Ieri sera ottima prova, direi eroica, dei ragazzi del ” Real i minchioni”, costretti nel primo tempo a scendere in campo in dieci, causa l’assenza del centrocampista di spinta Alex Bucci e di Daniele D’Ippolito che ha raggiunto la squadra solo nella ripresa poiché impegnato nel suo giro d’affari.
La formazione del Real è partita lentamente, facendosi schiacciare dagli avversari che sono subito passati in vantaggio con un millimetrico destro che è andato a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali, dove ragno nero ha potuto solo guardare la palla gonfiare la rete.
In dieci e in svantaggio il Real ha provato a imporre il proprio gioco con i consigli di un atletico mister Vagarini, ma spesso e volentieri il gioco si sviluppava sulla fascia, e il veloce Unterrainer si ritrovava solo contro una difesa ben messa in campo. Il primo tempo scivolava via così, con un gol annullato per fuorigioco dell’attaccante che copriva ragno nero su un tiro da fuori.
Il “Real_i minchioni” non riusciva a rendersi pericoloso, bisognava cambiare qualcosa e con l’arrivo dell’attaccante D’Ippolito l’allenatore cambia modulo, si passa ad un 3-5-2 offensivo e già all’inizio della ripresa la squadra impone il proprio gioco. Finalmente le punte vengono messe in condizione di calciare verso la porta, hanno cinque, sei occasioni per dimezzare lo svantaggio, ma ipnotizzati dal portiere avversario sbagliano clamorosamente diverse occasioni.
Finalmente il gol arriva, rimessa con le mani di Croce, Antonacci viene platealmente spinto alle spalle da un difensore, è rigore, dubbio, ma rigore. Dal dischetto va proprio lui che spiazza il portiere e fa 2-1. La squadra prende coraggio, in difesa con un ottimo Pellegrino, a centrocampo con un Pirrocco in forma, si continua a creare palle gol, un grintoso Mastrangelo fa girare bene la palla e D’Ippolito si propone e crea spazi per le discese di Unterrainer, insomma ora la squadra gira. Da sottolineare anche una prova maiuscola del terzino Croce, che spesso sulla fascia viene lasciato solo a rincorrere gli avversari, ma tiene benissimo il campo. Ragno nero risponde alla grande su un tiro da fuori che poteva chiudere la partita.
Arriva a cinque minuti dalla fine il pareggio, Pirrocco lancia Antonacci che spinge sulla fascia e con un cross tiro, ovviamente voluto infila il portiere sotto l’incrocio per la seconda volta…è pareggio. Incredibilmente il Real va vicino alla vittoria, ma D’Ippolito non ne approfitta in due occasioni. Su un ottimo cross di Croce non trova il tempo per battere a rete e, successivamente, lanciato a rete spedisce fuori da buona posizione. Pirrocco prova da tutte le posizioni il tiro, ma con scarsa mira. Anche Mastrangelo ha la palla del vantaggio servito da un colpo di tacco di Antonacci, ma il suo tiro fa la barba al palo.
Il Real finisce la partita in attacco ma, al triplice fischio finale è pareggio. La squadra soddisfatta della prestazione va negli spogliatoi.
L’allenatore Vagarini intervistato subito dopo dichiara di aver visto un buon gioco, di aver creato diverse occasioni da gol, che la squadra meritava di più, ma non è ancora soddisfatto di tante altre cose, come la forma atletica di alcuni giocatori e di certi movimenti ancora da perfezionare, ma si sa, lui non è uno che si accontenta facilmente.
La formazione del Real è partita lentamente, facendosi schiacciare dagli avversari che sono subito passati in vantaggio con un millimetrico destro che è andato a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali, dove ragno nero ha potuto solo guardare la palla gonfiare la rete.
In dieci e in svantaggio il Real ha provato a imporre il proprio gioco con i consigli di un atletico mister Vagarini, ma spesso e volentieri il gioco si sviluppava sulla fascia, e il veloce Unterrainer si ritrovava solo contro una difesa ben messa in campo. Il primo tempo scivolava via così, con un gol annullato per fuorigioco dell’attaccante che copriva ragno nero su un tiro da fuori.
Il “Real_i minchioni” non riusciva a rendersi pericoloso, bisognava cambiare qualcosa e con l’arrivo dell’attaccante D’Ippolito l’allenatore cambia modulo, si passa ad un 3-5-2 offensivo e già all’inizio della ripresa la squadra impone il proprio gioco. Finalmente le punte vengono messe in condizione di calciare verso la porta, hanno cinque, sei occasioni per dimezzare lo svantaggio, ma ipnotizzati dal portiere avversario sbagliano clamorosamente diverse occasioni.
Finalmente il gol arriva, rimessa con le mani di Croce, Antonacci viene platealmente spinto alle spalle da un difensore, è rigore, dubbio, ma rigore. Dal dischetto va proprio lui che spiazza il portiere e fa 2-1. La squadra prende coraggio, in difesa con un ottimo Pellegrino, a centrocampo con un Pirrocco in forma, si continua a creare palle gol, un grintoso Mastrangelo fa girare bene la palla e D’Ippolito si propone e crea spazi per le discese di Unterrainer, insomma ora la squadra gira. Da sottolineare anche una prova maiuscola del terzino Croce, che spesso sulla fascia viene lasciato solo a rincorrere gli avversari, ma tiene benissimo il campo. Ragno nero risponde alla grande su un tiro da fuori che poteva chiudere la partita.
Arriva a cinque minuti dalla fine il pareggio, Pirrocco lancia Antonacci che spinge sulla fascia e con un cross tiro, ovviamente voluto infila il portiere sotto l’incrocio per la seconda volta…è pareggio. Incredibilmente il Real va vicino alla vittoria, ma D’Ippolito non ne approfitta in due occasioni. Su un ottimo cross di Croce non trova il tempo per battere a rete e, successivamente, lanciato a rete spedisce fuori da buona posizione. Pirrocco prova da tutte le posizioni il tiro, ma con scarsa mira. Anche Mastrangelo ha la palla del vantaggio servito da un colpo di tacco di Antonacci, ma il suo tiro fa la barba al palo.
Il Real finisce la partita in attacco ma, al triplice fischio finale è pareggio. La squadra soddisfatta della prestazione va negli spogliatoi.
L’allenatore Vagarini intervistato subito dopo dichiara di aver visto un buon gioco, di aver creato diverse occasioni da gol, che la squadra meritava di più, ma non è ancora soddisfatto di tante altre cose, come la forma atletica di alcuni giocatori e di certi movimenti ancora da perfezionare, ma si sa, lui non è uno che si accontenta facilmente.
1 commento:
ormai sto goal a culo è il marchio di fabbrica della squadra di Antonacci
Posta un commento