La prima volta non si scorda mai… la seconda
è più bella ancora!
Una serata magica iniziata con l’omaggio floreale al pubblico e conclusasi con le palmette donate ai grandi organizzatori (nel mezzo ovviamente la Coppa dei primi). Il secondo scudetto che non ti aspetti o credi non sia possibile. Poi invece dalle prime amichevoli di fine primavera ti accorgi che qualcosa si sta formando o si sta ripetendo con quelle sensazioni che non sai descrivere ma delle quali inizi a riassaporarne l’essenza. Nella mia mente sono indelebili quelle del 2010 e proprio per questo mi accorgevo, settimana dopo settimana, che stavamo rivivendo con la stessa armonia le serate estive (meno torride) di 2 anni fa.
Il primo segnale al sorteggio.. la Maglia.. Arancione! Il Presidente… più vivace di sempre e la squadra compatta e unitissima più che mai il giorno della prima amichevole (come se volesse spazzare via il ricordo del precedente deludente torneo).
Un nuovo portiere (Ruggiero) che sostituiva per i primi impegni il grande Mastro e che entrava nel gruppo o Clan (vista la riconosciuta somiglianza con il celebre artista) sembrando ne facesse parte da sempre. Nonostante i referti medici diagnosticavano i primi due infortuni della stagione (Cesario e Caforio), la squadra capiva che c’era da sudare e lottare per un mese e mezzo e l’avrebbe fatto senza mezze misure!
Senza mai una qualsiasi minima sterile polemica tutta la rosa si mise a disposizione del sottoscritto accettando qualsiasi pazza scelta di modulo o nuovo ruolo richiesto. Di Marzio ne è la testimonianza: inventato subito terzino sinistro per strette esigenze tattiche di copertura e ripartenza in una zona poco o mai celebrata del campo. Andrea di fatto segnerà ben 3 gol in 4 partite giocate, sfruttando, tra l’altro, la buona vena del magico sinistro di Luca (Leardi) anche direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo.
In difesa Danilo (Spurio) ha dimostrato per il secondo anno consecutivo (nuovo contratto biennale alle porte) di essere uno dei migliori centrali di tutto il torneo. Le sue doti e la sua classe hanno rasserenato di continuo tutto il reparto e ha reso possibile la coesione della nostra indistruttibile coppia di centrali formata con il grande Biondo (De Angelis) finalmente ai livelli da me conosciuti e finalmente apprezzati dai più. Sulla destra la creatura del Telloni (correva la stagione 2007): Vincenzo il meccanico (Ambrosino). L’anima candida dello squadrone, tutto cuore e 3 polmoni, sempre presente in tutte le partite e soprattutto un rendimento da far invidia ai migliori atleti over 38 in giro per l’Italia. Il reparto annovera ancora 2 pezzi da 90: Schifani e Nocera (l’immenso Presidente). La storia della nostra squadra, professionismo, impegno e dedizione, una marcia in più nello spogliatoio, nel campo e sulla panchina (mi perdonerete e già lo avete fatto in silenzio da grandi uomini).
A metà girone già si capiva che nel cuore del campo avevamo trovato l’anello mancante e di congiunzione tra il grande Alino (Bocanca) e il grande Jao (Compagno): Ivano (Spurio), che con la sua calma dettava i tempi di inserimento e proposizione finanche di copertura. La grande tecnica e proprietà di palleggio fanno di lui l’investimento futuro per tentare di arrivare all’impossibile. La sua assenza da metà girone fino al giorno del trionfo ha permesso di evidenziare ancora di più (uno) l’infinita eleganza con il conseguente talento geometrico di Massimo (anche quest’anno è riuscito a siglare di media la sua splendida rete), (due) l’importanza di avere in campo un mastino alla Davids, un lottatore alla Gattuso, un uomo di carattere alla De Rossi come il grande Alino (ha risposto presente alle mie inaspettate chiamate e accettato di buon grado tutte le mie iniziative), (tre) la forma strepitosa del nostro ineguagliabile Capitano (Orrù) che con la sua immensa presenza caricava minuto dopo minuto, partita dopo partita, tutta la formazione portandola quasi metaforicamente in braccio verso la strepitosa vittoria finale!
Tra la difesa e il centrocampo aleggia la figura dell’onnipresente Coppola che ricorda ai più distratti il primo Rambaudi Zemaniano! Non ho parole soprattutto per l’amicizia e il bene che mi lega a quel nasone di Luigi!!
Pensando alla parte più avanzata del rettangolo di gioco mi viene da ringraziare dapprima il grande Luca per i suoi strepitosi gol (6! Il Capocannoniere!), assist, calci d’angolo o calci da fermo che siano e per aver dato tutto fino all’ultimo secondo del suo splendido torneo (stiramento a 15 minuti dallo storico trionfo.. un esempio davvero per tutti) e mi viene da elogiare la grande determinazione di Giampaolo (Giglio) che ha saputo interpretare nel migliore dei modi il suo ruolo e la diversa maniacale posizione in campo da me richiesta (3 gol anche per lui quest’anno). Di Pisellino ricorderò a lungo la sua furbizia e il suo attaccamento dimostrato quest’anno più volte alla squadra (i Fuochi d’artificio finali sono opera sua!).
Pensando invece all’ultimo atto svoltosi Domenica 8 Luglio 2012 mi viene da ringraziare profondamente 5 personaggi di questa splendida avventura: Miciotto (V.Petrone) per l’affetto crescente dimostrato negli anni e per aver giocato, oltre che con la spasmodica ricerca del gol tanto meritato e sognato, tutta la finale con la scritta sotto la maglia “Grazie Mister” (non lo scorderò mai!); Alessandro (Telloni) per l’incredibile carisma che sprigiona nei momenti caldi degli eventi importanti e per il suo ritiro personale (..sulle Dolomiti!?) finalizzato alla possibilità di rendere al massimo i 15 minuti promessi in campo per la Finalissima; Pierino (F.Petrone) per l’inaspettata presenza il giorno dei giorni nella speranza che tu possa dare ancora qualcosa di importante (già dal prossimo anno) per la Tua grande Società; Andrea (Mastrodomenico) per il silenzio atomico delle sue gesta sportive. Mille interventi in 5 partite come se fossero la cosa più naturale per un portiere, un gol storico come se fosse la cosa più naturale per un attaccante. Hai compreso in pieno lo spirito di questo gruppo e senza rendertene conto ne fai parte come se ci conoscessi da decenni; Lele (Nocera) per ringraziarlo nelle vesti questa volta di Presidente! E’ già stato scritto, penso, tutto su di te e credo che di idee tu ne abbia ancora un milione in testa. Ci siamo ritrovati, dopo il primo esonero della prima edizione, come due grandi amici e abbiamo percorso con la stessa volontà e unità d’intenti, il cammino fin qui dorato di due splendidi Trofei. Non so cosa succederà in futuro ma di sicuro, in giacca, voglio essere solo il Tuo Mister!
Grazie miei piccoli grandi EROI
Una serata magica iniziata con l’omaggio floreale al pubblico e conclusasi con le palmette donate ai grandi organizzatori (nel mezzo ovviamente la Coppa dei primi). Il secondo scudetto che non ti aspetti o credi non sia possibile. Poi invece dalle prime amichevoli di fine primavera ti accorgi che qualcosa si sta formando o si sta ripetendo con quelle sensazioni che non sai descrivere ma delle quali inizi a riassaporarne l’essenza. Nella mia mente sono indelebili quelle del 2010 e proprio per questo mi accorgevo, settimana dopo settimana, che stavamo rivivendo con la stessa armonia le serate estive (meno torride) di 2 anni fa.
Il primo segnale al sorteggio.. la Maglia.. Arancione! Il Presidente… più vivace di sempre e la squadra compatta e unitissima più che mai il giorno della prima amichevole (come se volesse spazzare via il ricordo del precedente deludente torneo).
Un nuovo portiere (Ruggiero) che sostituiva per i primi impegni il grande Mastro e che entrava nel gruppo o Clan (vista la riconosciuta somiglianza con il celebre artista) sembrando ne facesse parte da sempre. Nonostante i referti medici diagnosticavano i primi due infortuni della stagione (Cesario e Caforio), la squadra capiva che c’era da sudare e lottare per un mese e mezzo e l’avrebbe fatto senza mezze misure!
Senza mai una qualsiasi minima sterile polemica tutta la rosa si mise a disposizione del sottoscritto accettando qualsiasi pazza scelta di modulo o nuovo ruolo richiesto. Di Marzio ne è la testimonianza: inventato subito terzino sinistro per strette esigenze tattiche di copertura e ripartenza in una zona poco o mai celebrata del campo. Andrea di fatto segnerà ben 3 gol in 4 partite giocate, sfruttando, tra l’altro, la buona vena del magico sinistro di Luca (Leardi) anche direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo.
In difesa Danilo (Spurio) ha dimostrato per il secondo anno consecutivo (nuovo contratto biennale alle porte) di essere uno dei migliori centrali di tutto il torneo. Le sue doti e la sua classe hanno rasserenato di continuo tutto il reparto e ha reso possibile la coesione della nostra indistruttibile coppia di centrali formata con il grande Biondo (De Angelis) finalmente ai livelli da me conosciuti e finalmente apprezzati dai più. Sulla destra la creatura del Telloni (correva la stagione 2007): Vincenzo il meccanico (Ambrosino). L’anima candida dello squadrone, tutto cuore e 3 polmoni, sempre presente in tutte le partite e soprattutto un rendimento da far invidia ai migliori atleti over 38 in giro per l’Italia. Il reparto annovera ancora 2 pezzi da 90: Schifani e Nocera (l’immenso Presidente). La storia della nostra squadra, professionismo, impegno e dedizione, una marcia in più nello spogliatoio, nel campo e sulla panchina (mi perdonerete e già lo avete fatto in silenzio da grandi uomini).
A metà girone già si capiva che nel cuore del campo avevamo trovato l’anello mancante e di congiunzione tra il grande Alino (Bocanca) e il grande Jao (Compagno): Ivano (Spurio), che con la sua calma dettava i tempi di inserimento e proposizione finanche di copertura. La grande tecnica e proprietà di palleggio fanno di lui l’investimento futuro per tentare di arrivare all’impossibile. La sua assenza da metà girone fino al giorno del trionfo ha permesso di evidenziare ancora di più (uno) l’infinita eleganza con il conseguente talento geometrico di Massimo (anche quest’anno è riuscito a siglare di media la sua splendida rete), (due) l’importanza di avere in campo un mastino alla Davids, un lottatore alla Gattuso, un uomo di carattere alla De Rossi come il grande Alino (ha risposto presente alle mie inaspettate chiamate e accettato di buon grado tutte le mie iniziative), (tre) la forma strepitosa del nostro ineguagliabile Capitano (Orrù) che con la sua immensa presenza caricava minuto dopo minuto, partita dopo partita, tutta la formazione portandola quasi metaforicamente in braccio verso la strepitosa vittoria finale!
Tra la difesa e il centrocampo aleggia la figura dell’onnipresente Coppola che ricorda ai più distratti il primo Rambaudi Zemaniano! Non ho parole soprattutto per l’amicizia e il bene che mi lega a quel nasone di Luigi!!
Pensando alla parte più avanzata del rettangolo di gioco mi viene da ringraziare dapprima il grande Luca per i suoi strepitosi gol (6! Il Capocannoniere!), assist, calci d’angolo o calci da fermo che siano e per aver dato tutto fino all’ultimo secondo del suo splendido torneo (stiramento a 15 minuti dallo storico trionfo.. un esempio davvero per tutti) e mi viene da elogiare la grande determinazione di Giampaolo (Giglio) che ha saputo interpretare nel migliore dei modi il suo ruolo e la diversa maniacale posizione in campo da me richiesta (3 gol anche per lui quest’anno). Di Pisellino ricorderò a lungo la sua furbizia e il suo attaccamento dimostrato quest’anno più volte alla squadra (i Fuochi d’artificio finali sono opera sua!).
Pensando invece all’ultimo atto svoltosi Domenica 8 Luglio 2012 mi viene da ringraziare profondamente 5 personaggi di questa splendida avventura: Miciotto (V.Petrone) per l’affetto crescente dimostrato negli anni e per aver giocato, oltre che con la spasmodica ricerca del gol tanto meritato e sognato, tutta la finale con la scritta sotto la maglia “Grazie Mister” (non lo scorderò mai!); Alessandro (Telloni) per l’incredibile carisma che sprigiona nei momenti caldi degli eventi importanti e per il suo ritiro personale (..sulle Dolomiti!?) finalizzato alla possibilità di rendere al massimo i 15 minuti promessi in campo per la Finalissima; Pierino (F.Petrone) per l’inaspettata presenza il giorno dei giorni nella speranza che tu possa dare ancora qualcosa di importante (già dal prossimo anno) per la Tua grande Società; Andrea (Mastrodomenico) per il silenzio atomico delle sue gesta sportive. Mille interventi in 5 partite come se fossero la cosa più naturale per un portiere, un gol storico come se fosse la cosa più naturale per un attaccante. Hai compreso in pieno lo spirito di questo gruppo e senza rendertene conto ne fai parte come se ci conoscessi da decenni; Lele (Nocera) per ringraziarlo nelle vesti questa volta di Presidente! E’ già stato scritto, penso, tutto su di te e credo che di idee tu ne abbia ancora un milione in testa. Ci siamo ritrovati, dopo il primo esonero della prima edizione, come due grandi amici e abbiamo percorso con la stessa volontà e unità d’intenti, il cammino fin qui dorato di due splendidi Trofei. Non so cosa succederà in futuro ma di sicuro, in giacca, voglio essere solo il Tuo Mister!
Grazie miei piccoli grandi EROI
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