09.07.2013
Forse il caso del sequestro della coppa vinta dalla Poveri di calcio nella settima edizione è arrivato ad una svolta. Ieri i reporter legati al prestigioso torneo hanno intervistato il Presidente dell'Organizzazione in merito alle richieste dei sequestratori e lui è stato molto chiaro. "Non ho intenzione di ammettere nulla di quello che è stato chiesto. Sono pulito e non ho mai usato il Trofeo per interessi personali. Tra l'altro volevo informare i sequestratori che nei giorni che hanno preceduto le finali ho fatto mettere il mio telefono, e quello dei miei collaboratori, sotto controllo e ho chiesto aiuto all'ispettore BORZASEAU. Ha sorvegliato le zone limitrofe al campo dove si sono disputate tutte le partite ed ha subito capito che c'erano tutti i presupposti affinchè il trofeo venisse trafugato durante la cena e i festeggiamenti. Proprio per questo motivo ho nascosto l'originale in un bunker e portato alle premiazioni soltanto delle copie. Quindi quella in vostro possesso è solamente una COPIA."
I reporter non hanno creduto alle loro orecchie ed hanno chiesto una pronta prova di quello che era stato affermato. Ma il Presidente non si è lasciato pregare, si è allontanato per poche ore, ha raggiunto il suo fido braccio destro e ha recuperato il trofeo originale e lo ha mostrato ai giornalisti. La foto a sinistra ne è la dimostrazione.
Chi sta dicendo la verità? I presunti sequestratori o l'Organizzazione?
Si attendono sviluppi in merito al caso che ha colpito la settima edizione del Trofeo Caffarella e che continua ad echeggiare per le vie del quartiere e non solo.
Radio Trofeo Caffarella.
1 commento:
volevo fare una piccola precisazione il trofeo in possesso della poveri di calcio, non è stato VINTO, ma acquisito di diritto in quanto finalista SCONFITTA e quindi seconda classificata!!!
Posta un commento