martedì 31 luglio 2012

Fischio finale!

LASCIATE CHE IL PALLONE ROTOLI
(di Giampaolo Monaco)

Ogni buon Romano, Buonfiglio de na Barchitta

sa che sto trofeo non è Spurio

e Percoco De Bellis, c'è un Compagno che è una Stella

qualche volta Cicadi te Bucci un ginocchio

te metti a bestemmià Angeli Di Cristofano

Qua i portieri c'hanno i Bernasconi Rossoni

c'è qualche Pellegrino co la Coppola

e i soliti Bifolchi co la Perriccia

e pe' finì Corbò, er Monaco sentenzia: "Vrivi in Pace"

lunedì 30 luglio 2012

GIUSTIZIA SPORTIVA DEL TROFEO CAFFARELLA

Decisioni del Giudice Sportivo

Squalifica fino al 21/07/2015 al Sig. MEROLA ALESSANDRO (NATI STANCHI)

Perché in occasione di una manifestazione Ludico-Sportiva, e soprattutto a gioco fermo e da dietro, si permetteva, con un comportamento anti-sportivo e irregolare, di gettare in acqua il Presidentissimo Vrivi Alfonso, con tanto di occhiali, maglietta, e asciugamano, facendolo restare per tutta la serata a petto nudo con l’impossibilità di asciugarsi ne di coprirsi, vista la temperatura rigida della serata.
Sanzione determinata ai sensi del Comma 2 dell’art. 3 del CTC



Squalifica fino al 21/07/2014 al Sig. ANGELI DANIELE (NATI STANCHI)

Perché in occasione di una manifestazione Ludico-Sportiva, e soprattutto a gioco fermo e da dietro, e con un comportamento anti-sportivo e irregolare, gettava in acqua un tesserato della Poveri di Calcio (Bifolchi Francesco), nonché braccio destro del Presidente Vrivi, con tanto di maglietta, facendogli terminare la serata con l’asciugamano poggiato sulle spalle.
Sanzione determinata ai sensi del Comma 2 dell’art. 3 del CTC

domenica 22 luglio 2012

E sono sei...

22 Luglio 2012. A due settimane dal triplice fischio che ha segnato la fine della sesta edizione del Trofeo Caffarella mi trovo ancora a mettere sul blog gli ultimi post e a pensare a questi mesi trascorsi insieme sul campo di calcio e non solo. Le prime cene ad Aprile, quando mister Michele invocava la cabala della maglia arancio, passando per le amichevoli di maggio e le varie goliardie che da sempre fanno parte del NOSTRO torneo. Ogni anno si cerca di dare sempre qualcosa in più, regali, sorprese, sorrisi, sconfitte e vittorie. Giovani che avanzano e la vecchia guardia che non molla ed arriva a giocarsi la finale ai rigori. Fuochi d'artificio per festeggiare la vittoria finale, cena al tempio sardo con oscar e nomination. Ma anche musi lunghi, espulsioni ed incompresioni che però fanno parte del gioco. Se tutti quanti fossero come me questo torneo sarebbe diverso, monotono e non ci divertiremmo. Invece il partecipare di ognuno a modo suo, il "condividere" pensieri diversi ha fatto in modo di arrivare alla sesta edizione ed ancora avere la voglia di dirsi: " Il prossimo anno dobbiamo...". Eh già, è appena finita questa edizione che già c'è chi pensa al prossimo anno e sinceramente questa è la vittoria pe me più importante. Grazie a tutti perchè siete riusciti ad entrare in questo meccanismo con il piede giusto, grazie ai "presidenti", ai "mister", ai "capitani", ai "tifosi" e a tutti quelli che, anche solo per qualche minuto, hanno trovato la voglia di scendere al campo e trascorrere un pò di tempo con noi.
"Fratè, perchè non organizziamo un torneo di calcio al De Rossi?". Tutto è iniziato da lì e questo tutto è diventato sempre più bello, divertente e coinvolgente.
A breve, come tutti gli anni, pubblicheremo la poesia che segnerà la chiusura del blog e rimanderà tutto al prossimo anno.

Grazie a tutti
Tony

I più presenti di sempre...

I più "top 11"...

I portieri...

I più "cattivi"...

I bomber di sempre

martedì 17 luglio 2012

venerdì 13 luglio 2012

Tranquilli...sono tranquillo!

Quando c'è la salute c'è tutto...

Miglior giocatore non protagonista...

Non urlare...non ti vedo

Per un amico in più...

Primi regali al presidente e al "braccio destro"

POVERI DI CALCIO: LE PAGELLE


TONI VRIVI: che serata. La sua serata. La sente, la respira, non lasciando niente al caso. (dell’organizzazione parlerò più avanti). Dal riscaldamento meticoloso con il “suo braccio destro”, al comandare di nuovo la difesa come sa, al far sentire la sua voce che riecheggiava per tutta la valle della Caffarella. Presente in tutta la gara, non sbaglia niente, nelle uscite e nel secondo tempo con un riflesso d’altri tempi. La ciliegina sulla torta i due rigori parati alla grande, peccato che però non siano risultati decisivi per la vittoria finale. Ma ne siamo certi, ci riproverà con più ardore la prossima stagione: IMMENSO. 8
IL TORNEO DI TONI: parte in sordina, tanto troppo, lontano parente del Ragno che si era portato a casa il Trofeo di miglior portiere la scorsa edizione. Nelle amichevoli e nelle prime uscite non ha niente da dare. Poi si fa male alla schiena e le male lingue lo avrebbero voluto fuori dal Torneo ad occuparsi solo dell’organizzazione. Rientra e mette il suo timbro nell’ultima gara della regular season, e poi risulta l’uomo in più nella semifinale contro i Nati Stanchi e in finale. Peccato che il Torneo sia concluso, avrebbe potuto dare ancora tanto: IN CRESCITA 6 ½

 FABIO BARCHITTA: prestazione sui suoi standard. Impeccabile in fase di chiusura e contenimento, cerca anche di essere pulito nel rilancio dell’azione. In area, un suo intervento, fa gridare al rigore alla squadra avversaria. Ma lui sapeva di non aver fatto nulla e nel post partita mimava il gesto: “ho fatto appena così” (Aprendo le braccia di un paio di metri) guardando da un’altra parte: D’ESPERIENZA 7
IL TORNEO DI FABIO: due partite, un gol bellissimo su punizione, tanta ma tanta concretezza nel reparto difensivo, e una affinità con i compagni da assoluto veterano. E due finali giocate e perse al suo attivo. I senatori per la prossima stagione faranno di tutto per fargli fare tutte le gare della regular season ma lasciandolo alla famiglia la sera della finale: STATTENE A CASA. 6 ½

CHICCO BIFOLCHI: non esagera mai in campo con passaggi azzardati, fa sempre la cosa più semplice per far girare al meglio la squadra. Gioca palla a terra merito degli ultimi insegnamenti del calcio spagnolo ricevuti e guida al meglio il suo allievo sulla corsia di sinistra. Realizza il primo rigore della lotteria e corre finalmente ad abbracciare Nonna Teresa. Leader indiscusso della Poveri, ma purtroppo per motivi di residenza sarà il grande rinforzo dei Nati Stanchi per la prossima stagione. La sua leadership ci porterà in alto (By Angelo): TIKI TAKA. 8
IL TORNEO DI CHICCO: E’ il suo anno di grazia, probabilmente il miglior trofeo mai disputato. Si presenta ad inizio trofeo in una forma fisica eccellente che riesce a mantenere per tutta la durate di questa sesta edizione. Sbaglia pochissimo e mai come quest’anno è lui a far ripartire l’azione dei Poveri. Leader indiscusso di un centrocampo che lo segue con rispetto ed attenzione. Con un Chicco così cosa vuoi di più dalla vita? MISTERCARD. 7

SIMONE CICADI: la sua prestazione ci ha lasciato senza parole. Mai in affanno, mai un intervento o un passaggio sbagliato. Concentrato dall’inizio alla fine. Ha lasciato le briciole a chiunque è passato dalla sue parti. In scivolata a pochi passi da Vrivi, chiude alla grande immolandosi. Peccato per quel rigore: PROTAGONISTA 7 ½
IL TORNEO DI SIMONE: assoluto comandante della difesa, prestazioni sempre all’altezza e di spessore. Mai in affanno contro qualsiasi tipo di avversario, il Baresi de noantri il meglio lo da nelle ultime tre partite, quelle da Poveri, quelle di cuore, da dentro o fuori. E lui c’è. Sempre. Va sul dischetto sia in semifinale che in finale, e peccato che quello più importante lo sbaglia: THE WALL. 7

GABRIELE SCHIAVETTO: un’altra perla alla sua collana. Si carica la squadra sulle spalle cercando di dare un senso alla serata che lo scorso anno non aveva potuto vivere. È in ogni zona di campo, con la sciabola o con il fioretto, rende facile anche le cose più complicate. Nonostante il rigore sbagliato, uno dei migliori in campo per la poveri: INTRAMONTABILE. 7
IL TORNEO DI GABRIELE: partenza a rilento, a parte la prima giornata dove era andato a bersaglio ben due volte. Poi passo dopo passo, con qualche urlaccio di troppo ai compagni, qualche arrabbiatura perché la forma tardava ad arrivare, si è preso in mano la squadra nei momenti delicati e l’ha portata quasi sul gradino più alto. In finale ed in semifinale con risultati alterni si è anche presentato sul dischetto: TOP 11. 7

MASSIMILIANO DE PASCALE: è quando manca che ce ne accorgiamo. La sua presenza in finale ha dato spessore alla difesa, perché con le unghie e con i denti ha dato vita ad una partita di spessore e senza lasciare nulla al caso. E quando ha potuto ha dato anche via spesso e volentieri alle azioni di attacco: SPUMEGGIANTE. 6 ½
IL TORNEO DI MAXDEPA: anche lui parte in sordina, poi si scioglie, entra nello spirito e le sue prestazioni oltre di grande corsa, sono di cuore. Il cuore pulsante della Poveri si è arricchito con un nuovo battito. Che ha dato fondo a tutte le sue energie, anche quando non ne aveva più: PENDOLINO. 6 ½

CRISTIANO CICIARELLI: partita complicata la sua, visto che aveva davanti uno degli attaccanti più rognosi della squadra avversaria (piccolo e con un buon dribbling), prima va in difficoltà, poi piano piano prende le misure non demeritando affatto, producendosi spesso in uno contro uno in cui è spesso vincitore. Il tutto davanti ad un tifoso doc (MARCO) accorso per vedere papà alzare la coppa. Peccato, ci riproverà la prossima stagione: NEO-PAPÀ. 6
IL TORNEO DEL NEO PAPÀ: insomma sto vecchietto di grinta e tenacia ne ha da vendere, e spesso si trova davanti pischelli che quando lui calcava i campi loro avevano ancora il ciuccio. Ma non fa una piega e gioca un bel Torneo. Senza mai demeritare. Spesso si prende i rimbrotti, ma spesso si è preso anche gli applausi convinti dei compagni di squadra: RINGIOVANITO. 6

EMILIO STELLA: l’ho detto e ripeto, se butta dentro quella palla mi spoglio nudo davanti a tutti. Ci arriva forse con troppa foga, se avesse avuto la calma dei lunedì di calcetto (forse perché non aveva il suo amico Rossoni davanti) staremmo a raccontare altro: DI GIUSTEZZA EMI’.. DI GIUSTEZZA. 6
IL TORNEO DI EMILIO: in 6 partite ha avuto due occasioni pulite pulite per segnare. Peccato, perché l’avrebbe meritato, se non altro per gli sfottò simpatici che si becca ad ogni gara dai compagni (ora ci si mettono pure gli avversari.. e qui non la finiamo più allora), per l’impegno che mette, per il suo essere QUELLO PIU’ PRESENTE DEL TROFEO, per il suo sorriso anche quando gioca poco: ORA AVRA’ FINALMENTE DA LEGGERE IN PANCHINA. 6

DIEGO ANTONINI: gioca senza strafare per via della lesione alla coscia, ma non sarebbe mancato per niente al mondo, ma non sbaglia nulla. Sempre ben posizionato e attento, anche se con qualche appoggio sbagliato di troppo, fa tutto bene anche se con troppa calma: SERAFICO. 6
IL TORNEO DI DIEGO: sta lesione lo frena e non poco e non lo fa stare sereno. Fa il secondo a vaga nei quarti, Salta la semifinale (messaggio sul cell di chi scrive: VOGLIO GIOCARE LA FINALE) e come promesso gioca la finale, anche se con il freno a mano tirato. Però in campo mette tutto quello che può, che non è mai poco: LAZZARO. 6

GIAMPAOLO PATRON MONACO: quando il gioco si fa duro, beh, lui c’è. Parte fuori per un problema muscolare, ma dal suo ingresso scarica il contachilometri, dando la consueta sostanza in mezzo al campo. Meraviglioso un corpo a corpo in un allungo di almeno trenta metri con Spurio sull’out di sinistra: CATERPILLAR. 6 ½
IL TORNEO DEL CAPITANO: purtroppo costretto a saltare due gare, per il resto il suo lo fa sempre. Partite di sostanza, di grinta, di carica, non lascia niente a nessuno. Meravigliosi i duetti con i Nati Stanchi (Petrilli in primis) e altrettanto l’abbraccio alla consegna “degli oscar” durante la cena: CLONATELO. 7

IL TORNEO DI GIORGIO: una caviglia in disordine lo mette ko per la finale. Però un salto poteva farlo, o comunque poteva stare insieme a noi per la cena. Se non ce la faceva a camminare lo avremmo portato anche in braccio. Comunque un po’ sotto tono per i suoi standard, un po’ estraniato dal contesto, e questo è quello che ci è dispiaciuto di più. Ma sono certo che sarà l’arma in più (o l’uomo di corsa) nella prossima edizione: ALLA PROSSIMA. 5

GIANLUCA CIOLFI: la sua gara, molto ben giocata, di sacrificio, poteva essere impreziosita dalla rete a gara praticamente finita. Bastava poco, pochissimo per farci entrare nella gloria. Peccato. Ma si rifarà, ne siamo certi: PER POCO. 6
IL TORNEO DEL BOMBER: parte piano, troppo. Poi carbura, carbura, sempre di più siglando tre reti nelle due gare da dentro o fuori. Ero convinto che avrebbe timbrato pure in finale (ma ci è mancato veramente poco). Il rigore contro il Deportivo pesava una tonnellata e lui non lo sbaglia, si incarica di tirare l’ultimo in semifinale e lo stampa sul palo, e anche l’ultimo in finale con una rabbia infinita (il botto lo hanno sentito fuori Roma): FREDDO 6 ½

IL TORNEO DI VALENTINO: glielo abbiamo ripetuto più volte, con quel fisico dovrebbe “campà de prepotenza”, ma a volte sempre il cerbiatto spaurito della Disney. Sigla comunque due reti che tengono a galla la squadra, e in semifinale tira fuori una prestazione sontuosa, fatta di muscoli grinta a caparbietà. Sembra finalmente entrato in clima Poveri. Peccato per la sua assenza in finale, sarebbero servite le sue lunghe leve: DAL MECCANICO 6+

FABIO ANTONACCI: 15 minuti di riscaldamento al mio fianco, è stato come la goccia cinese “eh.. paura per lui.. ma se mi rifaccio male, ehhh paura per lui.. eehhhhh paura per lui”. Poi entra in campo si scioglie e pensando a non farsi male gioca anche un buon calcio, fatto di pochi tocchi e con acume tattico. Alla prossima lotteria dei rigori lo chiudiamo a chiave negli spogliatoi: ENRICO TODI. 6
IL TORNEO DI FABIO: goccia cinese pure qui. A volte invece di prendere un bel respiro per ossigenare polmoni e cervello, borbotta anche con il più tranquillo degli avversari. Però non demerita e anzi è quello che ci ha provato sempre e comunque fino alla fine: CERCASI BOMBER. 6

DAVIDE BORZACCHINI: parte dall’inizio dando peso (non è una battutaccia.. anzi) al centrocampo della Poveri. Un po’ schiacciato sulla propria difesa avrebbe dovuto accompagnare di più nel pressing Lele, ma non gli possiamo rimproverare nulla. Da fondo alle sue energie, e quando è fuori la sua voce e il suo incoraggiamento sono il punto forte su cui si poggia la squadra: DI PESO. 6
IL TORNEO DI BORZA: una nuova vita calcistica per lui. Da marzo andava sbandierando che avrebbe preso in mano il centrocampo della Poveri, e in parte lo ha fatto. Criticato bistrattato da critica e compagni, ha sempre fatto il suo, e nelle due volte che ha indossato la fascia quest’anno sono arrivati 4 punti quattro. Sarà stato un caso? Mah.. in ogni modo il meglio lo ha dato dalla panchina, sempre prodigo di consigli!!: THE VOICE. 6

EMANUELE DE SCISCIOLO: partita di sacrificio la sua, per via di un cliente piuttosto scomodo dalle sue parti. Non si risparmia nonostante un problemino alla schiena, e una volta spostato davanti tenta più volte la giocata vincente. A mio avviso dovrebbe giocare più avanti vista la sua velocità, per creare problemi alle difese avversarie: CONVALESCENTE. 6+
IL TORNEO DI EMANUELE: avrebbe potuto dare molto di più, spesso massacrato in un lavoro dispendioso, su e giù per la fascia, si è comunque buttato giù a volte per aver giocato fuori ruolo. A noi non è dispiaciuto per impegno e dedizione, magari avrebbe dovuto dosare meglio le forze nell’arco delle gara. Unico neo, la maglia gettata con un gesto di stizza, dopo l’ennesima sostituzione: NERVOSO. 6

LA LINEA VERDE

IL TORNEO DI ROSI ALESSIO: catapultato in questa realtà, sostituisce il Ragno Nero in una di quelle partite da non sbagliare. E lui non la sbaglia, tranquillo, sicuro, da sicurezza al reparto, e si produce in un paio di buonissimi interventi a terra: BUONA LA PRIMA. 6 ½

IL TORNEO DI SPERA ALESSIO: finalmente gioca in una difesa a tre (suo pallino) e mette muscoli e intelligenza tattica al servizio della squadra. Anche lui catapultato in una gara da dentro o fuori, non sbaglia un intervento, mettendoci grinta e applicazione. Contrariato per l’orario della gara (“a mi, buttiamoli fuori”), è stato ascoltato: PROFETA. 7

FRANCESCO RIPA: gioca poco, ma in campo si fa sempre sentire. Provato davanti per far salire la squadra, fa a sportellate con tutti, ma non sempre azzecca la giocata giusta: CONTAGOCCE. 6
IL TORNEO DI BOBO: si gioca alla grande le due partite della speranza della Poveri, e nella prima trova la rete della speranza con uno strepitoso colpo di testa a partita praticamente finita. Nella seconda nonostante tutto mette la museruola niente popò di meno che Gundam Terracina. Impeccabile nelle chiusure, alte e basse non fa differenza, pecca un po’ nel far ripartire l’azione, ma a noi è andato benissimo così: IMBARAZZANTE. 7

MASSIMILIANO PETRUZZI: che dire di questo ragazzo. Ara la fascia dal primo all’ultimo minuto, senza soluzione di continuità cercando a volte l’uno due, a volte di spaccare palla al piede la difesa avversaria. E gli riesce tutto e alla grande, tant’è che Mister Malgieri gli prepara una gabbia apposta per lui. Ma dopo qualche minuto di studio, il nostro trova le chiavi e la apre a suo piacimento. Nel primo tempo dopo una percussione centrale momenti di destro fa gol dai venticinque metri, e nel secondo diventa imprendibile, mettendo in area palloni su palloni, e su uno momenti fa capitolare gli orange con la più clamorosa delle autoreti: FRECCIA ARGENTO. 8
IL TORNEO DI TMAX: beh che dire, partita dopo partita il 92 della Poveri, si è conquistato l’appellativo di POVERO AD ONOREM. Preciso, puntuale, grintoso, porta qualità (tanta tanta roba) e una ventata di freschezza, oddio più che una ventata ogni volta che passava su quella fascia per avversari sembrava un tornado, lasciandosi dietro solo macerie: DEFLAGRANTE. 8

MISTER VAGARINHO: sarà stata l’amarezza (terza finale persa) per il risultato finale, ma quelle frasi negli spogliatoi ci sono piaciute davvero poco “trovateve un altro Mister, che io il prossimo anno andrò in giro per l’Europa” (ma l’Europa League… -forse- non finisce a fine Maggio??). Fatto sta che anche lui parte in sordina, cambiando spesso il modulo, anche in corsa, e la squadra si perde dando segni di sbandamento. Poi si ravvede, sceglie il modulo migliore e va avanti per la sua strada fino alla fine. Per onestà abbiamo contato in 6 partite un’infinità di azioni da rete, segno evidente della mano del tecnico, che sfortuna a parte, si è dimostrato senza dubbio il migliore: ARIPENSACE VAGA UNO DI NOI. 7

mercoledì 11 luglio 2012

PICCOLI GRANDI EROI


La prima volta non si scorda mai… la seconda è più bella ancora!
Una serata magica iniziata con l’omaggio floreale al pubblico e conclusasi con le palmette donate ai grandi organizzatori (nel mezzo ovviamente la Coppa dei primi). Il secondo scudetto che non ti aspetti o credi non sia possibile. Poi invece dalle prime amichevoli di fine primavera ti accorgi che qualcosa si sta formando o si sta ripetendo con quelle sensazioni che non sai descrivere ma delle quali inizi a riassaporarne l’essenza. Nella mia mente sono indelebili quelle del 2010 e proprio per questo mi accorgevo, settimana dopo settimana, che stavamo rivivendo con la stessa armonia le serate estive (meno torride) di 2 anni fa.
Il primo segnale al sorteggio.. la Maglia.. Arancione! Il Presidente… più vivace di sempre e la squadra compatta e unitissima più che mai il giorno della prima amichevole (come se volesse spazzare via il ricordo del precedente deludente torneo).
Un nuovo portiere (Ruggiero) che sostituiva per i primi impegni il grande Mastro e che entrava nel gruppo o Clan (vista la riconosciuta somiglianza con il celebre artista) sembrando ne facesse parte da sempre. Nonostante i referti medici diagnosticavano i primi due infortuni della stagione (Cesario e Caforio), la squadra capiva che c’era da sudare e lottare per un mese e mezzo e l’avrebbe fatto senza mezze misure!
Senza mai una qualsiasi minima sterile polemica tutta la rosa si mise a disposizione del sottoscritto accettando qualsiasi pazza scelta di modulo o nuovo ruolo richiesto. Di Marzio ne è la testimonianza: inventato subito terzino sinistro per strette esigenze tattiche di copertura e ripartenza in una zona poco o mai celebrata del campo. Andrea di fatto segnerà ben 3 gol in 4 partite giocate, sfruttando, tra l’altro, la buona vena del magico sinistro di Luca (Leardi) anche direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo.
In difesa Danilo (Spurio) ha dimostrato per il secondo anno consecutivo (nuovo contratto biennale alle porte) di essere uno dei migliori centrali di tutto il torneo. Le sue doti e la sua classe hanno rasserenato di continuo tutto il reparto e ha reso possibile la coesione della nostra indistruttibile coppia di centrali formata con il grande Biondo (De Angelis) finalmente ai livelli da me conosciuti e finalmente apprezzati dai più. Sulla destra la creatura del Telloni (correva la stagione 2007): Vincenzo il meccanico (Ambrosino). L’anima candida dello squadrone, tutto cuore e 3 polmoni, sempre presente in tutte le partite e soprattutto un rendimento da far invidia ai migliori atleti over 38 in giro per l’Italia. Il reparto annovera ancora 2 pezzi da 90: Schifani e Nocera (l’immenso Presidente). La storia della nostra squadra, professionismo, impegno e dedizione, una marcia in più nello spogliatoio, nel campo e sulla panchina (mi perdonerete e già lo avete fatto in silenzio da grandi uomini).
A metà girone già si capiva che nel cuore del campo avevamo trovato l’anello mancante e di congiunzione tra il grande Alino (Bocanca) e il grande Jao (Compagno): Ivano (Spurio), che con la sua calma dettava i tempi di inserimento e proposizione finanche di copertura. La grande tecnica e proprietà di palleggio fanno di lui l’investimento futuro per tentare di arrivare all’impossibile. La sua assenza da metà girone fino al giorno del trionfo ha permesso di evidenziare ancora di più (uno) l’infinita eleganza con il conseguente talento geometrico di Massimo (anche quest’anno è riuscito a siglare di media la sua splendida rete), (due) l’importanza di avere in campo un mastino alla Davids, un lottatore alla Gattuso, un uomo di carattere alla De Rossi come il grande Alino (ha risposto presente alle mie inaspettate chiamate e accettato di buon grado tutte le mie iniziative), (tre) la forma strepitosa del nostro ineguagliabile Capitano (Orrù) che con la sua immensa presenza caricava minuto dopo minuto, partita dopo partita, tutta la formazione portandola quasi metaforicamente in braccio verso la strepitosa vittoria finale!
Tra la difesa e il centrocampo aleggia la figura dell’onnipresente Coppola che ricorda ai più distratti il primo Rambaudi Zemaniano! Non ho parole soprattutto per l’amicizia e il bene che mi lega a quel nasone di Luigi!!
Pensando alla parte più avanzata del rettangolo di gioco mi viene da ringraziare dapprima il grande Luca per i suoi strepitosi gol (6! Il Capocannoniere!), assist, calci d’angolo o calci da fermo che siano e per aver dato tutto fino all’ultimo secondo del suo splendido torneo (stiramento a 15 minuti dallo storico trionfo.. un esempio davvero per tutti) e mi viene da elogiare la grande determinazione di Giampaolo (Giglio) che ha saputo interpretare nel migliore dei modi il suo ruolo e la diversa maniacale posizione in campo da me richiesta (3 gol anche per lui quest’anno). Di Pisellino ricorderò a lungo la sua furbizia e il suo attaccamento dimostrato quest’anno più volte alla squadra (i Fuochi d’artificio finali sono opera sua!).
Pensando invece all’ultimo atto svoltosi Domenica 8 Luglio 2012 mi viene da ringraziare profondamente 5 personaggi di questa splendida avventura: Miciotto (V.Petrone) per l’affetto crescente dimostrato negli anni e per aver giocato, oltre che con la spasmodica ricerca del gol tanto meritato e sognato, tutta la finale con la scritta sotto la maglia “Grazie Mister” (non lo scorderò mai!); Alessandro (Telloni) per l’incredibile carisma che sprigiona nei momenti caldi degli eventi importanti e per il suo ritiro personale (..sulle Dolomiti!?) finalizzato alla possibilità di rendere al massimo i 15 minuti promessi in campo per la Finalissima; Pierino (F.Petrone) per l’inaspettata presenza il giorno dei giorni nella speranza che tu possa dare ancora qualcosa di importante (già dal prossimo anno) per la Tua grande Società; Andrea (Mastrodomenico) per il silenzio atomico delle sue gesta sportive. Mille interventi in 5 partite come se fossero la cosa più naturale per un portiere, un gol storico come se fosse la cosa più naturale per un attaccante. Hai compreso in pieno lo spirito di questo gruppo e senza rendertene conto ne fai parte come se ci conoscessi da decenni; Lele (Nocera) per ringraziarlo nelle vesti questa volta di Presidente! E’ già stato scritto, penso, tutto su di te e credo che di idee tu ne abbia ancora un milione in testa. Ci siamo ritrovati, dopo il primo esonero della prima edizione, come due grandi amici e abbiamo percorso con la stessa volontà e unità d’intenti, il cammino fin qui dorato di due splendidi Trofei. Non so cosa succederà in futuro ma di sicuro, in giacca, voglio essere solo il Tuo Mister!
Grazie miei piccoli grandi EROI

I campioni...

Non solo i tre punti...

Miglior giocatore

Il capocannoniere

Miglior portiere

Il braccio destro del presidente...

Le nate stanche...anche loro sempre presenti

I tifosi orange...sempre presenti

Tutti insieme prima della finale

Fair play nel prepartita

Fumogeni orange per la finale

Finale 3° posto: il prepartita dei Nati stanchi

LA CRONACA DELLA FINALE

PALMETTA – POVERI DI CALCIO: LA FINALE

E così siamo arrivati all’atto finale di un bellissimo Trofeo, il sesto, tra le due compagini storiche del quartiere. Gli orange dopo una splendida semifinale attendevano proprio di incontrare i bianchi di Mister Vagarini. E il loro desiderio è stato esaudito. Baci e abbracci all’arrivo al campo, ma la giusta tensione e concentrazione iniziava ad arrivare già dal riscaldamento. Nessuna delle due squadre voleva lasciare niente di intentato. Classica presentazione dei giocatori, saluti a centrocampo, foto di rito tutti abbracciati e mischiati, fiori in tribuna, e via, partenza. Già dalle prime battute gara tattica, perché conoscendosi molto bene le due squadre sapevano pregi e difetti dell’altra e da li ognuna cercava il suo scacco matto. Gli orange bloccando le fasce dei bianchi (la mancina soprattutto), mentre i bianchi non dovevano concedere il rinvio lungo della difesa che avrebbe messo in moto il bomber del torneo. All’inizio erano proprio gli orange che azzeccavano la tattica, mentre i bianchi erano contratti e faticavano a sciogliersi. Ma tutto sommato partita godibile anche se le due squadre restavano troppo sull’attesa. I ragazzi di Mister Malgieri giravano bene palla, cercando di trovare il pertugio giusto per infilare la difesa dei blancos, che reggeva però alla grande ribattendo colpo su colpo. Passati i minuti di studio, alla Poveri riusciva anche qualche sortita in contropiede. Annotiamo una splendida punizione a giro da parte di Leardi per gli arancio, mentre annotiamo almeno tre occasioni pulite per la Poveri con il tiro a botta sicura di Stella finito alto, dopo una buona azione corale palla a terra, una conclusione fuori di non molto di Schiavetto, e un altro tiro da fuori di Petruzzi (peccato sia stato con il destro) dopo uno scambio stretto sulla mediana e percussione centrale. E il primo tempo terminava, con le squadre che sapevano di non aver dato tutto per provarci nella ripresa. Nella seconda parte, la partita diventava più bella per intensità, dove le squadre facevano il possibile per portare a casa la vittoria, sempre con la Palmetta a fare gioco e la Poveri a colpire di rimessa, cercando di non lasciare sguarnita la difesa per non dare la possibilità dello spunto personale al bomber del torneo. Che però dopo una manciata di minuti, in uno scatto si accascia a terra (stiramento per lui n.d.r.) lasciando la sua squadra senza punto di riferimento in avanti. Da quel momento la partita cambia la sua inerzia, con la Poveri che inizia a macinare gioco alzando il baricentro di qualche metro, mentre i ragazzi di Mister Malgieri si compattano sulla line a mediana cercando lo spunto in contropiede. Partita sempre più tattica (anche brutta a detta di qualcuno, ma si sa che le finali non sono mai belle), e sempre con poche occasioni utili per portare a casa il bottino pieno. A metà tempo registriamo una bella incursione di Petrone Valerio sulla destra, che al momento del tiro dai 10 metri veniva contratto benissimo da Cicadi che permetteva a Vrivi con un bel colpo di reni, quasi da terra, di fare sua la sfera, e un tiro fiacco di Giglio che veniva bloccato in due tempi e senza non pochi affanni sempre da parte del Ragno Nero. Dalla parte opposta invece iniziavano a funzionare meglio le corsie laterali, la destra con De Pascale – De Scisciolo era più presente nello sviluppo fino alla trequarti, mentre la sinistra con Petruzzi iniziava a dare qualche grattacapo di troppo allo scacchiere preparato dal sagace Malgieri. E da l’ennesima discesa di Petruzzi, servito dall’asse Bifolchi – Schiavetto, il TMAX della Caffarella si lasciava un paio di uomini alle spalle prima di centrare un fendente basso e preciso all’interno dell’area di rigore. Arrivavano in tre, in piena corsa, cercando chi la conclusione vincente, chi un semplice e tranquillo rinvio, e il vincitore di tale contesa era il buon Schifani, che invece di rinviare fuori centrava in pieno volto il proprio portiere, che nonostante tutto evitata una rete che sembrava oramai fatta, sopraggiungeva quindi Ambrosino che calciava via in acque tranquille la sfera che stava per finire in rete. Un autorete che sarebbe rimasta nella storia del Trofeo. E invece così non è stato, con gli orange che tiravano un sospiro di sollievo dopo lo scampato pericolo. Oramai la partita stava per terminare e le squadre stanche stavano per lasciare spazio alla lotteria dei rigori. Ma finalmente arrivava l’occasione per chiudere prima il match. Rinvio da fondo di Cicadi, palla spizzicata di testa da Schiavetto in mezzo ad un nugolo di gente e Ciolfi che partito in posizione regolarissima, si involava palla a terra verso la porta della Palmetta. In quei interminabili 5/6 secondi il silenzio calava sulla Caffarella, e tutti restavano ad ammirare la discesa del bomber dei bianchi verso quella che sarebbe stata la gloria. E invece il nostro, stanco dopo una gara fatta di movimento e tanti strappi, si faceva ipnotizzare dal bravissimo Mastrodomenico, consegnandogli la sfera tra le mani, e la possibilità di andare sotto la doccia senza lotteria dei rigori. Che puntualmente sono arrivati.

Squadre riunite a centrocampo, scelta dei rigoristi e via. Che vinca il più fortunato. Perché in questi casi non si può parlare solo di bravura. Dal sorteggio i primi a battere i rigori sono i bianchi, che restano con gli stessi 5 della semifinale. Chi scrive è il primo rigorista della serie. Si piazza bene il pallone, cercando di restare concentrato perché il buon Mastrodomenico già me lo aveva parato nei quarti di finale di due anni fa. Decido per lo stesso angolo, e stavolta va bene, perché lo spiazzo mandandolo dalla parte opposta. E finalmente posso dedicare la mia rete a Nonna Teresa (giovedì la sfera aveva colpito il palo). Poi è la volta di Vincenzo Orrù: gol. E siamo 1-1. Va sul dischetto Schiavetto. Bel rigore il suo anche tirato forte con precisone alla destra del portiere, ma Mastrodomenico intuisce e ci arriva con la punta delle dita deviandolo sul palo. Si porta sul dischetto Petrone Valerio, che si fa ipnotizzare da Vrivi calciando basso alla sua sinistra. Siamo ancora 1-1. È il turno di uno dei migliori in campo, Cicadi. Che tenta di piazzare il pallone mancando totalmente la forza. Mastrodomenico indovina l’angolo e blocca la sfera bassa alla sua sinistra. È il turno del roccioso mancino difensore Spurio. Piazza la sfera, rincorsa, apre il piattone, e qui il buon Vrivi compie un altro miracolo volando alla propria destra intuendo e deviando la palla che stava per insaccarsi in alto. Ancora 1-1 e squadre più morte che vive. È il momento di Antonacci, che nonostante il ginocchio (ma forse era più la paura) decide di calciare il rigore. Palla angolata verso il sette alla sinistra del portiere che però finisce alta di poco (stesso rigore tirato nella finale del 2007). Giglio con calma serafica, sa che può portare la sua squadra in vantaggio e non spreca tirando basso alla sinistra di Vrivi che stavolta nulla può. E Palmetta in vantaggio prima dell’ultimo giro di rigori. 2-1. Ultimo rigore di nuovo di Ciolfi. Che stavolta a differenza di giovedì non può assolutamente sbagliare. Rincorsa e gran botta (con tutta la rabbia che aveva in corpo), palla che sbatte contro la traversa ed entra. 2-2. Ultimo rigore, decisivo, e se ne incarica l’estremo difensore Mastrodomenico. Non prima di aver abbracciato il suo rivale Vrivi, perché in fondo sono stati loro i veri protagonisti di questi calci di rigore. Sistema la palla e calcia di potenza alla destra di Vrivi, che intuisce ma nulla può. 3-2 finale e secondo trofeo alla Palmetta.

Partita molto tattica, ma soprattutto molto molto e ripeto molto corretta giocata da entrambe le squadre. Dove ognuna delle due poteva vincere o perdere, e dove gli episodi avrebbero potuto spostare l’ago della bilancia a favore dell’una o dell’altra squadra. Il primo 0-0 della storia del Trofeo ha permesso alla Palmetta di aggiudicarsi il secondo titolo, e di mettere in cascina la terza finale persa dalla Poveri sulle le ultime 4 edizioni. Sicuri che daranno filo da torcere a tutti nella prossima edizione, cercando di rimettere la coppa più prestigiosa nella teca del Presidentissimo. Complimenti agli orange, squadra mai doma, che il Mister ha saputo plasmare a sua immagine e somiglianza, e che con cuore e un buon gioco mostrato durante tutta la fase del Torneo, hanno permesso di fregiarsi del secondo titolo. Eh, lo avevamo detto, sto arancione porta bene. Parecchio bene!!!

Chicco

martedì 10 luglio 2012

La top 11 del Trofeo

Dopo 14 partite, le finali alle spalle, ci troviamo a segnalare gli undici che più si sono distinti durante tutto il trofeo. Tra i pali non poteva mancare Mastrodomenico, costante in tutte le partite, presente tra i pali e sicuro nel comandare la sua difesa. I quattro difensori che meritano il posto sono Romano, un jolly per i nati stanchi, ottimo in fase difensiva, rapido nelle ripartenze e discreta vena realizzativa. Il suo compagno di reparto Mariotti, un piede di altri tempi, tanta forza e precisione ed un muro per gli avversari. Poi c'è Spurio Danilo, in lizza fino all'ultimo per il premio di miglior giocatore del trofeo per la sua capacità di tenere sempre la posizione ideale al centro della difesa orange. L'ultimo posto è di Cicadi, difensore centrale di grande qualità e carattere, peccato per il rigore sbagliato nella finale. Sulle fasce due fulmini ricchi di tecnica e tenacia, a sinistra il baby Petruzzi e a destra Riccitelli. Entrambi hanno spaccato le difese avversarie creando tante occasioni da gol per le relative squadre di appartenenza. In mezzo al campo non poteva mancare GUNDAM Terracina, fisico, tecnica e umiltà a disposizione dei vergognosi. Vicino a lui il "povero" Schiavetto che, a parte l'ultima partita del girone, ha dimostrato di poter far fare un salto di qualità al centrocampo della Poveri di calcio. In avanti il capocannoniere Leardi, sei gol fatti durante il torneo, quasi tutti di pregevole fattura, soprattutto quello da calcio d'angolo e il pallonetto dal vertice sinistro dell'area di rigore in semifinale. Chiude la top 11 Petrilli che, con quattro gol, ha raggiunto il secondo gradino del podio della classifica marcatori e quest'anno ha dimostrato di poter dire la sua in fase offensiva.


Sempre grazie a tutti e sempre w il trofeo caffarella

L'Organizzazione

Le finali - la top 11

Siamo arrivati agli atti finali della sesta edizione del trofeo caffarella e ci ritroviamo a segnale i migliori undici della ultime due partite che hanno assegnato i posti sul podio del torneo. Tra i pali ancora una volta Mastrodomenico che, oltre ad aver parato due rigori ha siglato quello che ha regalato la vittoria finale ai suoi. Sulla linea difensiva sempre presenti Spurio Danilo e Nico Romano, questa volta insieme ai bianchi Barchitta e Cicadi. In un centrocampo a cinque Tmax Petruzzi sulla fascia sinistra ha fatto il bello ed il cattivo tempo, così come Di Cristofano sulla destra, anche se poco innescato dai compagni. In mezzo al campo Schiavetto e Bocanca hanno dettato i tempi nella finale per il gradino più alto del podio. Insieme a loro non poteva mancare "Riccio" Riccitelli che con una doppietta ha messo il segno sulla finalina. In avanti si è distinto il solo Petrilli che con il suo gol ha fatto suo il secondo gradino del podio della classifica marcatori.

Grazie a tutti
L'Organizzazione  

Le statistiche...

Classifica finale

lunedì 9 luglio 2012

CONDIVIDERE...


Partecipare insieme, offrire del proprio agli altri.

La condivisione può essere la partecipazione comune ad un progetto, il nostro progetto, un essere d'accordo, un'esperienza che unisce ed è vissuta allo stesso momento da più punti di vista diversi e perciò più ricca di emozione comunicante.

Un giorno senza un sorriso è un giorno sprecato (Chaplin), e condividerlo è ancora più bello.

Grazie a tutti
Tony 

VOGLIO ESSERE COME LORO...


Sono delle semplici persone...le accomuna la passione smisurata per il calcio e si vogliono bene da veri grandi amici come fossero fratelli (...o lo sono davvero?)!
Se non ve ne siete accorti, ci fanno sentire importanti come solo le nostre famiglie, con i loro piccoli e grandi gesti, ogni giorno sanno fare.
Organizzano uno splendido torneo (quest'anno ha già compiuto sei fantastici anni), hanno creato il blog amatoriale tra i migliori della rete (in una veste grafica essenziale rafforzata da fotomontaggi e da varie goliardie da fare invidia ai migliori pubblicitari su piazza), aggiornano con precisione (senza problemi di orario) gli eventi del trofeo, sono sempre presenti e commentano quasi tutte le partite, giudicano con competenza le prestazioni e suggellano la più famosa top 11 del quartiere.
Danno libero sfogo a chiunque voglia dire la sua in piena democrazia, e cosa più importante, riconoscono senza problemi i propri errori e sono pronti a rimettersi sempre in discussione. Tutto questo per il nostro ed il loro benessere.
Cari Tony, Chicco, Giampaolo e Davide per quello che fate, per quello che date, per quello che siete...siete dei grandi!
Io...VOGLIO ESSERE COME LORO

Mister Michele

Il podio...



Fuori dal podio...


Classifica marcatori finale

Finale 1° posto: Poveri di calcio vs A.S. Palmetta


Poveri di calcio - A.S. Palmetta: 0 - 0 (2 - 3 d.c.r.)

Poveri di calcio: Vrivi, De Pascale, Antonini, Bifolchi, Cicadi, Barchitta, De Scisciolo, Schiavetto, Antonacci, Monaco, Borzacchini, Stella, Ripa, Ciciarelli, Ciolfi, Petruzzi.

A.S. Palmetta: Mastrodomenico, Ambrosino, De Angelis, Schifani, Petrone F., Petrone V., Spurio, Coppola, Giglio, Compagno, Orrù, Bocanca, Leardi, Telloni.

Rigori: Bifolchi (gol), Orrù (gol), Schiavetto (parato), Petrone V. (parato), Cicadi (parato), Spurio D. (parato), Antonacci (fuori), Giglio (gol), Ciolfi (gol), Mastrodomenico (gol).

Finale 3° posto: Deportivo la vergogna vs Nati stanchi


Deportivo la vergogna - Nati stanchi: 1 - 4

Deportivo la vergogna: Rossoni, Di Cristofano, Iacorossi, Loiacono, Mosciano, Percoco, Tavano, Drivet, Rotoli, Iavarone, Di Carlo, Cioccolini.

Nati stanchi: Corbò, Romano, Salucci, Merola, De Bellis, Holl, Riccitelli, Mariotti, Petrilli, Buonfiglio, Matrelli, Perriccia.

Marcatori: Tavano (D), Petrilli (N), Buonfiglio (N), Riccitelli (N), Riccitelli (N).

NATI STANCHI Finalina: Le Pagelle

Giovanni Corbó : si vede che è un gran portiere di calcetto quando su un'uscita chiama la palla e la liscia clamorosamente!su tutto il resto è impeccabile. voto 6 INSOLAZIONE

Flavio Salucci : ruba l'appellativo di "Pessotto" a Stefano...oramai una costante...mai sotto mai sopra la media ma di grande sostanza...voto 6,5 JOYPAD

Roberto Perriccia : chiede 5 minuti di punta e gli vengono regalati ma quando era lanciato in porta da solo l'arbitro fischia la fine e forse è stato meglio cosi...voto 6 STILISTICAMENTE ORRENDO

Carlo Mariotti : altra prestazione delle sue che lo fanno di gran lunga il nostro baluardo difensivo.prende anche giustamente il premio più ambito del trofeo per il suo attaccamento alla maglia. voto 9 STOICO

Nico Romano : mi ritrovo di nuovo senza parole per descrivere un giocatore che forse in tutto il torneo non ha commesso un errore e meritatamente si prende un riconoscimento che all'inizio nessuno avrebbe mai detto.peccato solo per l'abbigliamento proposto negli ultimi giorni.voto 9 INDIE

Giocatore/allenatore Fabio Martelli : da mister fa le cose migliori...rivaluta Stefano centrale di centrocampo,mette Nico in condizione di mettersi in luce mentre da centrale di difesa lascia un pó a desiderare...voto 7 TALENT SCOUT

Andrea Buonfiglio : arriva un pó svogliato dopo una giornata in piscina.gioca di prima ma con sufficienza e viene criticato dai compagni e anziché reagire nel modo migliore,si innervosisce e non passa più un pallone.segna appoggiando delicatamente in porta senza nessuna esultanza.voto 7 POLEMICO

Stefano De Bellis : non c'è Di Raimondo, Morganti o Terracina che tenga...il nuovo De Bellis è un centrocampista che ricorda il miglior Edgar Davids...se avesse gli occhiali con le lenti arancio sarebbe lui...che sia la sua reincarnazione? voto 8 INSTANCABILE

Alessandro Merola : esce non divertito dalla partita ma non riesce a mettersi in mostra come vorrebbe.potrebbe segnare ma decide di prendere la strada più lunga e si fa ipnotizzare dal portiere.voto 6 ANNOIATO

Simone Holl : potrebbe essere lui il giocatore di esperienza e costanza che il mister vorrebbe come riferimento per il prossimo anno.se riuscisse ad integrarsi di più nello spogliatoio potrebbe diventarlo.in campo oramai è una costante.voto 7,5 EMARGINATO

Daniele Riccitelli : la miglior ala del torneo ci delizia di un'altra prestazione sopra le righe ma spostato da punta.segna un gol su probabile fuorigioco driblando il portiere e un gol d'autore da centrocampo.voto 8 ALVARO RECOBA

Damiano Petrilli : non gli riesce l'ardua impresa di segnare 4 gol ma va di nuovo a segno.l'anno prossimo col suo compagno di reparto in una forma migliore,ci sarà da divertirsi.voto 7 BOMBER

Stefano Rossoni : sarà la bella stagione e le farfalle che lo distraggono,sarà il caldo ma subisce l'ennesimo gol su pallonetto e ci è mancato che non ne subisse altri.5 gol su pallonetto in 2 partite sono roba da Guinness.non ci vede in porta ma quando si tratta di mangiare ha una vista acutissima.voto 2 MAL POSIZIONATO

TROFEO CAFFARELLA E'


una conversazione facebook dei Nati Stanchi con sfottò ed altro che dura da quasi 3 mesi...
mail di auguri di Natale e Capodanno del Deportivo con chieri riferimenti al torneo 6 mesi prima...
le rilegature di ogni pagina del blog di ogni anno presenti a casa del Presidente...
cene a casa Vrivi tra "sfidanti" come se fossero un'unica squadra...
la gentilezza di farci giocare tutte le partite per far giocare Andrea Buonfiglio assente da 2 anni al trofeo...
l'abbraccio di Tony ai rigori...
il Presidente della Palmetta con girasoli e orologi personalizzati per tutti...
chi si alza da tavola per andare a comprare 2 palmette alle 23...
i fumogeni orange ad inizio finale...
i fuochi d'artificio alla vittoria...
uno scatto di Michelone al rigore segnato dal proprio portiere...
le lacrime di Carletto consolato dagli avversari al rigore sbagliato...
prendersi permessi di lavoro pur di venire a giocare...
gente che arriva in kimono dalla palestra pur di poter dare due calci ad un pallone...
gente che nonostante crociati rotti, pubalgie, stiramenti vari, fa di tutto pur di poter esser presente...
andarsi a mangiare kg di arrosticini e tavolozze di dolci con gli "avversari"...
andare a mangiare la pizza nonostante siano stati vietati i lieviti...
chi apprezza determinati gesti e assegna premi importanti per lo spirito del torneo...
la coppa per le migliori tifose...
le foto di squadra stampate con i soldi residui anzichè intascarseli...
il sorriso sulla bocca di tutti anche dopo i "litigi" in campo...
ricevere 3 messaggi di scuse uguali ma da persone diverse la mattina dopo i fattacci di una partita...
vedere a cena 2 rappresentanti della RIP Team nonostante i risultati del campo...
i premi goliardici durante la cena..
Stefano Rossoni che subisce 5 gol su pallonetto in 2 partite...
Emilio Stella vicino al gol per ben 2 volte nel torneo...
le paste del Presidente della Palmetta ad ogni cena tra gli organizzatori...

E' CONDIVIDERE come è stato detto da una grande persona...


GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!!

sabato 7 luglio 2012

POVERI DI CALCIO: le pagelle della semifinale

SEMIFINALE POVERI DI CALCIO: LE PAGELLE


VRIVI TONY: concentrato, attento, la sua voce e la sua tranquillità nel comandare il reparto la fanno da padrone in questa serata umida. In area di rigore, se la comanda non lasciando ai malcapitati neanche le briciole. Incolpevole sul gol. Ipnotizza i rigoristi avversari facendone sbagliare ben tre. BEN TORNATO RAGNO. 7

SPERA ALESSIO: prima partita ma sembra un veterano. Sbaglia poco in fase di appoggio, in anticipo, di testa. Strano per un difensore ma prende pure tante botte. E non fa una piega. Alza la diga insieme ai compagni di reparto. BUONA LA PRIMA: 7

CICADI SIMONE: prestazione di spessore. Chiude tutti i varchi, di piede e di testa, e prova a far ripartire l’azione con assiduità e precisione. Si arrabbia con i compagni nel primo tempo visto che i suoi rinvii finivano sempre agli avversari. Batte il suo rigore con freddezza e precisione. LEADER: 7

CICIARELLI CRISTIANO: parte frenato, un po’ perché lo prendono in mezzo le due punte avversarie, un po’ perché richiamato dal compagno. Nella ripresa va molto meglio, fa il suo, molto più tranquillo e sicuro. NEO-PAPÀ: 6

DE SCISCIOLO EMANUELE: parte bene, corre tanto, si propone, aiuta il reparto difensivo, ma spesso viene ignorato nella fase d’attacco. Nella ripresa anche da punta, anche se sfiancato dopo un primo tempo di spessore. DI CORSA: 6+

MONACO GIAMPAOLO: torna dopo un bel po’. E assicura muscoli e grinta sulla linea mediana. Pressa, corre, si immola, borbotta il giusto, risultando uno dei più presenti e continui. Quando il gioco si fa duro, lui c’è sempre. EL GRINTA: 6 ½

PETRUZZI MASSIMILIANO: ci risiamo. Dal momento che scatta il verde, lui parte e non si ferma più. È un piacere per gli occhi vederlo andare sulla fascia. Oggi anche tanto lavoro di copertura come centrale di difesa. Ma la sua prestazione non ne risente. Da una sua ennesima discesa nella ripresa, nasce la punizione del pareggio. Se gli riesce il tiro di contro balzo nel primo tempo sarebbe stata la ciliegina sulla torta. PERFETTO: 7 ½

SCHIAVETTO GABRIELE: tanto tanto lavoro oscuro. Torna dopo la prestazione opaca della settimana passata, e la squadra ne trae beneficio. Lotta, sbuffa, si propone e propone gioco senza soluzioni di continuità. È il primo dei tre centrocampisti a portare il pressing e spesso ne esce vincitore. Rigore calciato magistralmente. DI SPESSORE: 6 ½

CIOLFI GIANLUCA: molto movimento, tanti tagli, ma nel primo tempo è sempre o un pelo in ritardo o servito male. Non si abbatte e le prova tutte per scardinare la difesa avversaria. Meglio nella ripresa dove viene servito meglio. Puntuale lo stacco di testa per la rete del pari in mezzo a tanta gente che sembrava la metro all’ora di punta. Aveva sui piedi il rigore per chiudere la sfida ma lo spedisce sul palo. BOMBER: 6 ½

TRINCHIERI VALENTINO: stavolta butta il fioretto, e usa mazza e sciabola. Si mette a lottare in ogni zona del campo con grinta, centimetri e muscoli. Nella prima frazione lo abbiamo visto in area a recuperare palloni come il più navigato dei difensori. Anche per lui rigore calciato benissimo. MASSIMODECIMOMERIDIO: 6 ½

STELLA EMILIO: risponde presente quando il mister lo chiama in causa. Ci prova dando il massimo e cercando sempre la cosa facile. Come dice qualcuno “se c’avesse 10 kg in meno sarebbe il giocatore più forte di tutto il Trofeo”. D’Accordo. NON T’HO MAI CONTESTATO: 6

BORZACCHINI DAVIDE: un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Non riesce a trovare la posizione e forse non ne ha neanche il tempo. Cerca al solito la giocata facile nel far ripartire l’azione. Ma da fuori è un autentica macchina da guerra: prodigo di consigli, e di intuizioni. Avesse trovato la sua strada? CORSO A COVERCIANO?: 6

CONTE GIORGIO: parte a rilento, cerca di non strafare ma è in ritardo di condizione fisica e si vede. Però da fondo a tutte le sue energie, e dopo l’ennesimo scatto, fatto in apnea, chiede il cambio. Però sappiamo che lui c’è. IN RISERVA: 5 ½

MISTER VAGARINI: stavolta CHAPEAU per il “Mister delle finali perse”. Azzecca la formazione e anche i cambi in corsa (non tutti, con un battibecco con uno dei senatori a fine primo tempo). Gioca tutta la gara con lo stesso modulo e i suoi non si smarriscono e centrano la quinta finale in sei edizioni. ROBERTO DI MATTEO: 7

MISTER IN SECONDA ANTONINI: si piazza al fianco di Vaga, e per tutta la partita è un confabulare, un tramare, un continuo prodigarsi in consigli e aggiustamenti tattici. E non sbagliano mossa. Sembravano Totò e Peppino, il gatto e la volpe, Fabio e Mingo o Gianni e Pinotto. Fate voi. A noi sta coppia c’è piaciuta. FORTUNATO NELL’INFORTUNIO: 7

NATI STANCHI: le pagelle della semifinale

SEMIFINALE NATI STANCHI: LE PAGELLE


CORBO’ GIOVANNI: para tutto ciò che può. Prese plastiche e sicure, non perde mai una palla né respinge palloni a casaccio. Incolpevole sul gol. Influenza gli avversari facendogli sbagliare 2 rigori su 5. TENAGLIA. 7

ROMANO NICO: oramai non ci sono più parole per descriverlo.. ovunque giochi fa la differenza! Ha acquisito una esperienza e maturità calcistica che gli permettono di essere fisso nella “top 11”. CANNAVARO: 8

SALUCCI FLAVIO: forse la sua migliore partita delle stagione. Duro, convinto, rognoso, chiude sempre bene e con un tiro di sinistro dalla lunga distanza impegna il portiere avversario. PITBUL: 7

RICCITELLI DANIELE: se ci fosse un gruppo di tifosi inglesi intonerebbe per lui il coro: “He’s here, he’s here, he’s everyfucking where Riccioooooooooo!!” Oggi non si pren, puoi fare quello che vuoi, ma se ti punta ti dribbla. Non butta mai una palla, scende palla al piede fino alla linea di fondo impreziosendo il tutto con dei cross di ottima fattura. FURETTO: 8

MEROLA ALESSANDRO: corre tanto come al solito, ma non riesce a mettersi in mostra, come vorrebbe (tanto che il giornalista che scrive non ricorda la sua partita). Peccato che Simone non gli abbia dato un pallone che lo avrebbe messo a tu per tu con il portiere e poi chissà. MISTERO: 6 ½

DE BELLIS STEFANO: solita partita fatta di tanta sostanza sia da terzino sia da centrale di centrocampo (suo ruolo naturale). Avrebbe tirato il sesto rigore.. peccato non averlo potuto vedere. TRACTOR: 7

HOLL SIMONE: il solito toro.. sulla fascia o di punta fa lo stesso.. con lo strapotere fisico che ha può tutto. Un crescendo per lui in questo torneo. Torna sul dischetto dopo l’errore dell’anno passato e stavolta non sbaglia. INSTANCABILE: 8

FERRO IACOPO: ci dispiace dargli questo votaccio ma certe cose in campo non dovrebbero succedere. Leviamo il rigore sbagliato, prestazione nella norma, ma purtroppo troppo troppo falloso NERVOSO: 5

MARIOTTI CARLETTO: stasera sembrava di rivivere la scena di Pasadena (come Baggio che calcia alto il rigore della finale Usa ’94). Anche il nostro Carletto tira il rigore alto e si accascia al suolo mani in viso. Il voto vale per il torneo giocato, per la costanza dimostrata, per il senso della posizione, per l’incitazione ai compagni e per l’attaccamento alla maglia! Colonna portante della casa dei Nati Stanchi! Coraggio Campione. CUOR DI LEONE: 8

BIFOLCHI CHICCO FRANCESCO: le movenze sono le sue, lo sguardo perso idem e le geometrie lo stesso. Sembra davvero l’Andrea Pirlo visto e osannato da tutti all’europeo, gli manca solo il rigore a cucchiaio (ma a noi è andato bene lo stesso) che fa si che si chiami Chicco. Cmq una spanna sopra a tutti. GEOMETRA: 10

MORGANTI MARCO: il regista della squadra è lui, e i compagni si sentono guidati quando è in campo. Lotta come un leone e regala un assist al bacio a Damiano. Peccato solo che son i suoi piedi e la sua esperienza calcistica sui rigori (come portiere però) si tiri indietro nel momento di batterli. METRONOMO: 7 ½

PETRILLI DAMIANO: l’anno scorso diceva “di punta non mi diverto”. Forse quest’anno avrà cambiato idea. Segna un gol dei suoi all’unica occasione presentatagli, degna del suo compagno di reparto (ahahahahahah). Tira un rigore quasi perfetto, ma come tutti gli anni viene stregato da Tony. SPER MARIO: 8

BUONFIGLIO ANDREA: meriterebbe un 10 per la tigna e l’impegno, 5 per l’ormai persa visione di gioco che prima lo rendeva un top player mondiale. Gioca la sua consueta partita fatta di tanta corsa, e quando tornerà a far girare la palla come sa, tornerà ad essere l’ago della bilancia di cui abbiamo bisogno. INVECCHIATO: 7 ½

ANGELI DANIELE: entra in campo convinto di fare bene, ma si fa male al secondo scatto. Il voto è di incoraggiamento per il prossimo Trofeo! Si consiglia vivamente pellegrinaggio alla Madonna di Cracovia stile Prandelli! CALIMERO: 6

BUCCI RICCARDO: oramai è una costante, pochi errori, tanta sostanza e lavoro sporco, ma di grande efficacia per la squadra. Non ci sarà in finale e ne sentiremo la mancanza. VIAGGIATORE: 7

PERRICCIA MARADONA ROBERTO: che personalità! Ha il mondo contro ma lui se ne frega. Anche contro tutti i compagni decide di tirare uno dei cinque rigori (quotazione data a 50). Lui tranquillo con la palla di ciò che deve fare, a tal punto che pure il portiere convinto che gli intuirà il tiro. Rincorsa dritta, arriva sulla palla apre il piattone e la incastona sotto il sette. Per il resto partita di ottima fattura in copertura. FREDDO E IMPERTURBABILE: 7

MISTER MARTELLI: non ha colpe se non quella di non aver fatto battere il rigore a Merola. Partita perfetta e dominata. Pesa tanto l’assenza del bomber lì davanti in grado di chiudere la partita. Subisce gol su una carambola di spalla. Sarà per il prossimo anno. Ma ora vogliamo il terzo posto. SFORTUNATO: 7 ½

venerdì 6 luglio 2012

Finale 1° posto: Poveri di calcio vs A.S. Palmetta

Finale 3° posto: Deportivo la vergogna vs Nati stanchi

La storia siamo noi...


Sei anni sembrano pochi ma sembrano già incredibilmente tanti per questo meraviglioso Torneo nato nel cuore del “Parco della Caffarella”! Già si possono raccontare storie incredibili di splendidi ragazzi uniti dalla voglia smoderata di tirare un calcio a un pallone e di sognare una finale che resterà impressa nelle menti di tutte le persone che nascono e vivono nel quartiere Appio Latino.
La Finale che si svolgerà Domenica 8 Luglio 2012 ha un sapore incredibile!
Altro che derby der cuppolone, della madonnina, della lanterna, della mole o addirittura altro che super classico, derby di Manchester o Boca contro River.. qui siamo di fronte a due società che già possono annoverare match incandescenti svolti nelle passate stagioni. Delle recenti sfide si possono ricordare la semifinale epica del 2009 vinta al cardiopalma dalla Poveri sotto 4-1 alla fine del primo tempo e i quarti di finale del 2010 (anno storico della prima vittoria degli Orange) ai calci di rigore.
Questa però è la prima volta che i due Squadroni si contenderanno l’ambito Trofeo!
Saranno 3 per i Poveri i quali potranno senza discussione affermare la loro supremazia nell’Albo d’oro del Torneo o sarà lo storico incredibile e inaspettato secondo titolo in 3 anni di “cantera” della AS Palmetta che li proietterà a pari merito sullo scalino più alto dell’Albo già citato?
Le vie del quartiere, dopo la notizia della qualificazione della “Poveri di Calcio”, sono già in fermento e tutti stiamo già aspettando con ansia lo scorrere dei prossimi giorni che ci separano dalla Finalissima per vivere e godere insieme uno degli eventi che, già si sa, echeggerà per tutto il decennio!
Sto già ricevendo messaggi importanti che mi riempiono di gioia e che non dimenticherò mai.
Ragazzi dell’As Palmetta, come già il nostro mitico portierone sta facendo attraverso i commenti postati sul meraviglioso Blog, mettetecela tutta per strappare prima di tutto l’applauso dei nostri grandi avversari!


Con tutto il cuore e l’anima,
Il Mister della A.S. Palmetta

Semifinali: la Top 11

Ieri sera è andata in scena la seconda semifinale che ha visto assegnare l'ultimo posto disponibile per contendersi la sesta edizione del Trofeo Caffarella. Nelle due partite si sono messi in luce Vrivi tra i pali che, dopo un inizio di torneo un pò sottotono ha mostrato grande autorità nell'area di rigore acnhe se ancora in difficoltà su qualche pallone che arriva dai cross. Line difensiva composta da Spurio Danilo, ancoa lui, artefice di un gioco difensivo degli orange sicuro e deciso. Cicadi, il centrale "Povero" ha dimostrato di nuovo le sue grandi capacità di trascinatore della difesa e Romano, anche lui ancora in top 11 e sicuramente uno dei migliori difensori di questa edizione, considerando anche le sue doti eclettiche. Sulle fasce a destra Di Cristofano e sulla sinistra Tmax Petruzzi. Entrambi una spina nel fianco delle difese avversarie. In mezzo al campo GUNDAM Terracina e Holl hanno mostrato tanto senso tattico e soprattutto piedi di ottimo livello. In avanti troviamo Leardi che con la sua doppietta di pregevole fattura raggiunge quota sei gol in questa edizione, Giglio, anche lui autore di un gol che grida manualeeeeeee e Petrilli che realizza il gol del momentaneo vantaggio dei suoi, peccato per il rigore fallito nella sequenza finale.

Siamo giunti all'atto finale, vi aspettiamo numerosi domenica 8 luglio per goderci le finali e la cena di fine torneo.

L'Organizzazione