sabato 7 luglio 2012

POVERI DI CALCIO: le pagelle della semifinale

SEMIFINALE POVERI DI CALCIO: LE PAGELLE


VRIVI TONY: concentrato, attento, la sua voce e la sua tranquillità nel comandare il reparto la fanno da padrone in questa serata umida. In area di rigore, se la comanda non lasciando ai malcapitati neanche le briciole. Incolpevole sul gol. Ipnotizza i rigoristi avversari facendone sbagliare ben tre. BEN TORNATO RAGNO. 7

SPERA ALESSIO: prima partita ma sembra un veterano. Sbaglia poco in fase di appoggio, in anticipo, di testa. Strano per un difensore ma prende pure tante botte. E non fa una piega. Alza la diga insieme ai compagni di reparto. BUONA LA PRIMA: 7

CICADI SIMONE: prestazione di spessore. Chiude tutti i varchi, di piede e di testa, e prova a far ripartire l’azione con assiduità e precisione. Si arrabbia con i compagni nel primo tempo visto che i suoi rinvii finivano sempre agli avversari. Batte il suo rigore con freddezza e precisione. LEADER: 7

CICIARELLI CRISTIANO: parte frenato, un po’ perché lo prendono in mezzo le due punte avversarie, un po’ perché richiamato dal compagno. Nella ripresa va molto meglio, fa il suo, molto più tranquillo e sicuro. NEO-PAPÀ: 6

DE SCISCIOLO EMANUELE: parte bene, corre tanto, si propone, aiuta il reparto difensivo, ma spesso viene ignorato nella fase d’attacco. Nella ripresa anche da punta, anche se sfiancato dopo un primo tempo di spessore. DI CORSA: 6+

MONACO GIAMPAOLO: torna dopo un bel po’. E assicura muscoli e grinta sulla linea mediana. Pressa, corre, si immola, borbotta il giusto, risultando uno dei più presenti e continui. Quando il gioco si fa duro, lui c’è sempre. EL GRINTA: 6 ½

PETRUZZI MASSIMILIANO: ci risiamo. Dal momento che scatta il verde, lui parte e non si ferma più. È un piacere per gli occhi vederlo andare sulla fascia. Oggi anche tanto lavoro di copertura come centrale di difesa. Ma la sua prestazione non ne risente. Da una sua ennesima discesa nella ripresa, nasce la punizione del pareggio. Se gli riesce il tiro di contro balzo nel primo tempo sarebbe stata la ciliegina sulla torta. PERFETTO: 7 ½

SCHIAVETTO GABRIELE: tanto tanto lavoro oscuro. Torna dopo la prestazione opaca della settimana passata, e la squadra ne trae beneficio. Lotta, sbuffa, si propone e propone gioco senza soluzioni di continuità. È il primo dei tre centrocampisti a portare il pressing e spesso ne esce vincitore. Rigore calciato magistralmente. DI SPESSORE: 6 ½

CIOLFI GIANLUCA: molto movimento, tanti tagli, ma nel primo tempo è sempre o un pelo in ritardo o servito male. Non si abbatte e le prova tutte per scardinare la difesa avversaria. Meglio nella ripresa dove viene servito meglio. Puntuale lo stacco di testa per la rete del pari in mezzo a tanta gente che sembrava la metro all’ora di punta. Aveva sui piedi il rigore per chiudere la sfida ma lo spedisce sul palo. BOMBER: 6 ½

TRINCHIERI VALENTINO: stavolta butta il fioretto, e usa mazza e sciabola. Si mette a lottare in ogni zona del campo con grinta, centimetri e muscoli. Nella prima frazione lo abbiamo visto in area a recuperare palloni come il più navigato dei difensori. Anche per lui rigore calciato benissimo. MASSIMODECIMOMERIDIO: 6 ½

STELLA EMILIO: risponde presente quando il mister lo chiama in causa. Ci prova dando il massimo e cercando sempre la cosa facile. Come dice qualcuno “se c’avesse 10 kg in meno sarebbe il giocatore più forte di tutto il Trofeo”. D’Accordo. NON T’HO MAI CONTESTATO: 6

BORZACCHINI DAVIDE: un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Non riesce a trovare la posizione e forse non ne ha neanche il tempo. Cerca al solito la giocata facile nel far ripartire l’azione. Ma da fuori è un autentica macchina da guerra: prodigo di consigli, e di intuizioni. Avesse trovato la sua strada? CORSO A COVERCIANO?: 6

CONTE GIORGIO: parte a rilento, cerca di non strafare ma è in ritardo di condizione fisica e si vede. Però da fondo a tutte le sue energie, e dopo l’ennesimo scatto, fatto in apnea, chiede il cambio. Però sappiamo che lui c’è. IN RISERVA: 5 ½

MISTER VAGARINI: stavolta CHAPEAU per il “Mister delle finali perse”. Azzecca la formazione e anche i cambi in corsa (non tutti, con un battibecco con uno dei senatori a fine primo tempo). Gioca tutta la gara con lo stesso modulo e i suoi non si smarriscono e centrano la quinta finale in sei edizioni. ROBERTO DI MATTEO: 7

MISTER IN SECONDA ANTONINI: si piazza al fianco di Vaga, e per tutta la partita è un confabulare, un tramare, un continuo prodigarsi in consigli e aggiustamenti tattici. E non sbagliano mossa. Sembravano Totò e Peppino, il gatto e la volpe, Fabio e Mingo o Gianni e Pinotto. Fate voi. A noi sta coppia c’è piaciuta. FORTUNATO NELL’INFORTUNIO: 7

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