POVERI DI CALCIO – RIP TEAM 1-1 (5-3 d.c.r.)
Prima semifinale ieri sera al Trofeo Caffarella, tra la Poveri e i
nero-rosa della Rip, in una partita tosta, intensa, ma anche molto corretta.
Insomma, una gara stile Trofeo. Dopo i festeggiamenti della passata settimana,
visi concentrati e squadre pronte a darsi battaglia fin dall’avvio. Poveri
schierati in campo con un inconsueto 4-5-1 viste le due assenze pesantissime,
ma con il rientro in extremis di Caruso, dall’altra parte l’ormai collaudato
4-2-3-1 con il rientro di Maiorino dopo la squalifica a supportare l’attacco
nero-rosa. Partenza di studio da parte delle due squadre, con la Poveri ad
assimilare il nuovo sistema di gioco, ma con il possesso di palla sterile fin
dalle prime battute, mentre la Rip molto più pericolosa e ficcante nelle
ripartenze. In una di queste, Lombardo metteva in moto sul settore di destra
Lepone, cross teso e preciso sul primo palo, dove Benedetti rapace anticipava
il suo diretto marcatore di testa e impegnava severamente Vrivi, poi sulla
respinta rinvio di Costantini in anticipo su tutti a pulire l’area di rigore. Poco
o niente per la Poveri in zona d’attacco, tranne un tiro velleitario di Antonacci,
alto sulla traversa. Per il resto, partita tattica, nella zona nevralgica del
campo, dove centrocampisti e difensori di entrambe le squadre hanno fatto bene,
anzi molto bene la propria parte, senza lesinare impegno, corsa e aggressività
in zona. E credetemi, da dentro al campo è stata ancora più bella. Da annotare
prima della conclusione del tempo un paio di contropiedi ben orchestrati dalla
Rip, ma poco pericolosi e una protesta vibrante di Caruso in piena area di
rigore nero-rosa, che dopo aver saltato il suo diretto marcatore veniva
ostacolato prima della battuta a rete, ma l’arbitro faceva proseguire.
Secondo tempo ancora più intenso e tosto del primo (ne ha fatto le
spese il buon Abbatelli, speriamo non sia nulla di grave e di vederlo in campo
domenica), con contrasti al limite e partita ancora più bella. Rip con il piede
sull’acceleratore, sicuramente meglio della prima frazione per quanto riguarda
le trame d’attacco, mentre la Poveri nonostante uno schieramento di emergenza
ben messa in campo a protezione dell’area di rigore, ma troppo schiacciati con
le punte isolate a cercare la giocata personale. Da segnalare un paio di
pericoli per la porta difesa da Vrivi portati dall’ottimo Benedetti, che prima
veniva anticipato all’ultimo istante dall’accorrente Antonini in disperata
scivolata, e poi si girava in un fazzoletto dopo uno strepitoso controllo
volante, ma calciava la palla alta di un soffio. Mentre nessun pericolo per la
porta difesa da Pirone, se non un contropiede solitario di Terracina, che dopo
aver fatto a sportellate con il suo diretto avversario, concludeva di sinistro,
ma il tiro strozzato, attraversava tutta la linea di porta perdendosi sul
fondo. Più passavano i minuti e più alla Rip veniva il braccino del tennista,
troppe occasioni sprecate per nulla, troppi palloni giocati male nelle zone
nevralgiche del campo, e la Poveri prendeva coraggio, il coraggio di chi non ha
nulla da perdere e anzi tutto da guadagnare. Ad una manciata da termine accadeva
l’imponderabile: la Poveri in una fase di gioco favorevole, riusciva a giocare
una palla buona sui piedi di Antonacci, che controllava bene e sfidava a duello
il suo diretto marcatore. La sfida si prolungava oltre modo senza che l’attaccante
dei rossi riusciva ne a saltarlo definitivamente, ne a trovare un compagno per
lo scarico, e il difensore aveva la meglio recuperando la palla, ma perdendo il
tempo per mettere il pallone in zona di sicurezza. A quel punto si avventava sul
pallone Bontà che recuperava l’ennesima palla della sua partita e
verticalizzava ancora per Antonacci rimasto in zona. Palla in area, e Antonacci
arrivava e anticipava di un attimo il suo diretto marcatore che lo stendeva in
piena area. Rigore. Nella riunione tecnica Mister Vagarini aveva cambiato
rigoristi e questa volta si presentava sul dischetto Borzacchini, che freddo
come un pinguino al polo nord piazzava la palla alle spalle di Pirone per il
vantaggio Poveri. Ma neanche il tempo di centrale che la Rip, da un rilancio
dalle retrovie coglieva di sorpresa l’ottima retroguardia avversaria, la palla
rimbalzava dietro l’ultimo difensore, e Vrivi in disperata uscita veniva
beffato dal prolungamento della traiettoria da Lepone che poi depositava la
palla in rete nonostante l’estremo tentativo del giovane Arrigoni. Pari e tutto
da rifare. Ad una manciata di minuti dal termine con i rigori alle porte la
Poveri si catapultava in area avversaria tentando il tutto per tutto, ma la
difesa nero-rosa respingeva gli attacchi e anzi si rendeva ancora pericolosa
con un altro contropiede sprecato di un nulla (bravissimo Costantini nella
deviazione finale). Triplice fischio di un ottimo arbitro (ennesima partita ben diretta: complimenti) e lotteria dei rigori.
Il mister Vagarini questa volta si assumeva ogni responsabilità andando a
chiamare i rigoristi.
Partiva la Rip: prima serie Benedetti spiazza Vrivi cambiando angolo
di tiro e Antonacci lo imitava battendo Pirone; seconda serie, Salamone
insaccava alla destra di Vrivi che intuiva ma arriva in leggero ritardo e
Terracina finalmente realizzava la sua prima rete con la Poveri 2-2; terza serie
Maiorino cercava l’angolo alto alla destra di Vrivi ma il pallone usciva di
pochissimo e Chicco Bifolchi piazzava l’allungo con un piazzato nell’angolo
basso alla destra di Pirone 3-2; quarta serie: Lepone piazzava anche lui la palla nell’angolo
basso alla destra di Vrivi ma il pallone di perdeva sul fondo sfiorando il
montante e Caruso serafico metteva il pallone alla sinistra di Pirone proteso
dall’altra parte. Gioco, partita, incontro. Ennesima finale per la Poveri
(quarta consecutiva) che con il cuore, con le unghie e con i denti si è data di
nuovo la possibilità di giocare una partita per il primo posto. Ma solo con
questo, visto che il gioco ha un po’ latitato e non è mai riuscita a mettere in
serio pericolo la porta difesa dall’ottimo Pirone, mentre la Rip dopo due anni
un po di sofferenza riesce quanto meno a giocarsi la finalina, nonostante non
abbia mai demeritato in questa 4 partite e anzi per lunghi tratti ha fatto
vedere un buon calcio fatto di ottime individualità e di una buona coralità di
gioco.
Bene per la Poveri Bontà, Bifolchi (lo ha detto il Mister e non chi
scrive), tutto il reparto arretrato (buona la prima per il baby Arrigoni classe
95), mentre per la Rip Benedetti, Salamone, Lombardo e Di Cecco in posizione da
difensore centrale.
Divertitevi e buon Trofeo a tutti.
CHICCO
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