mercoledì 19 giugno 2013

ROMANI SVMVS - DEPORTIVO LA VERGOGNA 3-2


Partita conclusiva delle qualificazioni del Girone B, che vedeva di fronte i Romani Svmvs e il Deportivo La Vergogna. La classifica era aperta ad ogni tipo di soluzione e le due squadre di sono date battaglia dal primo all’ultimo minuto!
Prima fase di gioco in cui il Depo parte a testa bassa, schiacciando gli avversari nella propria metà campo, senza però portare grossi pericoli. Passata la sfuriata biancoblu, i ragazzi di Capitan Cicadi riescono a mettere il naso fuori la metà campo respirando e cercando qualche buona trama palla a terra. Ma al nuovo capovolgimento di fronte ecco il vantaggio del Depo: palla scodellata lunga in area, Mauro esce alla disperata, e dopo una carambola la palla finisce sui piedi di Sorrentino, che tenta un pallonetto morbido sul quale si avventa Nunziata, che anticipa tutti di testa e fa 1-0. Proteste da parte dei gialloblu per la “probabile” posizione di fuorigioco dell’attaccante. Ma l’arbitro convalida il gol. Feriti nell’orgoglio I Romani partono a testa bassa, cercando il pari con veemenza e trovandolo dopo una decina di minuti. Calcio d’angolo magistralmente calciato daTucci, Del Monte stacca di testa. 1-1. Ma questo sembra non bastare. Depo alle corde e Del Monte per poco con una splendida azione solitaria non realizza il 2-1: slalom tra due avversari e tiro a botta sicura che si stampa sulla traversa con Rossoni spettatore non pagante. In un impeto d’orgoglio il Depo si rende paricoloso, con un tiro di Di Iulio da fuori area, dove Mauro con un prodigioso intervento non si lascia superare. Allo scadere del primo tempo ecco la rete del vantaggio: prolungato palleggio nella parte nevralgica del campo da parte dei gialloblu, palla a Del Monte che verticalizza per l’accorrente Chiarella, stop e tiro preciso sul secondo palo. E si va al riposo sul 2-1, meritato per i ragazzi di Capitan Cicadi.
Ripresa che parte subito con il botto: Femia dopo un rude intervento da parte di un difensore avversario, si lascia andare ad una plateale protesta e viene espulso. Da qui il Depo, decisamente inferocito per la decisione, carica a testa bassa e non permette agli avversari di uscire dalla propria metà campo, se non in qualche contropiede, cercando a più riprese la rete del meritato pari. Ma il muro alzato da Mister Pezzali, regge, e anche piuttosto bene, con la squadra un po’ sulle gambe ma pronta a colpire in contropiede. Segnaliamo un altro intervento prodigioso da parte di Mauro su una sventola dai venti metri di parte di Capitan Tavano. Al 21° circa in uno dei contropiedi della Romani, Del Monte vola verso Rossoni che esce a valanga e lo atterra in area. Rigore netto. Si presenta sul dischetto Ristori che fa 3-1 e mette una seria ipoteca sul primato del girone. Depo mai doma, continua ad attaccare a testa bassa, e la sua tenacia viene premiata ad una manciata di minuti dal termine. Nunziata ancora lui recupera una palla sulla linea del fallo laterale, si gira per mettere una pallone in area, ma questo assume una traiettoria imprevedibile e imparabile e si insacca nell’angolo opposto alle spalle dell’incolpevole Mauro. Tre fischi finali e tutti sotto la doccia. Romani primi nel girone e Depo ultimo, in un girone molto equilibrato dove la classifica avrebbe potuto dire tutto e il contrario di tutto.

Buone le prestazioni di Mauro, Tropea, e Del Monte per i gialloblu, mentre nonostante la sconfitta ottime le prestazioni di Di Iulio, Mirto, e di qualcun altro che se non fosse per la maleducazione finirebbe di diritto in top 11.

Conclusioni personali: L’educazione è come una camicia bianca. Non passa mai di moda.
Chiedere scusa , al pari di accettarla, è sempre faticoso: quando ciò accade, ci troviamo di fronte a persone di valore. Chi doveva accettarle era pronto a farlo, chi doveva chiedere no.

Al Trofeo Caffarella vincere non significa arrivare primo in classifica al girone, fregare l’avversario di turno simulando o ingannando l’arbitro. Al Trofeo Caffarella Vincere significa aver trovato amici che giocano questo Trofeo da 7 anni con il piacere di farlo e significa soprattutto la sera della finale andare a cena in più di cento persone. Questo significa. Per chi non lo capisce. Peggio per lui!!!

Dal nostro inviato : “e te chi sei?” Chicco

2 commenti:

davide ha detto...

Vincere, significa vincere, con rispetto dell avversario, con impegno e sacrificio di chi non ha piu' ventanni, con l umilta' di chi un po di campi li ha girati e nonostante tutto e' contento di partecipare ad un bell appuntamento come quello del TROFEO CAFFARELLA.
vincere significa vedere un ragazzo che ha avuto seri infortuni alle gambe ma fa di tuttio per essere in campo.
Due partite giocate e due dei gol presi, ci sono sembrati non proprio validi ma nessuno ha protestato uscendo fuori dalle righe.
Nessuna simulazione e tentativo di ingannare arbitro o avversari.
Correttezza allo stato puro della ROMANI.
Detto questo l episodio di cui si parla e' stato poco piacevole per tutti e i responsabili della squadra sapranno come comportarsi.
Un grosso abbraccio e complimenti agli orgsnizzatori per tutto l impegno e ancora grazie per la possibilita data a questi vecchietti, che cn tutto il rispetto non sono male. Forza romani e forza trofeo caffarella. Davide

BIF ha detto...

Bravo Davide, è vero, due gol presi non proprio validissimi, perchè si sbaglia, si può sbagliare a questi livelli, senza che l'arbitro debba essere messo sulla gogna!!! Ma le mie considerazioni non sono relative al campo, ma a quanto sentito dalle mie orecchie nel dopo, quando finita la partita doveva finire tutto. Ovviamente mi riferisco ad entrambi gli episodi. CHE NON VORREMMO PIU' VEDERE!!! che a fine gara non sono giustificabili!!! un plauso a chi ha condotto con tranquillità la gara, a chi ha avuto la bontà d'animo di scusarsi per errori o comportamenti non consoni.