martedì 7 luglio 2015

POVERI DI CALCIO - RIP TEAM: LA CRONACA DELLA FINALE


POVERI DI CALCIO – RIP TEAM                 2-2 (7-8 d.c.r.)

 

Domenica sera è andato in scena l’ultimo atto di un Trofeo il cui livello calcistico ha toccato vette importantissime. Finale tra la gloriosa Poveri di Calcio e chi non aspetti, la Rip di Capitan Pellegrino. Una ci arrivava come ogni anno, con il cuore, con l’orgoglio, con la grinta, con quel qualcosa in più che a molte squadre manca: il gruppo (nonostante quest’anno molti volti nuovi), la seconda ci arrivava da assoluta protagonista (13 gol rifilati ai malcapitati avversari tra quarti e semifinali). Ci aspettavamo una finale scoppiettante e così è stato. Pronti via e la Rip mette a ferro e fuoco la difesa Poveri, schicciandola nella propria metà campo e non dando modo di ragionare ai suoi uomini di maggiore tasso tecnico, anche se resterà un assedio sterile, vista la quasi assenza di tiri verso la porta di Amato, che sbriga con tranquillità l’odinaria amministrazione. Dall’altra parte, poche o nulle le azioni d’attacco della Poveri visto il buon lavoro fatto dal centrocampo e dalla difesa Rosanero. Con il passare dei minuti l’intensità della partita di alzava sempre di più e la Poveri finalmente prendeva campo e iniziava ad affacciarsi con più insistenza nella metà campo avversaria, e ovviamente la partita ne traeva beneficio. Duelli in tutte le zone del campo, fisici e tecnici Petruzzi-Nardini come in una partita a scacchi si studiavano cercando l’un l’altro di mettersi in difficoltà; Salamone-Sardo protagonisti per tutta la partita di un duello d’altri tempi; Benedetti-Arrigoni; Pellegrino-Parroni; Panci-Bontà tutti, ma proprio tutti scontri di qualità e quantità. Un piacere per chi era fuori a vedere la partita. Passata la metà del tempo, e passata la sfuriata iniziale la partita prendeva un’inerzia tutta rossa: contropiede fulmineo di Petruzzi, che vincendo un rimpallo sulla metà campo si catapultava verso la porta difesa da Pirone e con secco sinistro dai venti metri lo fulminava per il vantaggio dei rossi. Poveri che potevano raddoppiare dopo qualche minuto, prima con Candela che con una progressione importante si presentava quasi sulla riga di fondo sull’out di destra, finta secca a rientrare con l’avversario saltato di netto, ma invece di appoggiare il pallone indietro per Bontà liberissimo al centro area, sparava su Pirone proteso in tuffo e in disperata uscita. E pallone che terminava in angolo. E successivamente con Amico che sparava a lato un destro da posizione favorevolissima.  Rip un pò frastornata e Poveri sulle ali dell’entusiasmo e si andava al riposo. Riposo che faceva bene alla Rip che ripartiva a testa bassa e trovava subito il pari: azione dalla fascia destra, pallone al centro con la difesa rossa che non puliva l’area, arrivava di gran carriera Salamone che con un destro secco batteva Amato e riportava la gara sui binari di parità. Sembrava una mazzata per i ragazzi di Mister Vagarini, e invece dopo qualche minuto riprendevano a spingere sull’acceleratore per cercare di riportare la gara a proprio favore, e venivano premiati quando Parroni si inventava un gol dai trenta metri, dopo una ribattuta della difesa rosanero colpiva al volo un pallone infilandolo alle spalle di Pirone. Ma anche stavolta la gioia del vantaggio durava poco, quando in una ripartenza della Rip, un incomprensione della difesa dei rossi lsasciava che il pallone terminasse sui piedi di Abbatelli che scaricava in rete il pallone del pareggio nonostante il tentativo di Marcelli di deviare la sfera. Ma la partita non era finita, c’era il tempo ancora per una punizione di Parroni deviata in angolo da Pirone non in bellissimo stile ma senza dubbio efficace e all’ultimo respiro un intervento rude e un pò ingenuo di Antonini su Innocenti che si lasciava cadere in area per un rigore che avrebbe potuto dare la vittoria alla Rip. Sul dischetto si presentava Salamone che stampava il pallone della vittoria sul palo. Triplice fischio finale e la nona edizione si sarebbe decisa ai rigori. Il calcio si sa è strano, da e toglie allo stesso modo. Se Salamone all’ultimo respiro sbagliava, nella lotteria era preciso e sigliava la sua rete dall’altra parte sbagliavano i rigori Amico (che era stato protagonista per la Poveri nei quarti) e Proietti (che con un suo meraviglioso gol aveva portato la Poveri a giocarsi la finalissima). E così la Rip alzava il suo secondo Trofeo, raggiungendo proprio la Poveri che veniva per la quinta volta consecutiva battuta in finale. Una finale che a differenza delle altre l’ha vista addirittura in vantaggio per due volte, che l’ha vista segnare per due volte (non accadeva dalla finale del 2008), e che non ci era mai andata cosi vicina come questa volta. Complimenti a tutti i ragazzi in campo, per i comportamenti, per la sportività, per l’atteggiamento positivo messo in campo fin da subito. Complimenti alla Rip, squadra quadrata, importante, senza punti deboli, con una sua identità di gioco che nelle ultime tre partite ha creato tanto, realizzando 15 gol, e facendo vedere ottime cose in tutte le zone del campo. Complimenti alla mia squadra (peccato non essere riuscito a dare un contributo anche piccolo) per il gioco espresso, per l’ardore e la voglia messa in ogni circostanza. Ma anche sta volta siamo rimasti a bocca asciutta. La maledizione del Trofeo per la Poveri di Calcio.

Bene per la Rip Pellegrino, Salamone, Nardini, Panci, mentre per la Poveri Bontà, Arrigoni, Petruzzi, Sardo, Costantini.

Spero come al solito di avervi fatto compagnia con le mie cronache, e mi scuso anche se in ritardo con tutti per non aver pubblicato tutto, ma quest’anno impegni più importanti mi hanno portato via del tempo. Ma ho sempre fatto tutto con la massima trasparenza e la massima imparzialità, anche per dare la possibilità a chi non era presente di stare al passo con gli avvenimenti del nostro amatissimo Trofeo.

Grazie a tutti.
Chicco

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