TONI
VRIVI: come al solito, prepara la gara al meglio, calmo, sicuro
tranquillo. Il suo lo fa sempre, ma la squadra non lo segue. Un paio di
interventi da altri palcoscenici, soprattutto quello nel primo tempo. GALLEGGIANTE. 7 ½
IL
TROFEO DI TONI: parte lento. Sbaglia forse solo la
prima gara (il braccetto sul 3-2 della Rip), ma per il resto non sbaglia
niente, e anzi se la squadra si trova per l’ennesima volta a giocarsi la
finalissima, buona parte è merito suo. Potesse si metterebbe anche a fare la
prima punta per quanto vorrebbe vincerla sta coppa. Ah, prende la fascia di
capitano e la porta da Dio! RE MIDA. 8
MASSIMILIANO
DE PASCALE: combattente nato, petto in fuori lotta
dal primo all’ultimo istante. Perde pochi duelli, anche in maniera poco
ortodossa, corre senza sosta perdendo un po’ di lucidità nella fase cruciale
della gara. Ma non demerita. PIE’
VELOCE. 6 ½ ??
IL
TROFEO DI MAXDEPA: sempre più dentro la realtà, sempre
più coinvolto, mette la voglia e la grinta ad ogni gara, in ogni situazione.
Scaramantico finge un impegno per la semifinale, e viene ricompensato dalla
squadra. UNO DEL QUARTIERE, ORMAI… 6 ½
DIEGO
ANTONINI: attento, ordinato, anche piuttosto grintoso. Si fa sentire
dai compagni incitandoli a più non posso, e dagli avversari. Si si, ci è
proprio piaciuto. EL GRINTA 6 ½
IL
TROFEO DI DIEGO: accusa sempre piccoli dolorini,
preoccupato, cerca di non strafare, e tira fuori prestazioni sempre
all’altezza. Ce ne fossero così!! A-RIVEDRECI.
6 ½
FRANCESCO
BIFOLCHI: ottima partita, arriva al finale di Trofeo in gran forma e
si vede. Poche parole e tanti fatti. Costruisce, spezza il gioco e propone
veloci ripartenze. Non si incaponisce più neanche nei suoi famosi “sofismi” CRIOGENATELO
COSI’. Voto 6,5
IL
TROFEO DI CHICCO: inizia in sordina, sarà l’allenamento
calibrato per arrivare al massimo della forma verso la fine. Quarti di finale e
Semifinale sontuose da vero protagonista del centrocampo. Finale leggermente
meno brillante. E’ la testa pensante di un centrocampo fin troppo roccioso. In
semifinale si carica sulle spalle il peso del primo rigore della serie e tira
il penalty più bello del trofeo. CLASSE.
voto 6,5
FRANCESCO
RIPA: oggi serviva li dietro, e li è andato bene, attento,
concentrato, finalmente ci ha fatto vedere cosa può fare. Fantastico un
recupero in scivolata con l’attaccante pronto a sparare da pochi passi. PIOVRA. 6
IL
TROFEO DI BOBBO: peccato per l’equivoco sul ruolo,
perché avrebbe dato molto molto di più. Spesso svogliato non ha dato sfoggio delle
sue qualità, che sarebbero servite parecchio a questa squadra. FRENATO. 5 ½
ALESSANDRO
FERRETTI: altra prova importante, comanda la
difesa ed è sempre pronto ad innescare le punte dalle retrovie. Incita, si
avvelena, combatte, anche lui alla seconda finale vorrebbe portarsi a casa il
Trofeo. Ci riproverà la prossima stagione. IRON
MAN 6 ½
IL
TROFEO DI SANDRO: ci è piaciuto tanto il giocatore,
sembra giochi con questi compagni da anni. Ma di più ci è piaciuto il ragazzo,
splendido, sul quale la squadra si è poggiata nei momenti difficili. La
Presidenza ha investito tanto e lui ha ripagato con prestazioni di spessore. POVERO. 7
GABRIELE
SCHIAVETTO: interpreta la gara al meglio, prima in
mezzo alla difesa, poi a centrocampo, infine come attaccante aggiunto. Sapeva
che era una partita complicata, sapeva che il massimo avrebbe potuto non
bastare e così è stato. PROFETA. 6 ½
IL
TROFEO DI TOP 11: quest’anno la luce dei Poveri era un
po’ fioca per via di questa caviglia che non gli ha dato tregua nella fase
centrale del Trofeo. Ha stretto i denti, e si è fatto guidare dall’esperienza,
ma non era lui e si vedeva. Addirittura lo abbiamo visto in borghese in
panchina incitare la squadra, cosa mai pensabile prima. Segno che vuole essere
il leader di questo gruppo a 360 gradi. VIALE
DEL TRAMONTO?. 6 ½
FABIO
ANTONACCI: forse non avrebbe dovuto rischiare, ma
la voglia di alzare la Coppa al cielo è stata più forte (avrebbe dato anche
l’altra gamba per farlo), ma la sua partita dura poco più di dieci minuti, e a
dirla tutta è stato l’uomo più pericoloso della squadra. RICADUTA. 6
IL
TROFEO DI CANTONACCI: partito benissimo, poteva essere
l’anno buono, poi si fa male e poi la ricaduta che gli condiziona la finale.
Peccato, davvero. Finisce comunque il Trofeo a due reti, e non è poco visti i
minuti giocati. TOTO CUTUGNO. 6
LEO
TERRACINA: non vuole perdere, e suona la carica
dal primo minuto. Mette fisico e piedi al servizio della squadra e quando le
cose non decollano, inizia a soffiare fuoco dal naso e a pressare ogni cosa
passi dalle sue parti. Sfortunato a metà secondo tempo avrebbe potuto
realizzare la rete del meritato pareggio. ELIOT.
6 ½
IL
TROFEO DI GUNDAM: stesso discorso fatto per Ferretti.
Integrato sembra che giochi da una vita con questi colori. La cosa che arriva a
chi lo guarda è che lotta e corre come l’ultimo dei gregari, quando per qualità
ed esperienza dovrebbe fare altro. SUBLIME.
6 ½
EMILIO
STELLA: gioca poco in questa gara fisica e tecnica, ma comunque il
suo contributo lo da. Come sempre. STELLA.
6
IL
TROFEO DI SKYFO: era il suo anno e ne eravamo tutti
consapevoli. Segna il suo primo gol nel Trofeo facendo saltare di gioia tutti i
compagni e tutti gli amanti di un calcio che non c’è più. E giustamente si
porta a casa il Premio più ambito, perché lo ha strameritato per i suoi
atteggiamenti e i suoi sorrisi nonostante tutto. HIGHLANDER. 10
GIANLUCA
CIOLFI: stavolta ha poche attenuanti, la squadra produce e crea
palloni giocabili importanti, ma lui arriva sempre un attimo dopo in ogni
occasione. Non lesina battaglia, ma a volte si estranea troppo dal gioco e non
riesce mai a concludere verso la porta. SPUNTATO.
5
IL
TROFEO DEL BOMBER: alterna buone prestazioni ad altre
pessime, ma in ogni caso tiene a galla la squadra, segnando due reti di cui il
rigore importante in semifinale. Ma può e deve far di più. TRATTENUTO. 5 ½
MASSIMILIANO
PETRUZZI: altra partita di assoluto valore, che quasi non ci si fa
più caso. Canta e porta la croce, attacca e difende senza sosta, ed l’arma con
cui la Poveri tenta di scardinare la difesa avversaria. FRECCIA ARGENTO. 7+
IL
TROFEO DI T-MAX: oramai la fascia sinistra della Poveri
ha un padrone. E che padrone. Gioca un calcio bello pulito, fresco e concreto,
e la squadra lo asseconda e lo appoggia. E lui ripaga sempre alla grande. Da
lui si riparte per riportare il Trofeo a casa. ARREMBANTE. 7+
DAVIDE
BORZACCHINI: i suoi limiti li conosciamo, ma in
finale sembrava un gigante, ha fronteggiato senza paura e con il piglio giusto
ogni situazione. Sempre stato in partita, soprattutto nella prima parte quando
ha veramente dato saggio di una freschezza mentale. Stava bene e lo ha
dimostrato battibeccando con il Mister dopo che lo aveva tirato fuori, e
alzando la voce con il direttore di gara per proteggere la sua squadra. INVIPERITO. 6 ½
IL
TROFEO DI BORZA: nonostante il battibecco con chi
scrive, nonostante qualche nervosismo di troppo, gioca un buon Trofeo, forse il
migliore mai disputato. Il rigore della semifinale la ciliegina sulla torta. Ha
dato l’anima per vincere, e non riuscendo neanche stavolta ha promesso che ci
riuscirà il prossimo anno. LUNGA VITA. 6
½
GIAMPAOLO
MONACO: lavoro scuro, non ruba l’occhio, ma quando è fuori che si
capisce la tanta quantità che porta alla squadra. Calmo, tranquillo, gioca una
delle migliori partite della stagione (preparazione a dir poco perfetta),
peccato davvero vederlo a fine serata con la medaglia d’argento. SI RIFARA’. 6 ½
IL
TROFEO DEL PRESIDENTE: nonostante una partenza nervosa, con
relativa squalifica, si alleggerisce il braccio e poi va come un treno che non
fa fermate. Gioca semifinale finale allo stremo delle forze, caricandosi la
squadra sulle spalle, incitando, incoraggiando, ma anche redarguendo chi non lo
segue a dovere. A fine serata alza il coro “non vinciamo più”, ma la scaramanzia
è d’obbligo e il prossimo anno sarà ancora più inferocito! OCCHIO. 6+
VALERIO
TESORO: anche per lui pochi minuti, lasciando poche tracce. Cerca
di fare il massimo, ma non riesce ad incidere. DI PASSAGGIO. 6
IL
TROFEO DEL QUASI SPOSO: rientra dopo un anno di pausa, e
nonostante qualche fatica iniziale, cerca di sempre di dare il suo contributo
alla causa. Spesso gli capitano avversari complicati, ma visto il buonissimo
stato di forma, riesce quasi sempre a cavarsela. UOMO LIBERO, PER POCO. 6-
VAGARINI:
partita preparata benissimo, con la squadra che lo segue fedelmente e gioca
anche un buon calcio. Spende tutto nella prima mezz’ora e non ha più gambe per
il rush finale, e chiude la sua stagione con l’ennesimo secondo posto. Non
riesce proprio a togliersi questa etichetta di straordinario perdente. Lo
abbiamo visto sconsolato in panchina a fine gara. Ma nel ristorante la
proprietà gli ha rinnovato la fiducia per i prossimi tre anni. PROVACI ANCORA VAGA. 6 ½
IL
TROFEO DI CICIARELLI: quest’anno è tormentato dal ginocchio.
Però sfodera buone prestazioni, in linea con il reparto, sbagliando di fondo
solo la prima uscita. Assente quasi ingiustificato nella finale, speriamo di
averlo nella prossima edizione. CI SARÀ?
6
IL
TROFEO DI ALESSIO SPERA: anche quest’anno gioca una partita
sola, la semifinale. Sempre contro i Nati Stanchi. Che finisce in parità anche
stavolta. E anche stavolta si va ai rigori. E anche stavolta passa la Poveri.
Può bastare per tenerlo sempre in considerazione? AMULETO. 6
IL
TROFEO DI BONTÀ FABRIZIO: nessuno lo aveva mai visto prima,
viene in un’amichevole e sorprende tutti. Gioca due partite nel Trofeo e si
guadagna stima da parte di tutti. Giocatore completo, tignoso, tecnico, da
sostanza e qualità al centrocampo. Peccato non averlo avuto in finale.. chissà.
Davvero un grosso acquisto! APPARIZIONE.
7
IL TROFEO DI VALERIANI LORENZO: due gare anche per lui, e non demerita, anzi. Gioca di fino, in velocità cercando sempre di creare superiorità numerica. Dovrebbe puntare più la porta, ma noi è piaciuto molto. GUSTOSO. 6 ½
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