Rossoni: Si è allenato tutto l’anno sui “Pallonettoni” ed i risultati si vedono, da
sicurezza a tutto il reparto, che siano alte o basse non fa differenza, le
palle quest’anno sono tutte le sue. Unica nota stonata i rinvii dal fondo, in
settimana passerà dal gommista per la convergenza!!! Peruzzoni 6,5
Cerra: Ancora non è al meglio, deve affinare l’affiatamento
con il nuovo compagno di reparto, nonostante ciò dalle sue parti non vola una
mosca. Insetticida 6
Mosconi: è il Leader indiscusso della difesa, nonostante
l’evidente “sacca marsupiale”, nell’ 1 contro 1 è praticamente insuperabile.
Aggiunge un tassello importante alla sua già ottima prestazione, andando a
siglare il primo goal del match, con un colpo di testa in tuffo che ha
dell’incredibile. Canguro 7,5
Riccioni: asfalta la fascia destra per tutta la partita,
cercando la continua sovrapposizione con i vari
compagni di reparto che si alternano davanti a lui. Encomiabile a 10
minuti dalla fine ancora ha la forza di spingere. Qualche pecca in fase di
impostazione. CavalloPazzo 6,5
Pacifici: entra per dare sprint sulla fascia sinistra e ci
riesce, prova spesso delle solitarie involate, ma va troppo veloce ed i
compagni non riescono a stargli dietro. A volte si perde il pallone per eccesso
di velocità, altre lo recupera con scivolate pazzesche, un turbinio di atletica
e di confusione. Ciclone delle Azzorre 6
Ferretti: inizia a sinistra si propone e duetta bene con il
compagno Mauro, ma dopo l’espulsione di Trippetta è costretto a passare in
mezzo al campo, dove da sostanza ed equilibrio. Nel finale si improvvisa anche
punta e manca il gol per una punta di egoismo, quando Federico Crouch Vanicore
si fa 30 metri palla al piede e gli serve un assist al bacio, lui calcia e
finisce rovinosamente a terra, pur di non servire un compagno meglio
posizionato. 6 ,5 Trasformer
Ferzola: entra nel secondo tempo al posto di Cerra, gioca
poco per via del dolore alla spalla che ormai lo attanaglia da tempo, in
difficoltà sull’azione del rigore, per via della velocità degli attaccanti
avversari. Se nelle precedenti partite era stato sempre uno dei migliori, in
questa ha fatto un passo indietro… Rivedibile
5
Di Cristofano: anche lui un camaleonte tuttofare; nei primi
dieci minuti parte sull’esterno e pascola tutta la fascia sinistra, poi si
scambia con Bevivino nel ruolo di mezza punta ed è lì che sforna le sue
migliori giocate. È in ottima forma, alcuni dicono che sia merito della birra e
dei panini nel post partita. La sua vena poetica lo spinge ad inventare gioco
dalla metà campo in su e la squadra ne beneficia per tutta la partita. Giovanni al Pascolo 7
Trippetta: da sostanza al centrocampo per tutto il primo
tempo, ricama un po’ troppi palloni nella zona nevralgica del campo e subisce
numerosi falli che spesso l’arbitro non ravvede; tutto questo lo porta ad innervosirsi.
Accende una vera e propria battaglia in mezzo al campo. Viene provocato dagli
avversari e reagisce (in modo sbagliato) con una brutta entrata da tergo, che
l’arbitro giustamente punisce con il rosso. La società prenderà un
provvedimento esemplare nei suoi confronti: passerà la prossima settimana a
ricucire le tende da bagno bucate?!?. Ricamatrice
5,5
Stella: è uno dei debuttanti del torneo e parte subito alla
grande. La tanta voglia di fare spesso lo porta ad esagerare, come
nell’occasione in cui non serve Riccioni in sovrapposizione dopo uno scatto di
40 metri e si fa parare la conclusione dal bravo portiere avversario. È il
giocatore che in assoluto ha concluso più a rete nella partita; chiude con un
assist su punizione per la testa di Mosconi ed una rete nel 3-1 finale. Stella Filante 7,5
Iavarone: incita i compagni dalla panchina ed insieme al
Presidente Di Carlo partecipa alla gestione del gruppo, dai cambi alla tattica
di gioco. Entra nel finale per far tirare il fiato ai compagni. Una presenza
storica dentro e fuori il campo di gioco. Senatore
6
Di Bari: parte dalla panchina per via di un cambio di
schieramento dell’ultimo minuto. Quando entra sembra che voglia spaccare la
partita ed in un paio di occasioni prova a tirar fuori il coniglio dal
cilindro, ma la troppa foga lo porta ad estrarre solo un paio di conclusioni
non degne del suo piede. Quando sembrava aver carburato viene sacrificato, come
Baggio ad Usa94, per via della riorganizzazione tattica della squadra, ormai in
10 uomini, dopo l’espulsione di Trippetta. Mago
SilvAno 6
Vanicore: è l’acquisto dell’ultimo momento, un po’ Crouch un
po’ Diego Costa. All’inizio fatica a trovare gli spazzi giusti, per via dei
ritmi molto serrati della partita e di un Cicadi tirato a lucido. Nel secondo
tempo si scatena, le maglie si allargano e lui ne giova trovando la via del
goal e fornendo anche pregevoli assist per i compagni. Va vicino al raddoppio
con un pallonetto di testa. Tanta tanta roba. Finalmente una vera prima punta
al servizio del Deportivo. L’Airone 7,5
Bevivino: se nelle prime partite aveva faticato a trovare
l’intesa con il compagno di reparto, bisogna riconoscere la continua crescita
di questo ragazzo umile e volenteroso. Corre tanto ed al momento giusto tira
fuori il numero che non ti aspetti. Veramente una scoperta più che positiva,
segno che quest’anno il direttore sportivo si è mosso bene e non ha speso
l’intero Budget a Signorine… Vero Percoco? Straripante
7
Terracina: Lotta su ogni
pallone con la consueta generosità. Un diga in mezzo al campo, pronto al
raddoppio su chiunque transiti nella propria porzione di campo. Gestisce da
leader non solo il centrocampo ma tutta la squadra, chiamando passaggi,
aperture e marcature. La sua prestazione,
viene tuttavia macchiata da un atteggiamento non in linea con i “Tony”
del torneo, in occasione dell’espulsione di Trippetta. Niente Fast Solo Furios 6
Di Carlo: è il numero uno della società, allestisce una rosa
competitiva, dopo aver sfiorato il fallimento lo scorso anno. Decide di guidare
i ragazzi dalla panchina, sacrificando le sue famose scorribande sulla fascia.
Unica pecca non si presenta nel dopo partita ed i compagni sono costretti a
mangiare anche il suo panino. Si vocifera di un Tesoretto megagalattico messo a
disposizione in caso di… Sceicco 7
Mosciano: dopo una prestazione incredibile nell’ultima
amichevole del Depo, il povero Steven Gerrard di Chieti viene relegato in
panchina per tutta la gara, ma incita i compagni come se stesse giocando lui
stesso. Insieme a Di Carlo e Iavarone rappresenta la vecchia guardia un punto
di riferimento per i giovani Vergognosi in campo e nei pub della Capitale. Steven Moscierard 7
by Depo
by Depo
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