POVERI DI CALCIO – RIP TEAM 2-2 (7-8 d.c.r.)
Domenica sera è andato in scena l’ultimo atto di un Trofeo il cui
livello calcistico ha toccato vette importantissime. Finale tra la gloriosa
Poveri di Calcio e chi non aspetti, la Rip di Capitan Pellegrino. Una ci
arrivava come ogni anno, con il cuore, con l’orgoglio, con la grinta, con quel
qualcosa in più che a molte squadre manca: il gruppo (nonostante quest’anno
molti volti nuovi), la seconda ci arrivava da assoluta protagonista (13 gol
rifilati ai malcapitati avversari tra quarti e semifinali). Ci aspettavamo una
finale scoppiettante e così è stato. Pronti via e la Rip mette a ferro e fuoco
la difesa Poveri, schicciandola nella propria metà campo e non dando modo di
ragionare ai suoi uomini di maggiore tasso tecnico, anche se resterà un assedio
sterile, vista la quasi assenza di tiri verso la porta di Amato, che sbriga con
tranquillità l’odinaria amministrazione. Dall’altra parte, poche o nulle le
azioni d’attacco della Poveri visto il buon lavoro fatto dal centrocampo e
dalla difesa Rosanero. Con il passare dei minuti l’intensità della partita di
alzava sempre di più e la Poveri finalmente prendeva campo e iniziava ad
affacciarsi con più insistenza nella metà campo avversaria, e ovviamente la
partita ne traeva beneficio. Duelli in tutte le zone del campo, fisici e
tecnici Petruzzi-Nardini come in una partita a scacchi si studiavano cercando l’un
l’altro di mettersi in difficoltà; Salamone-Sardo protagonisti per tutta la
partita di un duello d’altri tempi; Benedetti-Arrigoni; Pellegrino-Parroni;
Panci-Bontà tutti, ma proprio tutti scontri di qualità e quantità. Un piacere
per chi era fuori a vedere la partita. Passata la metà del tempo, e passata la
sfuriata iniziale la partita prendeva un’inerzia tutta rossa: contropiede
fulmineo di Petruzzi, che vincendo un rimpallo sulla metà campo si catapultava
verso la porta difesa da Pirone e con secco sinistro dai venti metri lo
fulminava per il vantaggio dei rossi. Poveri che potevano raddoppiare dopo
qualche minuto, prima con Candela che con una progressione importante si
presentava quasi sulla riga di fondo sull’out di destra, finta secca a
rientrare con l’avversario saltato di netto, ma invece di appoggiare il pallone
indietro per Bontà liberissimo al centro area, sparava su Pirone proteso in
tuffo e in disperata uscita. E pallone che terminava in angolo. E
successivamente con Amico che sparava a lato un destro da posizione
favorevolissima. Rip un pò frastornata e
Poveri sulle ali dell’entusiasmo e si andava al riposo. Riposo che faceva bene alla
Rip che ripartiva a testa bassa e trovava subito il pari: azione dalla fascia
destra, pallone al centro con la difesa rossa che non puliva l’area, arrivava
di gran carriera Salamone che con un destro secco batteva Amato e riportava la
gara sui binari di parità. Sembrava una mazzata per i ragazzi di Mister
Vagarini, e invece dopo qualche minuto riprendevano a spingere sull’acceleratore
per cercare di riportare la gara a proprio favore, e venivano premiati quando
Parroni si inventava un gol dai trenta metri, dopo una ribattuta della difesa
rosanero colpiva al volo un pallone infilandolo alle spalle di Pirone. Ma anche
stavolta la gioia del vantaggio durava poco, quando in una ripartenza della
Rip, un incomprensione della difesa dei rossi lsasciava che il pallone
terminasse sui piedi di Abbatelli che scaricava in rete il pallone del pareggio
nonostante il tentativo di Marcelli di deviare la sfera. Ma la partita non era
finita, c’era il tempo ancora per una punizione di Parroni deviata in angolo da
Pirone non in bellissimo stile ma senza dubbio efficace e all’ultimo respiro un
intervento rude e un pò ingenuo di Antonini su Innocenti che si lasciava cadere
in area per un rigore che avrebbe potuto dare la vittoria alla Rip. Sul
dischetto si presentava Salamone che stampava il pallone della vittoria sul
palo. Triplice fischio finale e la nona edizione si sarebbe decisa ai rigori.
Il calcio si sa è strano, da e toglie allo stesso modo. Se Salamone all’ultimo
respiro sbagliava, nella lotteria era preciso e sigliava la sua rete dall’altra
parte sbagliavano i rigori Amico (che era stato protagonista per la Poveri nei
quarti) e Proietti (che con un suo meraviglioso gol aveva portato la Poveri a
giocarsi la finalissima). E così la Rip alzava il suo secondo Trofeo,
raggiungendo proprio la Poveri che veniva per la quinta volta consecutiva
battuta in finale. Una finale che a differenza delle altre l’ha vista
addirittura in vantaggio per due volte, che l’ha vista segnare per due volte
(non accadeva dalla finale del 2008), e che non ci era mai andata cosi vicina
come questa volta. Complimenti a tutti i ragazzi in campo, per i comportamenti,
per la sportività, per l’atteggiamento positivo messo in campo fin da subito.
Complimenti alla Rip, squadra quadrata, importante, senza punti deboli, con una
sua identità di gioco che nelle ultime tre partite ha creato tanto, realizzando
15 gol, e facendo vedere ottime cose in tutte le zone del campo. Complimenti
alla mia squadra (peccato non essere riuscito a dare un contributo anche
piccolo) per il gioco espresso, per l’ardore e la voglia messa in ogni
circostanza. Ma anche sta volta siamo rimasti a bocca asciutta. La maledizione
del Trofeo per la Poveri di Calcio.
Bene per la Rip Pellegrino, Salamone, Nardini, Panci, mentre per la
Poveri Bontà, Arrigoni, Petruzzi, Sardo, Costantini.
Spero come al solito di avervi fatto compagnia con le mie cronache, e
mi scuso anche se in ritardo con tutti per non aver pubblicato tutto, ma quest’anno
impegni più importanti mi hanno portato via del tempo. Ma ho sempre fatto tutto
con la massima trasparenza e la massima imparzialità, anche per dare la
possibilità a chi non era presente di stare al passo con gli avvenimenti del
nostro amatissimo Trofeo.
Grazie a tutti.
Chicco
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