mercoledì 24 luglio 2013

Triplice fischio!


PASSATO E FUTURO
(di Giampaolo Monaco)

L'artro giorno, me so' messo a ragionà
da quanto tempo bazzico er pallone,
pe tira' fori la motivazione
che m'ha generato la passione.

Allora, io che de classe so' '74,
me ricordo come fosse oggi
quell'estate dell'82 tutti commossi
alle reti der grande Paolo Rossi.

Mo, so sicuro che ero già appassionato
perché quando Falcao c'ha segnato,
piansi di delusione
per l'esultanza del MIO campione.

Quindi, se po' dì che so' più de trent’anni
e come me, a sto trofeo so' tanti
che, nonostante li capelli bianchi,
a rinucià ar pallone nun ce stanno.

C'è poco da fa, er calcio è un ingrediente della vita
che la condisce e la fa più' saporita,
come l'amici, come la famija,
come l'abbraccio caloroso de na fija.

E come faremo tra qualche anno,
dopo la fase dell'affanno,
quanno ariverà la definitiva pausa
e ce toccherà abbandona la causa?

Vabbè ma è mejo nun pensacce
e godecce sti momenti
vedrete troverò 'na soluzione
tanto a parole, sarò sempre un gran campione.

giovedì 18 luglio 2013

E il settimo è andato...




1 Aprile 2007 - 7 Luglio 2013. Non ci crederete ma tra queste due date ci sono più di duemila giorni. Si è proprio così! E non voglio contare le ore, i minuti ne tanto meno i secondi altrimenti vi potreste impressionare. Alcuni sostengono che i rapporti personali hanno un contatore nascosto da qualche parte che prima o poi si esaurisce. Tradotto portano avanti la tesi che più tempo si passa insieme e meno sarà duratura la relazione. Beh il Trofeo Caffarella potrebbe essere preso come un'antitesi. Dopo più di duemila giorni trascorsi dal primo fischio d'inizio il pensiero è ancora: "Ma per la prossima edizione...". Segno che il tempo passa, le rughe aumentano, i capelli diventano bianchi o si adagiano sul pavimento ma la voglia di trascorrere del tempo insieme sul campo di calcio e non solo sembra essere sempre la stessa. Forse di più. E la condivisione che ci regala questo torneo si è allargata anche ad altro. Compleanni, confronti lavorativi, passeggiate con il cane, tennis e tanto altro. Non avrei mai pensato che quella proposta buttata lì da Giampaolo si trasformasse, nel tempo, in tutto questo. Sport, amicizia, agonismo, vittorie, sconfitte, musi lunghi e sorrisi. Abbiamo messo insieme tutti gli ingredienti giusti per questa ricetta che è stata, è e sarà ancora vincente negli anni che verranno grazie alla condivisione e alla collaborazione di tutti quelli che, almeno una volta in questi duemila giorni, hanno messo piede al campo.

Ora ci aspettano le meritate vacanze e poi l'attesa per l'ottava edizione. Lasciamo ancora qualche giorno per visionare il blog ai "ritardatari" e poi chiuderemo con la poèsia che, ormai da sei anni, rappresenta "l'arrivederci" al prossimo anno.

GRAZIE A TUTTI
TONY

martedì 16 luglio 2013

AS PALMETTA - PAGELLE 2013

MASTRODOMENICO ANDREA – Inutile dire la grandezza del giocatore, forse quest’anno, merito di una grande squadra, più spettatore degli altri anni, lo dimostrano le due reti subite solo da calcio piazzato in tutto il torneo, ma quando viene chiamato in causa risponde PRESENTE, come nell’unica parata della finale dove ci mette la manona sul tiro insidioso di Gundam Terracina,. Promosso anche a capitano della squadra porta la fascia con onore – LEADER  71/2

SPURIO “THE WALL” DANILO – beh il premio come miglior giocatore del torneo la dice lunga, fa sembrare tutto facile anche con gli avversari più ostici, guida e dirige la linea difensiva degli Orange con calma serafica e grandissima personalità, gioca sempre palla a terra e inizia le manovre offensive, quest’anno anche assist-man, a questo punto manca solo il gol. – THE WALL 10

CESARIO GIULIANO – Insieme a Danilo forma sicuramente la coppia centrale più forte del torneo, sempre attento alle incursione avversarie e, dopo una piccola tiratina di orecchie, comincia a svettare anche di testa, da quel momento il puzzle si chiude e per gli attaccanti non c’è più niente da fare. Chiamato a fare il terzino gioca tanti palloni e si propone anche in avanti. – MASTINO 81/2

SCHIFANI LUCA – Premiato nel post gara con il premio “Non siamo più giovani”, in campo dimostra che la carta di identità è falsa, corre e scalpita come un bambino, chiusure, anticipi e raddoppi di marcature puntuali su tutti gli avversari, con il pallone amministra a dovere senza sbavature ne eccessi. – ESPERIENZA 8

DI MARZIO ANDREA – Anche con il nuovo allenatore si trova a fare per lo più il terzino sinistro, ma all’occorrenza occupa anche il centrocampo, ma il giocatore ci sa fare, si mette a disposizione e smista palloni, gioca pulito e ordinato e quando serve mettere la gamba non si tira mai indietro, anche quest’anno salta la finale (chissà…allora questa scaramanzia funziona davvero) – DILIGENTE 7

COPPOLA LUIGI – Anche per lui un trofeo praticamente perfetto, sa quello che deve fare e ogni tanto prende coraggio e fiducia e si propone anche in fase offensiva, tanta corsa e quantità, chiunque passa dalle sue parti trova pane per i sui denti, puntuale e presente ogni volta che viene chiamato in causa. ORDINATO 71/2

BLASIMME GIANNI – Prima volta per lui al trofeo caffarella, parte un po’ in sordina com’è giusto che sia, ma dopo il primo post gara al pub con la squadra prende confidenza con il gruppo e la magia ha inizio, si impadronisce della fascia destra e gioca un numero infinito di palloni, riesce quasi sempre a saltare l’uomo e a mettere palloni dentro l’area avversaria. Mette in difficoltà le difese avversarie con i sui tagli e aiuta i compagni del reparto difensivo. BUONA LA PRIMA 8

AMBROSINO “IL MECCANICO” VINCENZO – Uno dei motori della palmetta sulla fascia sinistra gioca palloni su palloni scambiando con i compagni di reparto, sempre pronto a raddoppiare e ripartire, purtroppo per lui (e per noi) è costretto a saltare semifinale e finale a causa di un attacco influenzale. INSTANCABILE 7

BOCANCA ALINO – Forse fra tutti è quello che è cresciuto di più nel corso degli anni, quest’anno inizia a rilento ma poi prende il sopravvento insieme ai suoi compagni di reparto, scambi veloci e inserimenti, il gioco di squadra diventa la priorità assoluta e in campo si vede la qualità e il valore del giocatore e quando c’è da farsi sentire dagli avversari tira fuori gli artigli. UMILE 8

COMPAGNO “JAO” MASSIMILIANO – Non doveva esserci quest’anno, ma il Presidente è riuscito a prolungargli il contratto e lui lo ripaga alla sua maniera sfoggiando partita dopo partita prestazioni superlative, ricche di tecnica sopraffina (come il doppio sombrero in semifinale) e anche di intelligenza tattica, anche per lui come per Schifani dimostra che la carta d’identità è falsa, quarantotto anni non ci crede nessuno, purtroppo si infortuna in semifinale ed è costretto a saltare la finalissima, ma se ci si arriva è anche merito suo. SEMPREVERDE 81/2

SPURIO IVANO – Calciatore sotto tutti i punti di vista, quest’anno sempre presente fa sentire il suo valore assoluto, prende in mano le chiavi della squadra e del centrocampo, ogni pallone passa dai suoi piedi e lo gioca in maniera magistrale, che sia una palla filtrante, un lancio lungo o un’apertura di gioco, cerca spesso lo scambio con le punte e i compagni di reparto, ottime le chiusure in fase difensiva e fulminanti le ripartenze, va spesso al tiro anche a lui purtroppo manca solo il gol, ma è solo questione di tempo arriverà. IMMENSO 91/2

CESARIO MARIO – Gradito ritorno tra le file degli Orange ed è subito protagonista, giocatore dalle grandi qualità fisiche e tecniche e le dimostra in campo facendo spesso reparto da solo, combatte su tutto il fronte offensivo e scambia bene con i compagni, buone le sue prestazione anche quando parte da esterno e lontano dalla porta avversaria, cerca spesso la conclusione anche se a volte impreciso chiude il trofeo con due marcature importantissime, peccato potevano essere almeno quattro. BENTORNATO 81/2

GIGLIO “PISELLINO” GIAMPAOLO – Trofeo un po’ sotto tono per lui quest’anno, non riesce mai ad entrare in condizione vaga per il campo cercando il guizzo giusto senza però mai trovarlo, a complicare il tutto ci si mette anche un infortunio alla caviglia, prova a recuperare ma si deve arrendere in semifinale, parte poco prima della finale per andarsi a curare dal suo medico di fiducia a ibiza. TI ASPETTIAMO 6

SAVELLI CRISTIAN – Altra new entry per la formazione della Palmetta, giocatore dal gran fisico e qualità tecniche indiscutibili, il mister lo inserisce in diverse parti del campo, da centrale difensivo, suo ruolo naturale, a terzino a centrale di centrocampo fino a giocare da seconda punta, insomma un vero e proprio tuttofare e lui ripaga la fiducia oltre che con grandi prestazioni anche con due gol di notevole fattura il primo con un bellissimo colpo sotto di destro dopo un inserimento centrale ed il secondo, gol vittoria della finale, con un perfetto diagonale da fuori area di sinistro che si insacca sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del Grande Tony che non può fare altro che battere le mani. Benvenuto nella palmetta Cristian. JOLLY 91/2

PETRONE “MICIOTTO” VALERIO – Giocatore dalle mille sfaccettature e dalle mille giocate, quando la palla passa da lui sei sicuro che inventa una giocata, come il gol che ha chiuso la partita della semifinale con un sombrero al difensore finta e tiro sul secondo palo (BELLISSIMO) e poi la corsa verso la panchina e la maglia dedicata, un’attaccamento quasi morboso ma che fa della Palmetta il punto di forza. Anche lui salta la finale per accompagnare l’infortunato Giglio a curarsi a ibiza. FUNAMBOLO 8 ½

LEARDI “BOMBER” LUCA – Dopo aver vinto la classifica Marcatori dello scorso anno tutta la squadra si aspettava tanto da lui, ma come si dice ripetersi è difficile, ed infatti così è stato, quest’anno le porte avversarie sembravano stregate, solo un gol in amichevole, si danna davanti cercando ripetutamente quel gol che mai è arrivato creando tantissime palle gol grazie ai suoi compagni che sempre lo hanno incitato e supportato. Sapete una cosa, se tutti gli anni vinciamo fa niente se non segno più…VIVA LA PALMETTA!!!!! SPUNTATO 6

ANDREUZZI ANDREA – Anche per lui prima apparizione in squadra, fa vedere belle cose e fa capire che con il pallone ci sa fare, dovrebbe fidarsi un po’ di più dei compagni e cercarli più spesso, ma è più che giustificato come prima volta va bene così, anche lui era nell’aero ambulanza di Giglio come sostegno psicologico dell’infortunato. ECLETTICO 61/2

MARAZZI ALESSIO -Il piccolo del gruppo e nuovo arrivo anche lui, chiamato come punta ha dovuto indossare i panni da portiere per ben due volte, prima in amichevole per mancanza del numero uno e poi in semifinale dopo il  forfait da parte del grande Mastro a causa di un’attacco febbrile, il mister lo chiama da parte a pochi minuti dall’inizio della gara e gli dice che deve giocare in porta, per lui nessun problema si cambia ed è pronto ad entrare in campo, per lui grandissimi interventi, almeno 3 decisivi,e palmetta che vola in finale, a causa di problemi di lavoro arriva in ritardo in finale mettendosi a disposizione negli ultimi venti minuti della gara ma il suo ingresso in campo è devastante, imprendibile per gli avversari gioca tantissimi palloni proponendo la squadra in attacco cambiando il match e dando fiato ai suoi, beh se in porta sei stato decisivo chissà cosa potevi fare in campo,lo vedremo il prossimo anno.GHEPARDO 9  

NOCERA “THE PRESIDENT” EMANUELE – Quasi non ci sono parole per descriverlo, un trascinatore dentro e fuori dal campo, un fiume in piena che riesce a travolgere tutto il gruppo, la vera anima della palmetta, quest’anno anche perfetto in mezzo al campo segno di una coesione totale di tutta la squadra e di ogni componente di cui lui è il collante naturale, sempre pronto a dare una pacca su una spalla a ognuno di noi e soprattutto a fare della goliardia e dello scherzo la vera forza vincente della squadra. UNICO 11

MISTER ORRU “CAPITAN” VINCENZO – Quest’anno a causa di problemi fisici non ha potuto prendere parte come giocatore, ma ha deciso in accordo con la società di prendere in mano le redini della squadra da bordo campo e vestire i panni di Mister, come negli anni scorsi faceva in  campo ha gestito la squadra con la sua calma serafica come se facesse l’allenatore da sempre, traghettandola verso la vittoria finale. Sempre elegante e mai una parola fuori posto in panchina da lì il soprannome di PEP GUARDIOLA della palmetta, però tutti noi ti vogliamo ancora al nostro fianco, vogliamo che indossi ancora la maglia, rimettiti in sesto che ti aspettiamo. (per me e credo anche per tutti gli altri sempre e comunque) CAPITANO 11

MALGIERI MICHELE – Che dire…..i problemi di lavoro non lo hanno minimamente allontanato dalla squadra che lui stesso ha plasmato in questi anni e che ha portato a vincere due titoli, è stato sempre presente e vicino a tutti noi esultando e gioendo insieme a tutti noi per questo tanto sognato triplete, quest’anno ha rispettato il suo ruolo da tifoso rispettando chi ha preso in prestito il suo posto, come per il capitano anche per lui vale lo stesso discorso tutti noi ti aspettiamo per guidare ancora la squadra (per me e credo anche per tutti gli altri sempre e comunque) MISTER MICHELE 11

E infine da non dimenticare……..
A nome di tutta la palmetta ringraziamo i nostri tifosi che ci seguono da sempre e ogni anno aumentano, ringraziamo gli amici dei pirati che ci accompagnano nei post partita e tutti coloro che amano questa maglia.

Ringraziamo anche tutta l’organizzazione di questo splendido trofeo e per tutto quello che fanno.

Arrivederci al prossimo anno…….se accetteranno la nostra iscrizione…vedremo!!!!!!!!

E' TUTTO FINITO!



Le ultime parole dei sequestratori: "E' tutta colpa di Tony!"

LE PAGELLE DEI POVERI:


TONI VRIVI: come al solito, prepara la gara al meglio, calmo, sicuro tranquillo. Il suo lo fa sempre, ma la squadra non lo segue. Un paio di interventi da altri palcoscenici, soprattutto quello nel primo tempo. GALLEGGIANTE. 7 ½
IL TROFEO DI TONI: parte lento. Sbaglia forse solo la prima gara (il braccetto sul 3-2 della Rip), ma per il resto non sbaglia niente, e anzi se la squadra si trova per l’ennesima volta a giocarsi la finalissima, buona parte è merito suo. Potesse si metterebbe anche a fare la prima punta per quanto vorrebbe vincerla sta coppa. Ah, prende la fascia di capitano e la porta da Dio! RE MIDA. 8

MASSIMILIANO DE PASCALE: combattente nato, petto in fuori lotta dal primo all’ultimo istante. Perde pochi duelli, anche in maniera poco ortodossa, corre senza sosta perdendo un po’ di lucidità nella fase cruciale della gara. Ma non demerita. PIE’ VELOCE. 6 ½ ??
IL TROFEO DI MAXDEPA: sempre più dentro la realtà, sempre più coinvolto, mette la voglia e la grinta ad ogni gara, in ogni situazione. Scaramantico finge un impegno per la semifinale, e viene ricompensato dalla squadra. UNO DEL QUARTIERE, ORMAI… 6 ½

DIEGO ANTONINI: attento, ordinato, anche piuttosto grintoso. Si fa sentire dai compagni incitandoli a più non posso, e dagli avversari. Si si, ci è proprio piaciuto. EL GRINTA 6 ½
IL TROFEO DI DIEGO: accusa sempre piccoli dolorini, preoccupato, cerca di non strafare, e tira fuori prestazioni sempre all’altezza. Ce ne fossero così!! A-RIVEDRECI. 6 ½

FRANCESCO BIFOLCHI: ottima partita, arriva al finale di Trofeo in gran forma e si vede. Poche parole e tanti fatti. Costruisce, spezza il gioco e propone veloci ripartenze. Non si incaponisce più neanche nei suoi famosi “sofismi”  CRIOGENATELO COSI’. Voto 6,5
IL TROFEO DI CHICCO: inizia in sordina, sarà l’allenamento calibrato per arrivare al massimo della forma verso la fine. Quarti di finale e Semifinale sontuose da vero protagonista del centrocampo. Finale leggermente meno brillante. E’ la testa pensante di un centrocampo fin troppo roccioso. In semifinale si carica sulle spalle il peso del primo rigore della serie e tira il penalty più bello del trofeo. CLASSE. voto 6,5

FRANCESCO RIPA: oggi serviva li dietro, e li è andato bene, attento, concentrato, finalmente ci ha fatto vedere cosa può fare. Fantastico un recupero in scivolata con l’attaccante pronto a sparare da pochi passi. PIOVRA. 6
IL TROFEO DI BOBBO: peccato per l’equivoco sul ruolo, perché avrebbe dato molto molto di più. Spesso svogliato non ha dato sfoggio delle sue qualità, che sarebbero servite parecchio a questa squadra. FRENATO. 5 ½

ALESSANDRO FERRETTI: altra prova importante, comanda la difesa ed è sempre pronto ad innescare le punte dalle retrovie. Incita, si avvelena, combatte, anche lui alla seconda finale vorrebbe portarsi a casa il Trofeo. Ci riproverà la prossima stagione. IRON MAN 6 ½
IL TROFEO DI SANDRO: ci è piaciuto tanto il giocatore, sembra giochi con questi compagni da anni. Ma di più ci è piaciuto il ragazzo, splendido, sul quale la squadra si è poggiata nei momenti difficili. La Presidenza ha investito tanto e lui ha ripagato con prestazioni di spessore. POVERO. 7

GABRIELE SCHIAVETTO: interpreta la gara al meglio, prima in mezzo alla difesa, poi a centrocampo, infine come attaccante aggiunto. Sapeva che era una partita complicata, sapeva che il massimo avrebbe potuto non bastare e così è stato. PROFETA. 6 ½
IL TROFEO DI TOP 11: quest’anno la luce dei Poveri era un po’ fioca per via di questa caviglia che non gli ha dato tregua nella fase centrale del Trofeo. Ha stretto i denti, e si è fatto guidare dall’esperienza, ma non era lui e si vedeva. Addirittura lo abbiamo visto in borghese in panchina incitare la squadra, cosa mai pensabile prima. Segno che vuole essere il leader di questo gruppo a 360 gradi. VIALE DEL TRAMONTO?. 6 ½

FABIO ANTONACCI: forse non avrebbe dovuto rischiare, ma la voglia di alzare la Coppa al cielo è stata più forte (avrebbe dato anche l’altra gamba per farlo), ma la sua partita dura poco più di dieci minuti, e a dirla tutta è stato l’uomo più pericoloso della squadra. RICADUTA. 6
IL TROFEO DI CANTONACCI: partito benissimo, poteva essere l’anno buono, poi si fa male e poi la ricaduta che gli condiziona la finale. Peccato, davvero. Finisce comunque il Trofeo a due reti, e non è poco visti i minuti giocati. TOTO CUTUGNO. 6

LEO TERRACINA: non vuole perdere, e suona la carica dal primo minuto. Mette fisico e piedi al servizio della squadra e quando le cose non decollano, inizia a soffiare fuoco dal naso e a pressare ogni cosa passi dalle sue parti. Sfortunato a metà secondo tempo avrebbe potuto realizzare la rete del meritato pareggio. ELIOT. 6 ½
IL TROFEO DI GUNDAM: stesso discorso fatto per Ferretti. Integrato sembra che giochi da una vita con questi colori. La cosa che arriva a chi lo guarda è che lotta e corre come l’ultimo dei gregari, quando per qualità ed esperienza dovrebbe fare altro. SUBLIME. 6 ½

EMILIO STELLA: gioca poco in questa gara fisica e tecnica, ma comunque il suo contributo lo da. Come sempre. STELLA. 6
IL TROFEO DI SKYFO: era il suo anno e ne eravamo tutti consapevoli. Segna il suo primo gol nel Trofeo facendo saltare di gioia tutti i compagni e tutti gli amanti di un calcio che non c’è più. E giustamente si porta a casa il Premio più ambito, perché lo ha strameritato per i suoi atteggiamenti e i suoi sorrisi nonostante tutto. HIGHLANDER. 10

GIANLUCA CIOLFI: stavolta ha poche attenuanti, la squadra produce e crea palloni giocabili importanti, ma lui arriva sempre un attimo dopo in ogni occasione. Non lesina battaglia, ma a volte si estranea troppo dal gioco e non riesce mai a concludere verso la porta. SPUNTATO. 5
IL TROFEO DEL BOMBER: alterna buone prestazioni ad altre pessime, ma in ogni caso tiene a galla la squadra, segnando due reti di cui il rigore importante in semifinale. Ma può e deve far di più. TRATTENUTO. 5 ½

MASSIMILIANO PETRUZZI: altra partita di assoluto valore, che quasi non ci si fa più caso. Canta e porta la croce, attacca e difende senza sosta, ed l’arma con cui la Poveri tenta di scardinare la difesa avversaria. FRECCIA ARGENTO. 7+
IL TROFEO DI T-MAX: oramai la fascia sinistra della Poveri ha un padrone. E che padrone. Gioca un calcio bello pulito, fresco e concreto, e la squadra lo asseconda e lo appoggia. E lui ripaga sempre alla grande. Da lui si riparte per riportare il Trofeo a casa. ARREMBANTE. 7+

DAVIDE BORZACCHINI: i suoi limiti li conosciamo, ma in finale sembrava un gigante, ha fronteggiato senza paura e con il piglio giusto ogni situazione. Sempre stato in partita, soprattutto nella prima parte quando ha veramente dato saggio di una freschezza mentale. Stava bene e lo ha dimostrato battibeccando con il Mister dopo che lo aveva tirato fuori, e alzando la voce con il direttore di gara per proteggere la sua squadra. INVIPERITO. 6 ½
IL TROFEO DI BORZA: nonostante il battibecco con chi scrive, nonostante qualche nervosismo di troppo, gioca un buon Trofeo, forse il migliore mai disputato. Il rigore della semifinale la ciliegina sulla torta. Ha dato l’anima per vincere, e non riuscendo neanche stavolta ha promesso che ci riuscirà il prossimo anno. LUNGA VITA. 6 ½

GIAMPAOLO MONACO: lavoro scuro, non ruba l’occhio, ma quando è fuori che si capisce la tanta quantità che porta alla squadra. Calmo, tranquillo, gioca una delle migliori partite della stagione (preparazione a dir poco perfetta), peccato davvero vederlo a fine serata con la medaglia d’argento. SI RIFARA’. 6 ½
IL TROFEO DEL PRESIDENTE: nonostante una partenza nervosa, con relativa squalifica, si alleggerisce il braccio e poi va come un treno che non fa fermate. Gioca semifinale finale allo stremo delle forze, caricandosi la squadra sulle spalle, incitando, incoraggiando, ma anche redarguendo chi non lo segue a dovere. A fine serata alza il coro “non vinciamo più”, ma la scaramanzia è d’obbligo e il prossimo anno sarà ancora più inferocito! OCCHIO. 6+

VALERIO TESORO: anche per lui pochi minuti, lasciando poche tracce. Cerca di fare il massimo, ma non riesce ad incidere. DI PASSAGGIO. 6
IL TROFEO DEL QUASI SPOSO: rientra dopo un anno di pausa, e nonostante qualche fatica iniziale, cerca di sempre di dare il suo contributo alla causa. Spesso gli capitano avversari complicati, ma visto il buonissimo stato di forma, riesce quasi sempre a cavarsela. UOMO LIBERO, PER POCO. 6-

VAGARINI: partita preparata benissimo, con la squadra che lo segue fedelmente e gioca anche un buon calcio. Spende tutto nella prima mezz’ora e non ha più gambe per il rush finale, e chiude la sua stagione con l’ennesimo secondo posto. Non riesce proprio a togliersi questa etichetta di straordinario perdente. Lo abbiamo visto sconsolato in panchina a fine gara. Ma nel ristorante la proprietà gli ha rinnovato la fiducia per i prossimi tre anni. PROVACI ANCORA VAGA. 6 ½

IL TROFEO DI CICIARELLI: quest’anno è tormentato dal ginocchio. Però sfodera buone prestazioni, in linea con il reparto, sbagliando di fondo solo la prima uscita. Assente quasi ingiustificato nella finale, speriamo di averlo nella prossima edizione. CI SARÀ? 6

IL TROFEO DI ALESSIO SPERA: anche quest’anno gioca una partita sola, la semifinale. Sempre contro i Nati Stanchi. Che finisce in parità anche stavolta. E anche stavolta si va ai rigori. E anche stavolta passa la Poveri. Può bastare per tenerlo sempre in considerazione? AMULETO. 6

IL TROFEO DI BONTÀ FABRIZIO: nessuno lo aveva mai visto prima, viene in un’amichevole e sorprende tutti. Gioca due partite nel Trofeo e si guadagna stima da parte di tutti. Giocatore completo, tignoso, tecnico, da sostanza e qualità al centrocampo. Peccato non averlo avuto in finale.. chissà. Davvero un grosso acquisto! APPARIZIONE. 7

IL TROFEO DI VALERIANI LORENZO: due gare anche per lui, e non demerita, anzi. Gioca di fino, in velocità cercando sempre di creare superiorità numerica. Dovrebbe puntare più la porta, ma noi è piaciuto molto. GUSTOSO. 6 ½

lunedì 15 luglio 2013

E' NELLE NOSTRE MANI!



Dopo una serie di indiscrezioni è arrivata la notizia ufficiale. La Poveri di calcio è rientrata in possesso della COPPA, come si può notare nella foto ufficiale scattata poche ore fa nella sede della società, e in un comunicato via twitter il presidente, il vice ed il capitano dell'edizione appena conclusa hanno detto: "Finalmente la storia è chiusa, siamo in possesso della tanto amata coppa e ribadiamo che non vogliamo avere più niente a che fare con i presunti sequestratori. Il caso è chiuso!". Si chiude così la vicenda che ha turbato la settimana successiva la fine del VII Trofeo.

Radio Trofeo Caffarella

MESSAGGIO AI SEQUESTRATORI!


Il cerchio si stringe. I sequestratori hanno le ore contate! Durante il we non sono arrivate richieste e l'ispettore Borzaseau con l'aiuto dei suoi uomini di fiducia (foto a sinistra) che hanno dedicato tutto il loro tempo libero ad un'attenta ricerca sembra essere arrivato ad una conclusione. Dopo un'oculata analisi di filmati, foto, richieste arrivate via mail sembra che il noto ispettore dell'Appio Latino sia giunto ad una conclusione. E la soluzione è nell'Harlem Shake girato il giorno della seconda cena e del sorteggio delle maglie. Mettendo a confronto la foto del secondo comunicato e il video si trova la risposta al dilemma. "Ormai siete nostri" sembra aver tuonato Borzaseau! La coppa tornerà presto nelle mani della Poveri di Calcio!

Ed ora attendiamo ulteriori sviluppi della vicenda.
Radio Trofeo Caffarella.

venerdì 12 luglio 2013

SEQUESTRO - 5° COMUNICATO


"Volgerò la paura contro coloro che la usano per depredare! 
Per vincere la paura, devi diventare paura.
Dopo aver liberato Gotham City dalle tenebre, ripulirò il quartiere Appio-Latino dalla corruzione e dalla criminalità.
Il destino del Ragno Nero e dei suoi scagnozzi è segnato".

BATMAN per il GRUPPO RIVOLUZIONARIO GIUSTIZIA al CAFFARELLA

giovedì 11 luglio 2013

PRIMI MOVIMENTI PER L'OTTAVA EDIZIONE!



REGALI ALL'ORGANIZZAZIONE



SEQUESTRO - 4° COMUNICATO


LA PAZIENZA E' FINITA.

Il ridicolo tentativo dell'ormai famigerato "Ragno Nero" e della sua dilettantistica combriccola di impostori di salvare la propria immagine è miseramente fallito. Il Ragno Nero e il suo sistema di impicci sono implosi su loro stessi, come vi dimostriamo nelle foto che alleghiamo al presente comunicato. Anche un bambino avrebbe saputo produrre un fotomontaggio migliore. Come si nota nel dettaglio, la foto pubblicata risale peraltro al 1 Luglio 2013 (ben prima del sequestro della Coppa) e ritrae il "Ragno Nero" ed il suo braccio destro "BIF" intenti a scolarsi un bel litrozzo di Romanella, probabilmente alla faccia di tutti gli ignari ed onesti partecipanti al Trofeo Caffarella. E' ormai evidente che gli INFANGATORI del quartiere Appio Latino non reggono più la pressione e commettono errori grossolani nell'inutile tentativo di salvare ciò che non è più salvabile. Per chi già non lo sapesse, vi informiamo che l'ispettore Borzaseau, il cui vero nome è Berluscaccaldi, è stato nel frattempo trasportato nel carcere federale di Guantanamo. 

VI INVITIAMO AD ARRENDERVI.
NON CI SARANNO ALTRI APPELLI.
LA COPPA E' NELLE NOSTRE MANI.
IL MONDO E' CONTRO DI VOI, E MOLTO PRESTO NE AVRETE LE PROVE.

GRUPPO RIVOLUZIONARIO GIUSTIZIA al CAFFARELLA

mercoledì 10 luglio 2013

TRIPLETE AMICI!


E Tre! Tre titoli nelle ultime 4 edizioni del Trofeo! Un risultato magnifico, costruito grazie a un gruppo meraviglioso di Uomini. La cosa però che mi ha inorgoglito di più sono state le parole sincere ricevute da tutti gli splendidi avversari di questo incredibile Trofeo. Soprattutto al “Depo” e ai “Nati” auguro di provare quanto prima l’emozione di vincere la prima volta il Trofeo Caffarella. E’ un’emozione che difficilmente si scorda e che vuoi o non vuoi ti porti dietro per tutta la vita. 

La seconda cosa poi che mi ha reso particolarmente felice è vedere “Borza” (il più grande cervello palla a terra degli anni novanta), “Chicco” (il più passionale e devoto calciofilo del Trofeo), “Giampaolo” (il più grande showman dell’appio latino) e “Tony” (il più grande organizzatore e collante di sentimenti di tutto il quartiere) vestire anche per gioco le magliette “griffate” dell’A.S. Palmetta donate la sera della cena dal nostro immenso Presidente Emanuele Nocera! Per un attimo ho pensato: siamo tutti figli della “Palmetta”? 

Noi, perdonatemi, siamo figli di un campetto di cemento con le porte evidenziate dai giacchetti, figli dei primi palloni di gomma (santos, pelè e derby) fino ad arrivare al più moderno tango, figli del subbuteo e del calcio anni 80, figli di novantesimo minuto e del processo del lunedì, figli del corriere dello sport al mare, del guerin sportivo e dell’inarrivabile gazzetta dello sport, figli del fantacalcio, figli del calcetto sull’erba sintetica con le maglie più impossibili della storia del calcio, figli di football manager e di winning eleven. 

Dal 2007 siamo figli del “Trofeo Caffarella”. 

"TRIPLETE" Amici!!! 

Mister MICHELE

I PIU' PRESENTI


I PIU' "TOP 11"


I BOMBER DEL TROFEO


I PORTIERI...


GLI ANTIPREMI ALLA CENA!



LA CENA - IL PUZZLE



SEQUESTRO - NUOVI SVILUPPI


09.07.2013
Forse il caso del sequestro della coppa vinta dalla Poveri di calcio nella settima edizione è arrivato ad una svolta. Ieri i reporter legati al prestigioso torneo hanno intervistato il Presidente dell'Organizzazione in merito alle richieste dei sequestratori e lui è stato molto chiaro. "Non ho intenzione di ammettere nulla di quello che è stato chiesto. Sono pulito e non ho mai usato il Trofeo per interessi personali. Tra l'altro volevo informare i sequestratori che nei giorni che hanno preceduto le finali ho fatto mettere il mio telefono, e quello dei miei collaboratori, sotto controllo e ho chiesto aiuto all'ispettore BORZASEAU. Ha sorvegliato le zone limitrofe al campo dove si sono disputate tutte le partite ed ha subito capito che c'erano tutti i presupposti affinchè il trofeo venisse trafugato durante la cena e i festeggiamenti. Proprio per questo motivo ho nascosto l'originale in un bunker e portato alle premiazioni soltanto delle copie. Quindi quella in vostro possesso è solamente una COPIA."
I reporter non hanno creduto alle loro orecchie ed hanno chiesto una pronta prova di quello che era stato affermato. Ma il Presidente non si è lasciato pregare, si è allontanato per poche ore, ha raggiunto il suo fido braccio destro e ha recuperato il trofeo originale e lo ha mostrato ai giornalisti. La foto a sinistra ne è la dimostrazione.
Chi sta dicendo la verità? I presunti sequestratori o l'Organizzazione?



Si attendono sviluppi in merito al caso che ha colpito la settima edizione del Trofeo Caffarella e che continua ad echeggiare per le vie del quartiere e non solo.

Radio Trofeo Caffarella.

SEQUESTRO - 3° COMUNICATO


Gli Stati Uniti d'America riconoscono nella lotta dei valorosi uomini del Gruppo Rivoluzionario Giustizia al Caffarella i principi etici e morali che accomunano tutte le persone oneste. Pertanto appoggeranno le azioni intraprese dal Gruppo con ogni mezzo, politico, diplomatico, di intelligence, ove fosse necessario MILITARE. 
La loro battaglia è la battaglia di tutto l'Occidente per bene contro la corruzione e le ingiustizie.
Chi ha gettato fango sul prestigioso Trofeo Caffarella e sull'intero quartiere Appio Latino dovrà scontare la giusta punizione.

Barack Obama per il GRUPPO RIVOLUZIONARIO GIUSTIZIA al CAFFARELLA

martedì 9 luglio 2013

LOCANDINA



SEQUESTRO - INGAGGIATO L'ISPETTORE BORZASEAU


ISPETTORE : buona sera a tutti. Sono stato ingaggiato dalla Prestigiosissima società della Poveri di Calcio per venire a capo di questa brutta vicenda e di riportare il Trofeo ai legittimi proprietari.
GIORNALISTA: buona sera ispettore. Ci dica di più, visto che sappiamo che dopo il furto ci sono stati due comunicati con altrettante foto.
ISPETTORE: beh, diciamo che stiamo lavorando sotto traccia, e sono emersi alcuni elementi che ci fanno ben pensare ad una soluzione, e anche in tempi brevi del caso. I rapitori sono stati apparentemente molto attenti sia nel primo, sia nel secondo comunicato, ma non essendo dei professionisti hanno commesso dei piccoli errori, che sono stati ovviamente notati dalla mia squadra.  
GIORNALISTA: può essere più chiaro Ispettore?
ISPETTORE: chi fa come me questo mestiere da tanti anni non può notare dei dettagli nelle foto, e credetemi di dettagli ce ne sono tanti. E i rapitori lo sanno, e si sentono braccati, noi stiamo aspettando il momento giusto per prenderli e recuperare il mal tolto.
GIORNALISTA: quindi sapete già chi sono?
ISPETTORE: a questa domanda non posso rispondere, però posso dire a questi personaggi che hanno i minuti contati e che stiano attenti la mattina quando escono o la sera quando rientrano perché potrebbero ritrovarsi la mia faccia dietro di loro, e li non avranno più scampo.
GIORNALISTA: Bluff o sicurezza dei propri mezzi ispettore?
ISPETTORE: non ho mai bluffato in vita mia, e i fatti parlano per me. I miei successi in carriera sono evidenti, e anche questa volta non fallirò. Se fossi uno che bluffa non farei questo mestiere, ma magari il fisioterapista, oppure l’istruttore di una palestra, oppure lavorerei per le compagnie assicuratrici, potrei elencare milioni di lavori. E invece sono un Ispettore che deve far rispettare la legge e deve permettere che queste cose non accadano.
GIORNALISTA: abbiamo visto da alcune foto che in due momenti diversi la Coppa era al suo posto, avete preso visione della cosa?
ISPETTORE: abbiamo le foto recuperate dai Reporter presenti nella serata, le registrazioni delle videosorveglianze, stiamo controllando orari, spostamenti, abbiamo messo sotto controllo i telefoni cellulari, delle abitazioni, dei posti di lavoro e dei parenti più prossimi di ogni persona che ha varcato la soglia del ristorante. Ve lo ripeto, non hanno scampo.
GIORNALISTA: quindi anche il mio?
ISPETTORE: certo, il suo e anche di sua moglie. Il colpevole pagherà. E la pagherà cara.
GIORANISTA: Ispettore ci risulta che lei sia un gran tifoso della Poveri.
ISPETTORE: argomento che non deve interessarla. Io faccio il mio lavoro, e cerco di farlo nel migliore dei modi, anche se a chiamarmi fosse stato il Capitano dei Nati Stanchi nel caso gli avessero trafugato il cd di Toto Cutugno. Che sia chiaro. A tutti.
Per il momento questo è quanto. Abbiamo indetto un’altra conferenza tra 48 ore.

Buona sera a tutti!!

Sequestro - Primi indizi



Sono partite le prime indagini relative al sequestro del trofeo della Poveri di calcio e, una volta intervistati i fotografi presenti all'evento, gli inquirenti sono riusciti a recuperare due foto scattate in due momenti diversi che attestato la presenza del trofeo al ristorante. Le due foto sono state fatte a circa un'ora di distanza una dall'altra e la seconda delle due subito dopo la mezzanotte. Questo vuol dire che il sequestro è avvenuto dopo. Gli investigatori si sono messi subito all'opera una volta acquisito questo primo elemento.

Si attendono sviluppi in merito
Radio Trofeo Caffarella.

FINALE PER IL TERZO POSTO: la cronaca


NATI STANCHI – ROMANI SVMVS           1-2

Sotto un cielo grigio, che non faceva presagire nulla di buono, alle ore 18,30 in punto è andata in scena la finale per il terzo posto, tra i Nati Stanchi, veterani di questa finale, e i nuovi arrivati della Romanisvmvs.
Formazioni con qualche assenza, annunciavano di mettercela tutta per salire sul gradino più basso del podio, ed è stato così, giàdalle prime battute, le due squadre molto grintose che non lasciavano nulla al caso, visto che la posta in palio era ambita. Molto. Solito schieramento per i ragazzi di Mister Pezzali, ma molto più spregiudicato, con in campo sin dalle prime battute contemporaneamente Del Monte, Cerroni e Chiarella, chiaro segnale di voler portare subito il risultato dalla propria parte; di contro i Nati Stanchi con un nuovo tecnico in panchina (onorato chi scrive di aver provato ad aiutarvi a vincere la partita) si presentavano con un accorto ma quanto mai pungente 4-4-1-1. Primo tempo tattico che metteva in evidenza il palleggio dei gialloblu, e la grinta e la corsa a tutto campo dei ragazzi di capitan Mariotti. Le prime occasioni capitavano alla Romani, prima Del Monte tirava fuori da buona posizione, poi Chiarella scaldava i guanti ad un reattivo Cavalcanti, mentre per i Nati tanta corsa ma idee poco lucide nel momento di innescare le punte. Intorno al ventesimo del primo tempo il primo fattaccio di giornata (e ce ne saranno un infinità fino alle premiazioni): Romani in pressione, recupero da parte della difesa rossoblu, sciabolata in avanti con Angeli in netto fuorigioco che si disinteressava del pallone, Cicadi tentava comunque l’intervento con il pallone che veniva deviato in zona Holl (posizione regolarissima la sua), che controllava e faceva secco Mauro in uscita. Nati Stanchi in vantaggio, proteste vibranti da parte dei gialloblu, si andava al riposo non prima di aver visto ancora Chiarella calciare fuori un calcio di punizione.
Nella ripresa, squadre lunghe, ne beneficiava lo spettacolo: Romani in costante proiezione e Nati che cercavano il contropiede giusto per arrotondare il risultato. Ma neanche una manciata di minuti che i Romani arrivano al pari: azione d’attacco sul versante destro, Del Monte portava superiorità numerica e scaricava al centro per Cerroni, che contrastato da Romano andava a terra, tutti fermi ad aspettare il fischio (che non sarebbe mai arrivato), ma Chiarella controllava il pallone oramai quasi fermo e lo scaraventava in rete con difesa e portiere immobile. Pareggio e tutto da rifare, cercando di scongiurare i calci di rigore. Ma neanche cinque minuti e Cerroni mette il timbro sulla sua buona prova, scambio al limite dell’area rossoblu con Chiarella, il numero 73 controlla si gira e calcia verso la porta un tiro non irresistibile, ma con il terreno scivoloso e l’intervento un po’ goffo di Ciccio Calvalcanti, diventa un tiro da tre punti. E Romani meritatamente in vantaggio, visto che i Nati senza cambi e con qualche elemento fuori ruolo, da qualche minuto erano inevitabilmente sulle gambe. D’impeto e d’orgoglio nei minuti finali i Nati provavano a riprendere la partita,  senza rendersi troppo pericolosi, mente la Romani si difendeva con ordine tenendo bene il possesso della palla, fino al triplice fischio finale che consegnava a Capitan Cicadi e ai suoi ragazzi la terza piazza.
Bene la Romani in questo Trofeo, ben giocato (anche se con qualche polemica di troppo), hanno dimostrato buone individualità, anche se non hanno ancora una coralità da grande squadra; bene i Nati, nella fase iniziale, e meno bene nelle ultime due gare, dove le troppe assenze hanno pesato fortemente sull’andamento della squadra, che a mio modestissimo parere va tanto, troppo stretto il quarto posto, per quanto fatto vedere e per le solite individualità espresse durante la stagione.
Bene per i Romani capitan Cicadi, con il suo compagno di reparto Ristori, il metronomo Tucci, e il bomber Del Monte; per i Nati il solito Holl, Capitan Mariotti, Cacciarella e Romano (anche se fuori ruolo).
COMPLIMENTI A TUTTI.

Chicco

SEQUESTRO - 2° COMUNICATO


"SIAMO TUTTI RESPONSABILI".
Le parole di Papa Francesco facciano riflettere tutti coloro che, chiudendo entrambi gli occhi, hanno consentito alla nota "triade" di imporre per anni una gestione CORROTTA dell'amato Trofeo Caffarella, fino all'assurdo: la squadra piazzata al secondo posto non ha vinto neanche una partita!

Il GRUPPO RIVOLUZIONARIO GIUSTIZIA al CAFFARELLA ha liberato il trofeo dalla corruzione e dagli inciuci, dal magna magna e dagli impicci messi in atto SENZA ALCUN PUDORE dal "Ragno Nero" e i suoi compari. LA PACCHIA è FINITA.

2° RICHIESTA: Alfonso Vrivi detto Tony ammetta pubblicamente i suoi "conflitti di interesse".


Seguiranno ulteriori comunicazioni.
Annunciamo prossime azioni di forte impatto mediatico.

lunedì 8 luglio 2013

COMUNICATO - POVERI DI CALCIO


Con questo comunicato la Poveri di Calcio voleva mettere a conoscenza tutta la stampa che ieri sera al termine della cena di fine trofeo è stato trafugato il trofeo della gloriosa Poveri.
Questa mattina la dirigenza ha ricevuto una foto della stessa nelle mani dei rapitori, sembra stare bene e non avere ammaccature, con una richiesta di riscatto.
Si fa presente che la Poveri ieri sera subito dopo il delitto ha informato immediatamente le forze dell’ordine e il magistrato di turno dell’avvenuto furto, forze dell’ordine che si sono immediatamente messe a lavoro per ritrovare la coppa sana e salva, ed in questo momento gli inquirenti stanno per effettuare perquisizioni ed interrogatori in tutta la zona dei castelli romani e del quartiere appio latino.
Si ricorda inoltre che i telefoni, e gli indirizzi mail della dirigenza della Poveri sono stati messi sotto controllo dalle forze dell’ordine per rintracciare i malviventi, altresì si precisa che nessuno nella Poveri ha intenzione di pagare nessun riscatto, anche a causa del blocco dei beni (27 euro rimasti nelle casse della Poveri) imposto dalle autorità di pubblica sicurezza.
Per ulteriori aggiornamenti si invitano i media ad attendere il prossimo comunicato ufficiale.

Roma, 08.07.2013

LA DIRIGENZA POVERI DI CALCIO

L'ALBO D'ORO



POVERI - PALMETTA : la cronaca


POVERI DI CALCIO – A.S. PALMETTA                        0-1


Seconda finale consecutiva giocate da queste due gloriose squadre e seconda vittoria, stavolta senza calci di rigore, per la formazione del Presidentissimo Nocera. E sinceramente giusto così, per quanto fatto vedere da due stagioni a questa parte, è e resta la formazione più completa, solida difesa (difficile metterla in difficoltà), roccioso centrocampo e anche di ottima qualità e attacco bello e pungente. Ma un dato è quello che sorprende nelle ultime sette partite ufficiali, ha subito due soli gol e per giunta da palle inattive: uno da calcio d’angolo (nella prima partita contro i Romani Svmvs) e il secondo su rigore (di Stella della Poveri). E questo la dice lunga sulla solidità di questa squadra. E con rammarico di chi scrive, il prossimo Trofeo avrà tutto un altro sapore giocare senza questa fantastica squadra. Ma purtroppo la vita è questa. Ma è un argomento che tratteremo più avanti. Dall’altra parte una Poveri che aveva ben interpretato la gara, che nel computo generale non ha fatto male, anzi ha dominato per lunghi tratti del primo tempo, che si è battuta con ardore, dando fondo a ogni briciolo di energia. E così per la terza volta consecutiva si piazza al secondo posto. Ma anche qui c’è un dato impressionante: nelle ultime quattro finali perse la Poveri non è riuscita a segnare neanche un gol (0-4 / 0-1 / 0-0 / 0-1). Vuoi perché c’è chi sente troppo la finale, vuoi perché una delle nostre punte di diamante arriva sempre acciaccato alla partita conclusiva, fatto sta che (detto alla Romana) “nun famo gol manco se ce la tiramo con le mani”!!! E credo che nella prossima edizione, proprio da qui si dovrà ripartire.
Ma veniamo alla partita. Una partita bellissima, maschia, dove nessuno voleva perdere e dove tutti hanno giocato mettendoci cuore ed orgoglio. E alla fine hanno vinto i migliori. Partono bene i neroverdi di mister Vagarini, pressing alto e ben portato, cercando geometrie e redendosi pericolosi in un paio di circostanze: due diagonali fuori bersaglio di Terracina e Petruzzi. Dall’altra parte una Palmetta un po’ contratta, cercava le distanze e soprattutto di mettere in moto i suoi uomini migliori, fino a metà tempo quando dopo una bella azione corale da parte dei rossoarancio, la palla capitava sui piedi di Spurio I. che faceva partire un terra aria che faceva gridare al gol a molti dei tifosi presenti sulle tribune. Ma il Ragno di Colli albani con un prodigioso intervento negava la gioia del gol. Ancora la Palmetta pericolosa con un paio di calci d’angolo calciati magistralmente da Leardi che correvano pericolosamente lungo tutta l’area senza che nessuno riuscisse nella deviazione vincente. Partita bella, bellissima, dove ognuno poteva passare in vantaggio. E ad una manciata di minuti dal termine del primo tempo, in una delle azioni meno pericolose da parte della Palmetta, caparbiamente riuscivano a vincere un paio di rimpalli, difesa della Poveri poco reattiva e palla che arrivava a Savelli, che in anticipo su Antonini in tentativo disperato di intervento, con un lob morbido scavalcava Vrivi sul secondo palo. E si andava al riposo sul punteggio di 1-0 per i Campioni.
Secondo tempo la Poveri, alzava il baricentro per cercare il pareggio, e ovviamente spazi aperti per gli attaccanti della Palmetta, e partita godibilissima, molto maschia nelle zone nevralgiche del campo, contrasti decisi, tutto perché veramente ognuno dei ragazzi in campo voleva vincere. Vincere, contro “i cugini” ha sempre un gusto diverso. Poveri a manovrare e cercare il pareggio: annotiamo due buone conclusioni di Antonacci (uscito anche oggi per il riacutizzarsi del vecchio infortunio), un paio di calci d’angolo pericolosi, e una conclusione di Terracina che Mastrodomenico neutralizzava ottimamente con molta difficoltà, e in mezzo a questo tanto cuore, tanta corsa, in un secondo tempo giocato più con il cuore che con la testa; per la Palmetta annotiamo almeno 4 contropiedi sciupati per un nulla (su uno strepitoso Vrivi su Leardi) che avrebbero potuto arrotondare il risultato e chiudere prima la gara.
Bene la Palmetta, in tutti i reparti, dietro difesa rocciosa e attenta, e davanti due ottimi interpreti che vagavano per il campo hanno fatto letteralmente ammattire la retroguardia neroverde; per la Poveri buona gara in mezzo, con molta legna anche se con poca qualità, dietro hanno tenuto botta cercando di fare il possibile per contenere gli attacchi avversari, e davanti poco o nulla, escluso il buon Terracina che si è dannato l’anima per tutto l’arco della gara provandole tutte.
Nei singoli per la Palmetta si sono al solito messi in evidenza: i Spurio brothers, i Cersario Brothers e Savelli. Mentre una piccola annotazione per Marrazzi: non si può entrare in campo con il motorino. Per la Poveri bene Vrivi, si confermano Ferretti e Petruzzi, e Terracina.
Che dire, a mio modesto parere è stata una finale bellissima, le squadre in campo hanno ben interpretato con correttezza e sportività tutta la gara.
Dispiace che questa sia l’ultima partecipazione per i ragazzi del Presidente Nocera, dispiace veramente. Abbiamo conosciuto dei ragazzi splendidi, corretti, educati. Ci mancherà la loro simpatica e goliardia, ma si sa che le cose belle hanno un inizio e una fine. E la Palmetta ha finito qui!! È ora che vi troviate un altro Torneo e che fate vincere anche gli altri. E Su!! Magari veniteci a trovare nelle prossime edizioni, i cancelli della tribuna per voi saranno sempre aperti
COMPLIMENTI A TUTTI.
AL PROSSIMO ANNO!!
CHICCO