Che cosa è successo veramente a metà Febbraio 2013, periodo del
clamoroso mancato rinnovo contrattuale del Mister dell’A.S.Palmetta?
Chi, incredibilmente, lo aveva visto firmare per squadre titolatissime
dei famosi Trofei della Roma bene (il Centenario “Pamphili” se non il
prestigioso “Nemorense” dove si sono valorizzati i più grandi talenti della
scena Capitolina).
Chi, invece per qualche dollaro in più, verso inizio Marzo lo aveva visto
aggirarsi nei corridoi del secondo piano della Federazione Toscana nei segreti
locali adibiti all’iscrizione dell’attraente Trofeo Fiorentino delle “Cascine”.
Niente, tutte illazioni, supposizioni o presunte tali!
Visto e considerata la frequente dichiarazione di non poter a cuor suo
mai guidare in territori regionali e nazionali un’altra squadra al di fuori
dell’AS Palmetta non attendevamo altro prima o poi di vederlo ad inizio Aprile
esordire nel celebre Trofeo Parigino dei “Champs Elysée” finanche a quel punto
nell’inarrivabile Trofeo “Hyde Park” Londinese!
Ancora nulla di tutto ciò!
Dopo 3 mesi di silenzio Mister Malgieri ha accettato di buon grado,
giorni dopo la clamorosa e inaspettata presenza nella riunione dei sorteggi, di
rilasciare una breve ma quanto mai intensa intervista alla nostra redazione.
Giornalista – Dopo i clamorosi disattesi rumors la
ritroviamo “qui” nella nostra sede ad accettare senza tanti tentennamenti
questa intervista “verità” in qualche modo dovuta a tutte le persone che
credono ancora in un suo ritorno. Sciolga cortesemente tutti i dubbi prego.
Mister – Per quanto mi
riguarda non ho accettato, e non lo avrei mai fatto come più volte ribadito,
alcuna offerta presente o futura al di fuori del nostro “Giovane” e “Pimpante”
Trofeo Caffarella. Quanto meno, anche si fosse parlato di estero, non mi sarei
mai legato a una squadra diversa dall’A.S. Palmetta e… fino a quando la Società
sarà guidata dalla famiglia Nocera, mai lo farò!
G. – Questo, se non sbaglio, è
l’ennesimo attestato di “Amore e Fedeltà” verso la pluridecorata Società
dell’Appio Latino.
M. – Io al “Presidente Nocera” devo molto…
se non tutto. Quando ormai la mia carriera di allenatore si affacciava verso
lidi poco edificanti delle categorie inferiori, il sig. Emanuele Nocera
dimostrò con i fatti di credere in me. Sconfessò, addirittura, la sua stessa sofferta
decisione del famoso esonero avvenuta per il bene della squadra nella prima edizione
targata 2007. Allora fu per me un fulmine a ciel sereno. Un mio successivo
comunicato a difesa del pesantissimo provvedimento non fu nemmeno preso in
considerazione o dato in pasto alla stampa. (10 secondi di silenzio) La Storia
poi, dal 2009 a oggi la conosciamo tutti.
G. – E allora ci dica, perché il
14 Febbraio (coincidenza… San Valentino) di quest’anno non ha rinnovato il
contratto con l’A.S. Palmetta?
M. – E’ stato un atto di
lealtà sportiva. Abbiamo avuto davanti agli occhi casi viventi di Superallenatori,
di fede “blaugrana” o Ct Azzurri ad esempio, che hanno avuto bisogno di mesi e
mesi per poter ricaricare le pile o apprendere davvero qualcosa d’importante
dai successi ottenuti. Io nel mio piccolo nelle ultime 4 edizioni ho dato tutto
me stesso, portando l’AS Palmetta ai vertici di un Trofeo che non ha eguali. Tutto
ciò grazie a una dirigenza ineguagliabile la quale non ha mai contestato le mie
richieste più assurde, da quelle patrimoniali a quelle di natura
tecnico-tattica. Quando senti di aver speso molte energie per qualcosa di
grande non è giusto continuare per inerzia sapendo che non riuscirai a
comunicare al tuo ambiente naturale ancora sensazioni positive. Questo dal mio
punto di vista può anche essere sufficiente a giustificare la mia volontà di
non rinnovare il contratto. Il Presidente ha capito, forse i ragazzi un pò meno
ma avranno anche loro, sicuramente, il tempo per perdonarmi.
G. – Ultima domanda. Quando
tornerà allora alla guida della sua incredibile compagine?
M. – A dire il vero già mi
manca tutto. Penso che martedì prossimo mi calerò nei panni del super tifoso
sostenendo con tutta l’anima quel gruppo fatto da uomini straordinari con il
colore della pelle ormai anche un pò “orange”.
Mister Michele a quel punto, dopo aver anche confessato di aver smesso
di fumare sigarette anche elettroniche (finalmente Mister!), si allontanava con
il suo inseparabile cappellino americano, indossato al contrario, convinto,
secondo noi, in cuor suo di non avere ancora scritto la parola fine nelle “pagine
d’oro” del Trofeo Caffarella.
2 commenti:
Voglio ringraziare di cuore il "MIO" Mister Michele per le belle parole spese verso l'A.S. PALMETTA e soprattutto nei miei confronti, un rapporto che va oltre il lavoro quotidiano del campo, la mia stima va prima di tutto verso l'uomo che ha saputo rappresentare i valori da me richiesti.
Il nostro è stato solo un arrivederci convinto che presto tornerai a sedere sulla TUA panchina dove insieme abbiamo raggiunto grandi traguardi “GRAZIE” Mister Michele a titolo personale e da parte di tutti i tesserati della PALMETTA.
Dajeeeeeeeeeeeee………..
IL PRESIDENTE
applausi per loro!!!!!!
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