; c’è chi ha comprato le parrucche colorate per l’ingresso in
campo della propria squadra; c’è chi ha girato il quartiere per trovare i premi
goliardici da distribuire la sera della cena. Insomma la finale parte sempre
almeno 72 ore prima del fischio di inizio, e anche questa edizione non ha fatto
eccezione. Anzi. Ovviamente il campo avrebbe messo a tacere tutte le
chiacchiere o in un senso o nell’altro: se avesse vinto la squadra del
Presidente Nocera, avrebbe nuovamente dichiarato lo spessore di una squadra che
sa solo vincere, mentre una vittoria dei Poveri dopo tante delusioni, avrebbe
dato consapevolezza ad un gruppo che a mio modesto parere è chiuso in stato di
secondi in eterno e da li è ormai difficile uscirne. E cosi ci si ritrova al
campo, tra sorrisi, voglia di giocare sta partita, anche se credo per molti se
non per tutti, si vorrebbe giocare per giorni, per settimane, per un inverno
intero. E ritrovarsi tutti insieme la prima domenica di luglio del prossimo
anno a rigiocarla di nuovo. E di nuovo ancora. E poi ancora. Ma per il momento
ci siamo accontentati di giocare questa. Riscaldamento, formazioni, foto di
rito e via, si parte.
Palmetta ben solida con il 4-2-3-1, mentre i ragazzi di Mister Vaga,
ritornano al 3-5-2 cercando di giocarsela sulla densità nella zona nevralgica
del campo. Partita subito bella, intensa, con la Poveri a fare la partita, e lo
farà anche se con risultati alterni per tutta la gara, mentre i giallo-blu di
mister Malgier a cercare di scavalcare il centrocampo per mettere in moto i
propri attaccanti. Di azioni pericolose, di situazioni per fare male agli
avversari ce ne sono state, da una parte e dall’altra, ma le difese sono state
attentissime in quasi tutti i frangenti, e spesso gli attaccanti hanno perso il
tempo o si sono specchiati troppo invece di essere concreti, senza che però ne
venisse meno lo spettacolo. Vedere le ripartenze della Palmetta era un piacere
per gli occhi, veloci, precisi, decisi nell’andare verso l’obiettivo, dall’altra
parte una poveri, solida, ben messa in campo, tosta e decisa nei contrasti, ha
dato filo da torcere ai Campioni. A metà tempo in una delle ripartenze Marazzi
trovava lo spunto per puntare la difesa della Poveri sul lato destro, che in
affanno, riusciva a chiudere in angolo. Dall’angolo una splendida parabola di
Caforio, coglieva in controtempo Vrivi che nonostante provava a smanacciare la
palla, questa terminava in rete per il vantaggio Palmetta. Partita terribilmente
in salita per i ragazzi di Capitan Monaco, che continuavano a fare la partita,
senza soluzione di continuità. Segnaliamo una bellissima punizione dalla
distanza di Terracina che impegnava severamente Mastrodomenico in un
difficilissimo intervento con deviazione in angolo e un tiro di Bifolchi dalla
distanza che si perdeva alto sulla traversa. E tanto per cambiare all’ennesima
ripartenza, e sempre sul settore di destra della difesa della Poveri, si
infilava Caforio, che saltava un paio di giocatori e concludeva a rete, Vrivi
deviava come poteva, ma la palla finiva centralmente sui piedi di Blasimme che
scaricava un destro potente e preciso per il 2-0. Partita virtualmente chiusa e
tutti a riposo a riprendere fiato. Primo tempo, bello intenso, ben arbitrato
(Grande Leo, grazie di tutto e complimenti per la qualità che sei riuscito a
portare. Grazie davvero), e soprattutto molto corretto, a parte un solo
intervento inutile, a centrocampo, a palla lontana che poteva rischiare di fare
male, ma fortunatamente stiamo raccontando altro.
Secondo tempo che riparte allo stesso modo, con la Palmetta a
controllare ancora di più il gioco, e a fare meglio ciò che ha sempre fatto
dall’inizio del Torneo, mentre la Poveri, a tentare il tutto per tutto gettando
il cuore oltre l’ostacolo, cercando sempre e la manovra palla a terra, con
buonissime trame di gioco. Dopo pochi minuti, azione veloce sul settore di
destra, palla recuperata da Bontà (ennesima prestazione per il centrocampista)
che verticalizza per Antonacci, che controlla e serve sulla corsa MaxDepa, che
controlla in velocità puntando la porta, scaricando poi dalla sua mattonella un
bel destro che si perde sul fondo di pochissimo con Mastrodomenico proteso in
tuffo. Poveri ben compatti, e ben messi in campo con la Palmetta che forte del
doppio vantaggio si limitava a controllare e a colpire di rimessa. Da una di
queste situazione di gioco, Mastrodomenico rimetteva il pallone in gioco,
lettura sbagliata della difesa della Poveri, con Caforio che leggeva bene la
situazione e si involava verso Vrivi, il pallone gli arrivava giusto giusto,
per uno splendido pallonetto che chiudeva virtualmente l’incontro. E c’è da
dire che dopo la semifinale glielo aveva pure detto al Portierone di Colli
Albani: ti faccio due gol e uno pure a pallonetto. È stato di parola. Partita
oramai in discesa per la Palmetta e Poveri in stato confusionale, e rischiavano
qualcosa di troppo lasciano la difesa scoperta per tentare il tutto per tutto,
e Savelli prima (gran parata di Vrivi) e Marazzi dopo (fuori di pochissimo a tu
per tu con Vrivi) mancavano di poco il bersaglio per arrotondare il risultato.
Ma che sarebbe stata una punizione troppo grande per la Poveri vista in campo
questa sera. Nonostante i pericoli, la Poveri trovava la forza per andare a
impensierire la difesa dei giallo-blu, con Costantini che colpiva di testa da
pochi passi da una situazione di corner, tra le braccia di Mastrodomenico, e un
contropiede ben orchestrato sulla corsia di sinistra da Terracina che invitava
Barchitta alla percussione, cross radente di quest’ultimo in area per l’accorrente
Caruso che arrivava stanco e in allungo sul pallone spendendolo alto con
Mastrodomenico battuto. Triplice fischio finale, fuochi d’artificio,
premiazioni e cena come la migliore tradizione del nostro Trofeo.
Palmetta per la terza volta consecutiva campione (Quarta in totale), e
vittoria strameritata per quanto fatto vedere nelle partite fondamentali, e
soprattutto per i valori espressi in campo. Non mi piace soffermarmi sui
singoli, perché la vittoria è di tutti, nessuno escluso, ma gli Spurio
brothers, Mastrodomenico, Savelli, Caforio, rappresentano un’ossatura di
grandissima qualità sulla quale si poggiano i successi di una squadra ben
organizzata, con un gioco collaudatissimo, e che dove ognuno fa il suo nel
migliore dei modi. Quindi credo che mai come quest’anno sia meritata e senza
storia la vittoria finale. Dall’altra parte una Poveri che con il cuore ha
portato a casa l’ennesimo secondo posto, una squadra con dei valori ben
precisi, che spesso e volentieri ha fatto della voglia, del gruppo la base
solida su cui poggiarsi nei momenti difficili. E questa sera ha espresso anche
un buon gioco, peccando di lucidità nei momenti cruciali dell’incontro, ma
giocandosela sempre a viso aperto, nonostante le differenze in campo erano
evidenti. Ma ci proveranno e con più furore anche l’anno prossimo.
Spero di avervi fatto compagnia, e di avervi fatto sorridere con le
mie cronache. Ho cercato di mettere in risalto le cose positive ammonendo i
comportamenti sbagliati, perché in fondo mi sarebbe piaciuto vedere meno
atteggiamenti negativi in quello che possiamo definire UN TORNEO DI AMICI. E
spesso ho alzato troppo la voce per cercare di rimettervi in riga e di questo
me ne scuso con tutti. Ma si sa, nessuno è perfetto, e io meno che mai, ma
tutto ciò che ho fatto in questi due mesi, è stato dettato dall’amore per
questo sport, dai valori che mi porto dentro che si sono accentuati da quando
sono diventato un modesto allenatore di bambini. Ma credetemi non l’ho fatto
mai per antipatia verso l’uno o l’altro, ma solo per la passione che metto
quando indosso un paio di scarpette con i tacchetti.
Grazie infinite e a tutti.
CHICCO
3 commenti:
GRANDEEEEEE Chicco!! GRAZIE di tutto!!!
Cronaca per cronaca non era a palla lontana ma era una ripartenza, ma di certo l'intento non era quello di far male assolutamente, semplicemente erano tre anni che te lo avevo promesso (ahahaha).....ti chiedo comunque scusa.....ma ricorda....la mano non si rifiuta mai!!!!!Ancora scusa.....
Il GIANNI BRERA dell'Appio Latino!
..per il prossimo anno l'idea ce l'ho!
Gli "Highlitghs" delle partite! ahahahah
Sareste a quel punto inarrivabili.. neanche SkySport!!!
Un abbraccio di cuore caro Chicco!!
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