martedì 16 luglio 2013

LE PAGELLE DEI POVERI:


TONI VRIVI: come al solito, prepara la gara al meglio, calmo, sicuro tranquillo. Il suo lo fa sempre, ma la squadra non lo segue. Un paio di interventi da altri palcoscenici, soprattutto quello nel primo tempo. GALLEGGIANTE. 7 ½
IL TROFEO DI TONI: parte lento. Sbaglia forse solo la prima gara (il braccetto sul 3-2 della Rip), ma per il resto non sbaglia niente, e anzi se la squadra si trova per l’ennesima volta a giocarsi la finalissima, buona parte è merito suo. Potesse si metterebbe anche a fare la prima punta per quanto vorrebbe vincerla sta coppa. Ah, prende la fascia di capitano e la porta da Dio! RE MIDA. 8

MASSIMILIANO DE PASCALE: combattente nato, petto in fuori lotta dal primo all’ultimo istante. Perde pochi duelli, anche in maniera poco ortodossa, corre senza sosta perdendo un po’ di lucidità nella fase cruciale della gara. Ma non demerita. PIE’ VELOCE. 6 ½ ??
IL TROFEO DI MAXDEPA: sempre più dentro la realtà, sempre più coinvolto, mette la voglia e la grinta ad ogni gara, in ogni situazione. Scaramantico finge un impegno per la semifinale, e viene ricompensato dalla squadra. UNO DEL QUARTIERE, ORMAI… 6 ½

DIEGO ANTONINI: attento, ordinato, anche piuttosto grintoso. Si fa sentire dai compagni incitandoli a più non posso, e dagli avversari. Si si, ci è proprio piaciuto. EL GRINTA 6 ½
IL TROFEO DI DIEGO: accusa sempre piccoli dolorini, preoccupato, cerca di non strafare, e tira fuori prestazioni sempre all’altezza. Ce ne fossero così!! A-RIVEDRECI. 6 ½

FRANCESCO BIFOLCHI: ottima partita, arriva al finale di Trofeo in gran forma e si vede. Poche parole e tanti fatti. Costruisce, spezza il gioco e propone veloci ripartenze. Non si incaponisce più neanche nei suoi famosi “sofismi”  CRIOGENATELO COSI’. Voto 6,5
IL TROFEO DI CHICCO: inizia in sordina, sarà l’allenamento calibrato per arrivare al massimo della forma verso la fine. Quarti di finale e Semifinale sontuose da vero protagonista del centrocampo. Finale leggermente meno brillante. E’ la testa pensante di un centrocampo fin troppo roccioso. In semifinale si carica sulle spalle il peso del primo rigore della serie e tira il penalty più bello del trofeo. CLASSE. voto 6,5

FRANCESCO RIPA: oggi serviva li dietro, e li è andato bene, attento, concentrato, finalmente ci ha fatto vedere cosa può fare. Fantastico un recupero in scivolata con l’attaccante pronto a sparare da pochi passi. PIOVRA. 6
IL TROFEO DI BOBBO: peccato per l’equivoco sul ruolo, perché avrebbe dato molto molto di più. Spesso svogliato non ha dato sfoggio delle sue qualità, che sarebbero servite parecchio a questa squadra. FRENATO. 5 ½

ALESSANDRO FERRETTI: altra prova importante, comanda la difesa ed è sempre pronto ad innescare le punte dalle retrovie. Incita, si avvelena, combatte, anche lui alla seconda finale vorrebbe portarsi a casa il Trofeo. Ci riproverà la prossima stagione. IRON MAN 6 ½
IL TROFEO DI SANDRO: ci è piaciuto tanto il giocatore, sembra giochi con questi compagni da anni. Ma di più ci è piaciuto il ragazzo, splendido, sul quale la squadra si è poggiata nei momenti difficili. La Presidenza ha investito tanto e lui ha ripagato con prestazioni di spessore. POVERO. 7

GABRIELE SCHIAVETTO: interpreta la gara al meglio, prima in mezzo alla difesa, poi a centrocampo, infine come attaccante aggiunto. Sapeva che era una partita complicata, sapeva che il massimo avrebbe potuto non bastare e così è stato. PROFETA. 6 ½
IL TROFEO DI TOP 11: quest’anno la luce dei Poveri era un po’ fioca per via di questa caviglia che non gli ha dato tregua nella fase centrale del Trofeo. Ha stretto i denti, e si è fatto guidare dall’esperienza, ma non era lui e si vedeva. Addirittura lo abbiamo visto in borghese in panchina incitare la squadra, cosa mai pensabile prima. Segno che vuole essere il leader di questo gruppo a 360 gradi. VIALE DEL TRAMONTO?. 6 ½

FABIO ANTONACCI: forse non avrebbe dovuto rischiare, ma la voglia di alzare la Coppa al cielo è stata più forte (avrebbe dato anche l’altra gamba per farlo), ma la sua partita dura poco più di dieci minuti, e a dirla tutta è stato l’uomo più pericoloso della squadra. RICADUTA. 6
IL TROFEO DI CANTONACCI: partito benissimo, poteva essere l’anno buono, poi si fa male e poi la ricaduta che gli condiziona la finale. Peccato, davvero. Finisce comunque il Trofeo a due reti, e non è poco visti i minuti giocati. TOTO CUTUGNO. 6

LEO TERRACINA: non vuole perdere, e suona la carica dal primo minuto. Mette fisico e piedi al servizio della squadra e quando le cose non decollano, inizia a soffiare fuoco dal naso e a pressare ogni cosa passi dalle sue parti. Sfortunato a metà secondo tempo avrebbe potuto realizzare la rete del meritato pareggio. ELIOT. 6 ½
IL TROFEO DI GUNDAM: stesso discorso fatto per Ferretti. Integrato sembra che giochi da una vita con questi colori. La cosa che arriva a chi lo guarda è che lotta e corre come l’ultimo dei gregari, quando per qualità ed esperienza dovrebbe fare altro. SUBLIME. 6 ½

EMILIO STELLA: gioca poco in questa gara fisica e tecnica, ma comunque il suo contributo lo da. Come sempre. STELLA. 6
IL TROFEO DI SKYFO: era il suo anno e ne eravamo tutti consapevoli. Segna il suo primo gol nel Trofeo facendo saltare di gioia tutti i compagni e tutti gli amanti di un calcio che non c’è più. E giustamente si porta a casa il Premio più ambito, perché lo ha strameritato per i suoi atteggiamenti e i suoi sorrisi nonostante tutto. HIGHLANDER. 10

GIANLUCA CIOLFI: stavolta ha poche attenuanti, la squadra produce e crea palloni giocabili importanti, ma lui arriva sempre un attimo dopo in ogni occasione. Non lesina battaglia, ma a volte si estranea troppo dal gioco e non riesce mai a concludere verso la porta. SPUNTATO. 5
IL TROFEO DEL BOMBER: alterna buone prestazioni ad altre pessime, ma in ogni caso tiene a galla la squadra, segnando due reti di cui il rigore importante in semifinale. Ma può e deve far di più. TRATTENUTO. 5 ½

MASSIMILIANO PETRUZZI: altra partita di assoluto valore, che quasi non ci si fa più caso. Canta e porta la croce, attacca e difende senza sosta, ed l’arma con cui la Poveri tenta di scardinare la difesa avversaria. FRECCIA ARGENTO. 7+
IL TROFEO DI T-MAX: oramai la fascia sinistra della Poveri ha un padrone. E che padrone. Gioca un calcio bello pulito, fresco e concreto, e la squadra lo asseconda e lo appoggia. E lui ripaga sempre alla grande. Da lui si riparte per riportare il Trofeo a casa. ARREMBANTE. 7+

DAVIDE BORZACCHINI: i suoi limiti li conosciamo, ma in finale sembrava un gigante, ha fronteggiato senza paura e con il piglio giusto ogni situazione. Sempre stato in partita, soprattutto nella prima parte quando ha veramente dato saggio di una freschezza mentale. Stava bene e lo ha dimostrato battibeccando con il Mister dopo che lo aveva tirato fuori, e alzando la voce con il direttore di gara per proteggere la sua squadra. INVIPERITO. 6 ½
IL TROFEO DI BORZA: nonostante il battibecco con chi scrive, nonostante qualche nervosismo di troppo, gioca un buon Trofeo, forse il migliore mai disputato. Il rigore della semifinale la ciliegina sulla torta. Ha dato l’anima per vincere, e non riuscendo neanche stavolta ha promesso che ci riuscirà il prossimo anno. LUNGA VITA. 6 ½

GIAMPAOLO MONACO: lavoro scuro, non ruba l’occhio, ma quando è fuori che si capisce la tanta quantità che porta alla squadra. Calmo, tranquillo, gioca una delle migliori partite della stagione (preparazione a dir poco perfetta), peccato davvero vederlo a fine serata con la medaglia d’argento. SI RIFARA’. 6 ½
IL TROFEO DEL PRESIDENTE: nonostante una partenza nervosa, con relativa squalifica, si alleggerisce il braccio e poi va come un treno che non fa fermate. Gioca semifinale finale allo stremo delle forze, caricandosi la squadra sulle spalle, incitando, incoraggiando, ma anche redarguendo chi non lo segue a dovere. A fine serata alza il coro “non vinciamo più”, ma la scaramanzia è d’obbligo e il prossimo anno sarà ancora più inferocito! OCCHIO. 6+

VALERIO TESORO: anche per lui pochi minuti, lasciando poche tracce. Cerca di fare il massimo, ma non riesce ad incidere. DI PASSAGGIO. 6
IL TROFEO DEL QUASI SPOSO: rientra dopo un anno di pausa, e nonostante qualche fatica iniziale, cerca di sempre di dare il suo contributo alla causa. Spesso gli capitano avversari complicati, ma visto il buonissimo stato di forma, riesce quasi sempre a cavarsela. UOMO LIBERO, PER POCO. 6-

VAGARINI: partita preparata benissimo, con la squadra che lo segue fedelmente e gioca anche un buon calcio. Spende tutto nella prima mezz’ora e non ha più gambe per il rush finale, e chiude la sua stagione con l’ennesimo secondo posto. Non riesce proprio a togliersi questa etichetta di straordinario perdente. Lo abbiamo visto sconsolato in panchina a fine gara. Ma nel ristorante la proprietà gli ha rinnovato la fiducia per i prossimi tre anni. PROVACI ANCORA VAGA. 6 ½

IL TROFEO DI CICIARELLI: quest’anno è tormentato dal ginocchio. Però sfodera buone prestazioni, in linea con il reparto, sbagliando di fondo solo la prima uscita. Assente quasi ingiustificato nella finale, speriamo di averlo nella prossima edizione. CI SARÀ? 6

IL TROFEO DI ALESSIO SPERA: anche quest’anno gioca una partita sola, la semifinale. Sempre contro i Nati Stanchi. Che finisce in parità anche stavolta. E anche stavolta si va ai rigori. E anche stavolta passa la Poveri. Può bastare per tenerlo sempre in considerazione? AMULETO. 6

IL TROFEO DI BONTÀ FABRIZIO: nessuno lo aveva mai visto prima, viene in un’amichevole e sorprende tutti. Gioca due partite nel Trofeo e si guadagna stima da parte di tutti. Giocatore completo, tignoso, tecnico, da sostanza e qualità al centrocampo. Peccato non averlo avuto in finale.. chissà. Davvero un grosso acquisto! APPARIZIONE. 7

IL TROFEO DI VALERIANI LORENZO: due gare anche per lui, e non demerita, anzi. Gioca di fino, in velocità cercando sempre di creare superiorità numerica. Dovrebbe puntare più la porta, ma noi è piaciuto molto. GUSTOSO. 6 ½

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