IN SETTE PARTITE DISPUTATE FIN
ORA, AL TROFEO, NON SI ERA MAI VISTA UNA
SQUADRA PRODURRE TANTE OCCASIONI DA RETE, E SEGNARNE SOLO UNA E PER DI PIU’ NEI
MINUTI FINALI DI RECUPERO.
Fatta la doverosa promessa, di
quanto accaduto ieri sera tra la Poveri di Calcio e l’A.S. Palmetta, in una
partita da dentro o fuori per i ragazzi di Mister Vagarini, passiamo alla
cronaca. La Poveri doveva far fronte alle numerose assenze (l’ultima anche
quella del Ragno Nero), molto ben sostituite da un manipolo di giovanotti che
hanno ben figurato e che il buon Mister Vagarini disponeva con un arrembante
4-3-1-2 per provare a prendere l’intera posta in palio che avrebbe consentito
di giocare l’ultima gara del girone di qualificazione con un po’ più di
tranquillità. Dall’altra parte gli orange (qualche assenza anche per loro)
forti di una qualificazione quasi ottenuta, giocavano con tranquillità cercando
le giocate semplici per mettere in difficoltà un avversario nervoso al punto
giusto già dalle prima battute della gara. Dopo qualche minuto di studio, i
blancos prendono in mano le redini dell’incontro, per mollarle solo al triplice
fischio d’inizio, mettendo in campo anima e cuore per portare i primi tre punti
alla classifica. Squadra corta, motivata (anche troppo e sempre sull’orlo del
nervosismo), ben messa e soprattutto dove ognuno ha fatto molto bene il suo. Ad
ogni azione, manovrata e non era un pericolo costante per la porta difesa dal
bravissimo Mastrodomenico, che ha evitato con alcuni importanti interventi lo svantaggio da parte dei suoi. Ovviamente i
ragazzi i Mister Vagarini lasciavano degli spazi invitanti, che per poca
precisione degli attaccanti arancio e per due interventi di Rosi, non venivano
sfruttati a dovere, e il primo tempo si concludeva a reti inviolate con molto
rammarico da parte dei bianchi.
Secondo tempo che parte allo
stesso modo, con la Poveri ancora più all’arrembaggio per sbloccare il
risultato, e gli arancioni pronti a colpire in contropiede. E alla prima
disattenzione della difesa della Poveri arrivava il gol beffa. Compagno si
liberava ai limiti del lecito del buon Borzacchini, evitava l’intervento del
difensore in recupero, metteva a sedere l’estremo difensore e depositava
facilmente la palla in rete. E mai fino a questa partita avevamo assistito a
cose del genere. Troppi errori e poca cattiveria sotto porta hanno fatto si che
anche in questa gara la Poveri si trovasse a rincorrere. Palla al centro e via
di nuovo a mordere il campo, provando il tutto per tutto, anche se la
stanchezza e la poca lucidità in alcuni elementi, stavano per far crollare ogni
speranza di passaggio del turno. E gli spazi per orange aumentavano a
dismisura, e in due nitide circostanze sprecavano l’opportunità di chiudere i
conti. E si sa, il calcio ti punisce quando devi chiudere le partite e non lo
fai. Ennesimo calcio d’angolo nei minuti di recupero e tutta la Poveri
riversata nell’area avversaria, cross a ripetizione, quasi il pallone avesse
deciso da solo di non abbandonare quello spicchio di campo, palla a Schiavetto
che rovescia di nuovo il pallone dentro l’area piccola, che da subito ha dato l’impressione
di essere quello buono. Stacco imperioso di Ripa che mette la palla alla destra
di Mastrodomenico e pareggia i conti quando oramai le speranze stavano per
abbandonare la Poveri. Neanche il tempo
per tentare l’ultimo assalto, che arriva il triplice fischio finale.
Pari che permette agli arancioni
di Mister Malgieri di conquistare con una giornata di anticipo le semifinali e
la possibilità per concorrere per il podio (anche se ad onor del vero
festeggiamenti troppo marcati in un noto locale del quartiere, hanno lasciato l’amaro
in bocca ai tifosi accorsi per cercare di strappare una foto, un autografo con
i loro beniamini. È la prima volta che i ragazzi del Presidentissimo Nocera
danno sfoggio di poca correttezza. Speriamo sia un evento unico e non
ripetibile. Pari che lascia una flebile speranza alla squadra del Patron
Monaco, che si ritrova ad un punto dopo le ultime due gare, ben giocate e con
all’attivo NUMEROSISSIME OCCASIONI da rete, buttate clamorosamente al vento.
Raggiunto ai nostri microfoni, il Patron seccato ha risposto: “non ho visto la
gara, ne parleremo a mente fredda. Ma non siamo morti. Venderemo cara la pelle
contro i Vergognosi”. Ovviamente una mancata qualificazione farebbe traballare
più di una testa. Ai posteri l’ardua sentenza.
DIVERTITEVI E BUON TROFEO A TUTTI
CHICCO
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